FOIA Italia : la trasparenza
a casa nostra.
E'
il decreto legislativo 33 del 2013 (1) che stando alla legge base,
dovrebbe aprire i cassetti delle pubbliche amministrazioni per
fornire a qualsiasi cittadino, senza che debba dimostrarne
l'interesse, gli atti che chiede e che dovrebbero essere pubblicati.
E' di questo periodo, l'intervento dell'ANAC (2), l'autorità
anticorruzione che si occupa appunto dell'applicazione della norma,
uno specifico intervento, che conferma la pubblicazione degli
emolumenti percepiti dai dirigenti effettivi e dai facenti funzione.
Questi avevano fatto ricorso all'imposizione della pubblicazione
reddituale e la Corte Costituzionale aveva bocciato la delibera Anac
nella parte che riguardava la pubblicazione patrimoniale. Anche Il
Dipartimento della Funzione Pubblica ha emesso la circolare n.1/2019
(3) che regola in dettaglio l'accesso civico, cioè la possibilità
per il cittadino di fare richiesta di “atti , informazioni,
documenti”.
Ma
vediamo un attimo come funzione questa trasparenza.
FOIA
è l'acronimo americano di Freedom Of Information Act (Libertà di
informazione e diritto di accesso agli atti). Gli obbiettivi sono
ambiziosi, se si pensa impostati sulla burocrazia italiana, un
pachiderma difficile da smuovere e rinnovare: il cittadino che
diventa il controllore dell'amministrazione, la trasparenza su tutti
i documenti, atti, effettuati dagli enti pubblici e dai gestori
privati, di servizi pubblici, obblighi di pubblicazione. A dir la
verità due normative di accesso e di pubblicazione erano già
presenti nel contesto normativo italiano: la L.241/1990 (4),
sull'accesso documentale riservato per chi ha un diretto interesse
nel procedimento, il Decreto Legislativo 195/2005 (5), sull'accesso e
la pubblicazione dei dati ambientali, fra l'altro inserito
esplicitamente all'art. 40 del decreto trasparenza.
Essendo
coordinatore delle guardie volontarie del WWF Marche, tra i compiti
del nostro regolamento c'è anche l'assistenza ai cittadini che si
muovono nei meandri burocratici ambientali del territorio. Diverse
quindi le richieste di accesso e trasparenza a servizio appunto delle
persone che ci contattano: dalla costruzione di un impianto eolico,
allo scarico di un allevamento, dai dati dell'acqua potabile, alla
realizzazione di un impianto sciistico. Ed
in tema di accesso agli atti e trasparenza in 40 anni di impegno
ambientale, ho realizzato tanti interventi, da poter esprimere pareri
e indicazioni, in riferimento non solo ad enti locali, ma anche
statali.
Ne
vediamo alcuni. L'accesso ambientale ad esempio chiede la
pubblicazione in qualunque forma dello stato degli elementi aria,
acqua, suolo, siti naturali, ogm, energia, rumore, radiazioni. Da
tempo col Forum Beni Comuni PU, ci occupiamo della pubblicazione
delle analisi dell'acqua potabile, che ci venivano date, ma non
pubblicate, fra l'altro uno dei gestori idrici della provincia di PU,
proprio non voleva. Eppure la Commissione UE nel rapporto per le
modifiche di alcuni parametri di analisi delle acque del rubinetto
presentato il 23 ottobre scorso (6) sottolineava che, la mancanza di
fiducia nell'acqua potabile era dovuta anche, alla poca trasparenza
delle analisi.
Abbiamo
dovuto così diffidare direttore generale ASUR e ARPAM per ottenere,
da quest'anno, la pubblicazione delle analisi dell'acqua di tutti i
comuni delle Marche, sul sito Vesa Veterinaria e Alimenti (7).
Un
impianto eolico nella regione Umbria a diretto confine con le Marche,
proprio sulla dorsale appenninica, in zona ad alto interesse
ambientale, proposto senza la dovuta pubblicazione, nonostante che
il Testo Unico Ambientale del 2006, nella parte riguardante la
Valutazione di Impatto Ambientale, preveda all'art. 24 comma 7, la
divulgazione di tutta la documentazione attraverso sito della
Regione. L'accesso civico alle cartelle è stato addirittura negato
più volte e la mancata presenza del difensore civico regionale non
ci ha aiutato, ma il tutto è servito per dare il diniego
all'autorizzazione.
In
tema energetico mi sono rivolto anche al GSE (8) Gestore dei Servizi
Elettrici, per conoscere la produzione annuale di alcuni impianti
eolici. Abbiamo chiesto l'accesso civico ai dati dell'impianto di
cima Mutoli di Fossato di Vico (PG), che purtroppo ha cambiano spesso
società di gestione. Ci rispondevano che non era disponibile, che la
società non corrispondeva, per almeno 4 volte. La circolare della
funzione pubblica prevede che l'amministrazione non precluda la
risposta al cittadino, che fra l'altro può anche non essere preciso
nella sua richiesta, ma instauri con lui una sorta di dialogo
chiarificatore. Scritto questo, allegate coordinate geografiche, a
Fossato di Vico c'è solo quell'impianto, ho avuto le risposte che
cercavo.
Mi
sono rivolto, anche all'INPS aiutato dal gruppo Trasparenza Siti Web
Pubblica Amministrazione (9) ideato e proposto da Laura Strano, forte
sostenitrice della trasparenza degli enti pubblici. L'art. 13 del
decreto prevede la pubblicazione dell'organigramma dell'ente con la
pubblicazione dei telefoni, poste elettroniche, istituzionali e
dedicate. Ebbene, se si vuole parlare con un funzionario INPS della
tua provincia, devi utilizzare il call center istituzionale, il
centralino rimanda a questo, impossibile individuare un dirigente.
Fatte per iscritto queste rimostranze, non siamo riusciti ad ottenere
risposte specifiche.
Ci
siamo occupati assieme al Forum beni comuni PU anche del Progetto del
nuovo ospedale della nostra provincia realizzato
con il project financing, ossia (per utilizzare l’espressione
impiegata dal legislatore) la realizzazione di opere pubbliche senza
oneri finanziari per la pubblica amministrazione; ebbene la richiesta
di accesso ai dati di progettazione ci è stata differita di qualche
mese nel 2018, ma ancora dobbiamo avere i progetti richiesti come
prevede la norma; su tale aspetto il compito della vigilanza è
proprio dell'ANAC, per questo ho scritto e contattato telefonicamente
più volte l'autorità ed il Presidente Cantone; nonostante le
competenze e l'obbligo di dare risposte come una qualsiasi altra
amministrazione, nessuna comunicazione e grande delusione.
Al
dipartimento della Funzione pubblica spetta la vigilanza sulle
risposte o non, ai cittadini, ma i loro tempi sono così lunghi che
vanificano l'intervento. Nel social c'è anche chi commenta “Ne’
all’Anac ne’ a nessuno, sembra interessare che l’accesso civico
generalizzato è a tutt’oggi una rarità da collezionisti.”
“Non
si tratta soltanto del funzionamento
dell’amministrazione per un qualunque scopo, ma piuttosto del fatto
che l’amministrazione deve avvenire in modo tale che le persone si
sentano accettate nelle procedure amministrative, che si sentano
apprezzate, che possano fidarsi del sistema amministrativo, che si
sentano sicure e trattate giustamente e che siano ascoltate e che
vengano accettate le loro legittime critiche. Si farebbe così un bel
passo avanti verso il raggiungimento di ciò che significa davvero
unire le persone...” (10). Parole giuste in qualsiasi contesto, che
ci permettono di non abbandonare questo impegno, che avremo modo di
approfondire ancora.
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