mercoledì 11 agosto 2021

Risposta ad Amministratore Delegato di Marche Multi Servizi

 Risposta ad Amministratore Delegato di Marche Multi Servizi

Le affermazioni dell’A. D. di MarcheMulti Servizi, Tiviroli, lette sul Corriere Adriatico del 3 agosto, così come proposte, appaiono in contrasto con le informazioni in nostro possesso; si afferma che il pozzo del Burano si sia ripristinato di pressione nel giro di una ventina di giorni. Non ci risulta: nel  2017 l’uso del pozzo profondo ne ha abbassato la pressione, a novembre era ancora intorno ai 19 bar; per il ripristino a 21,5 bar pressione ordinaria, sono passate diverse settimane, anche perché il suo ciclo di ricarica delle acque, è di 12-16 anni.


Inoltre si afferma che “il centinaio di autobotti circolano ...quasi tutte nell’interno”. Forse noi montanari, siamo diventati tutti insieme grandi consumatori di acqua. Vorrei ricordare che Sant’Angelo in Vado consuma mediamente 14 l/sec di acqua potabile, 19 l/sec Urbania, 21 l/sec Fermignano, 90 l/sec Urbino e che ci mettessimo anche le altre cittadine interne, non arriveremmo mai ai 1000 l/sec richiesti per 57 gg, nella relazione del Direttore AAto1 presentata a inizio anno, a giustificazione della realizzazione dell’invaso sul Candigliano. Sono 900 l/sec erogabili dal potabilizzatore di Saltara, che fornisce l’acqua a Pesaro Fano; facile quindi fare confronti.

Se queste informazioni fossero sbagliate, cosa che non credo, invito MMS e l’AATO 1, a pubblicare tutti i dati in loro possesso inerenti l’acqua, come quelli del calo delle portate delle sorgenti, al fine di permettere le nostre osservazioni, quali portatori di interesse collettivo e di essere davvero trasparenti in tutto, come lo stesso presidente Tagliolini da sempre auspica.

Fra l’altro la normativa sull’accesso alle informazioni ambientali, prevede che “qualsiasi informazione disponibile… concernente lo stato dell’ambiente quali ...l’acqua” sia resa fruibile e pubblicata. Questo non solo riguarda le amministrazioni pubbliche, ma anche i concessionari di pubblici servizi come MMS, nonché persone giuridiche e fisiche che svolgono servizi pubblici (1)

Certo le 380 analisi giornaliere dell’acqua che MMS dichiara di fare, dovrebbero essere tutte pubblicate e non ridurle a quelle presentate in bolletta con soli 19 parametri analizzati su 62. Non è neanche corretto, non fornire i consiglieri comunali dei documenti richiesti, come quelli di Vallefoglia sul digestore o di Mercatello sul Metauro sulle acque potabili e al quale è stato risposto che Mercatello conta in MMS solo lo 0,026%.

Le proposte in tema acqua attuabili al momento, vengono dalle normative esistenti. Le legge Galli (2) del 1994 che istituì gli ATO, il Sistema Idrico Integrato ed i gestori di servizi, prevedeva in tema di acqua, ai fini del risparmio, la realizzazioni negli insediamenti, abitativi, commerciali, produttivi di grandi dimensioni, di reti duali col collettamento delle acque piovane ed acque reflue. Inoltre invocava già allora, il miglioramento della manutenzione delle reti di adduzione e di distribuzione di acque a qualsiasi uso destinate, al fine di ridurre le perdite.

La vecchia legge Merli del 1976 (3) prevedeva la contabilizzazione della risorsa con l’inserimento di contatori di misura sulle concessioni, cosa che ancora la regione Marche deve completare.

Entrambe le normative sono state inserite nel Testo Unico Ambientale del 2006 (4) a conferma della validità dei presupposti, ma devono ancora essere attivate.

Non solo, il DM del 1990 (5) sulle apparecchiature domestiche per il trattamento acque potabili prevedeva, nelle nuove costruzioni la doppia rete, una per l’acqua tecnologica ed una potabile.

La finanziaria del 2008 (6) ha inserito nella classificazione energetica abitativa, il risparmio idrico e il recupero delle acque piovane. 

Infine una direttiva della CEE del 1991 (7), prevede l’istituzione delle aree sensibili ai fini della riduzione degli inquinanti, proprio nelle acque superficiali destinate alla potabilizzazione: noi con l’85% potabilizzato nell’intera provincia, con i 9 impianti in uso su 11 della regione, ancora la dobbiamo applicare.

Sant’Angelo in Vado 08.08.2021

Giuseppe Dini

Coordinatore Regionale Guardie Giurate WWF Marche

1)  https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto_legislativo:2005;195

2) https://ambientediritto.it/Legislazione/ACQUA/Legge%2094%20n.36.htm

3)  http://www.comune.pontecagnanofaiano.sa.it/leggi/1976_0319.htm

4) https://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2006_0152.htm

5) https://www.kalkotronic.com/images/pdf-Leggi/Legge%20-%201990%20-%20D.M.21-12-90%20-%20443.pdf

6) art. 1 c. 288   https://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2007_0244.htm

7) http://www.edizionieuropee.it/LAW/HTML/191/eu6_02_039.html allegato 1