Romano Bruscaglia ultimo barbiere di Sant’Angelo in Vado lascia
l’attività
Ha iniziato il suo lavoro nella barbieria del fratello Luigi detto
“Paperino” nel 1954 quando il negozio era sotto il loggiato e poi
nel 1959 in via XX settembre. Allora quando Sant’Angelo in Vado
aveva 3000 persone nel centro e 2000 nella campagna, la barbieria
lavorava anche la domenica fino alle 14.00.
Nella barbieria si è sempre letto “Il Resto del Carlino” fin da
quando si chiamava “Il giornale dell’Emilia” e tutt’oggi è
ancora presente sul tavolinetto assieme a “Il Nuovo Amico”,
“Frate Indovino” e “l’Antenna” il foglio settimanale della
parrocchia, segno di uno spiccato senso alla partecipazione sociale.
Romano è stato consigliere e capogruppo di maggioranza nel comune
vadese alla fine degli anni ‘80, dove, quale presidente zonale
della CNA, ha seguito in particolare la questione artigianale.
Forte nella memoria, proveniente dal vecchio avviamento, eruditosi
nella lettura dei giornali presenti in barbieria, ci tiene a dire che
oggi il suo lavoro ha il 25% di anziani e seppure essendo l’ultimo,
il suo mestiere ha un valore sociale. Suggerisce a qualche giovane,
di frequentare i corsi di una nota ditta di prodotti cosmetici
maschili, al fine di incentivare la riscoperta di questa sua
attività. Con 65 anni di professione è stato per continuità il più
longevo.
La lettura, il colloquio con i diversi clienti, che nei rispettivi
gradi di formazione, riportavano i loro aspetti professionali, lo
hanno arricchito permettendogli di fare nessi, considerazioni,
collegamenti alla vita sociale del paese.
Con lui si chiacchiera in maniera avvincente, di politica generale e
locale, di sport, lui grande juventino. Sono molti che lo vengono
giornalmente a trovare, pur non avendo la necessità del suo
servizio, per fare quattro chiacchiere, per condividere o dibattere
opinioni, per godersi un momento di rilassamento.
Diversi i suoi clienti, fra cui anche clerici e professionisti;
ricorda Oddo Aliventi vadese di nascita, architetto del periodo
fascista, suo il profilo del duce del Furlo, ritornando in ferie a
Sant’Angelo in Vado, quando si recava in barbieria, portava sempre
con se una valigetta con tutti gli strumenti placcati in oro e Romano
doveva usare solo quelli.
Il 27 dicembre l’amministrazione comunale vuole ricordarlo, in
questa sua longeva attività, con una targa.
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