247 firme per poter dialogare.
Sono state consegnate al Sindaco di Sant’Angelo in Vado 247 firme al fine
di indire, una interpellanza popolare, così come prevede lo Statuto
Comunale.
Vediamone le vicissitudini. Nel ricostruire la piazza Umberto I°, la
cosiddetta piazza del comune, i cui lavori sono iniziati il 22 maggio
scorso, l’amministrazione comunale ha trascurato di interpellare i
cittadini, non solo nella realizzazione progettuale, ma anche quei
cittadini residenti coinvolti successivamente, nelle ordinanze di
limitazione della sosta delle auto, essendo la maggior parte privi di
autorimesse. Gli stessi commercianti a cui si era ventilato il
possibile coinvolgimento e comunicazione nella destinazione dei
parcheggi, si sono visti non affatto considerati, con la conseguenza
di minor afflusso degli utenti negli esercizi del centro storico.
Ci sono stati approcci con il sindaco incontrato pochi minuti prima
di un consiglio comunale, ma a nulla è servito a modificare le
decisioni prese. Gli interessati hanno coinvolto anche il Prefetto
con una lettera firmata da 30 persone, il quale vista la risposta del
Sindaco tendente ad una certa disponibilità, invitava a riprendere
approcci con l’autorità comunale. Di fatto le conclusioni sono
state categoriche: “Non si cambia niente”, in aperto contrasto
con la democrazia partecipativa, che oggi incardina decisamente
l’ordinamento legislativo, al fine di proporre idee, suggerimenti
e tutele, per chi viene coinvolto nei procedimenti amministrativi.
Unica via per poter discutere di tali aspetti, è rimasta quella
dello statuto comunale il quale, proprio ai fini del coinvolgimento,
prevede che i cittadini possano richiedere una interpellanza popolare
purché firmata da almeno 200 persone.
Ecco che allora i negozianti e abitanti del centro storico si sono
impegnati a gennaio e febbraio, in una raccolta di firme conclusa con
una manifestazione domenicale “Una firma per parlare” che ha
permesso decisamente di superare il numero richiesto arrivando a 247
firme. Queste, come accade per i referendum, sono state autenticate
dai consiglieri di minoranza, che hanno richiesto e supportato la
manifestazione.
Il fascicolo è stato consegnato in comune e si è in attesa di
risposte.
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