Diffida ad ASUR Marche ed ARPAM
Il Coordinamento PESTICIDI
STOP Marche, al fine di poter verificare la presenza dei fitofarmaci
sull'acqua potabile ne ha chiesto la pubblicazione delle analisi.
Il direttore generale a novembre 2017 ed a febbraio 2018, ha
rassicurato la pubblicazione in tempi brevi; lo stesso direttore del
SIAN Area Vasta 1, cui mi sono rivolto a novembre scorso, per le
analisi della mia cittadina, rassicura che presumibilmente saranno
pubblicate a partire da 2019 nel portale VeSA Marche.
Tutto ciò ha spinto il coordinamento a diffidare gli organismi
regionali coinvolti nelle loro richieste.
E' ormai dal 2005 che è attivo il decreto legislativo sulle
informazioni ambientali il quale prevede la pubblicazione di
“qualsiasi informazione ambientale disponibile...relativa allo
stato degli elementi” fra cui l'acqua. Inoltre e' da tempo che si
accede alle analisi di diversi comuni a richiesta, che puntualmente
vengono date. L'attuale norma sulla trasparenza del 2013,
sull'accesso civico, prevede che i documenti dati, siano poi
pubblicati. Due norme quindi che da tempo, non vengono rispettate
dalle due aziende regionali.
E' pur vero che molti prodotti alimentari, riportano una serie di
ingredienti che in massima parte il consumatore non legge, si pensi
ai dadi da brodo, alla maionese, alle bibite, alle confetture. Eppure
quei dati sono un riferimento per il consumatore attento, che può
così scegliere un prodotto rispetto ad un altro in base appunto ai
suoi ingredienti. Così deve essere anche per l'acqua.
Sono coordinatore delle guardie
volontarie del WWF nella regione Marche e nel nostro regolamento sono
contenuti non solo gli obblighi di vigilanza ambientale, sul
territorio, ma anche di servizio e aiuto per soci e cittadini. Ecco
perché, in qualità di pubblico ufficiale, spesso l'accesso agli
atti e documenti, mi vedono coinvolto.
Gli amici del gruppo, mi hanno contattato per poter attivare
l'accesso presso diversi dirigenti degli enti indicati. Ci sono stati
anche quelli che hanno risposto negativamente, forse perché poco
conoscitori delle normative. L'essere insieme, in rete, rafforza il
nostro potere di richiesta ed inoltre ci fa essere più uniti e più
forti, in caso di problemi.
Nella giornata sulla trasparenza,
che tutti gli enti pubblici dovrebbero attivare compresi i nostri
comuni, a Fano organizzata dalla Asur, ho detto pubblicamente che
attraverso gli spazi web delle Asur, appaiono scarsità di
informazione e difficoltà ad accedere e concedere dati. Solo da poco
sono apparsi nei siti i dati, a mio avviso ancora incompleti, sulle
liste di attesa diagnostiche. Nella sezione trasparenza, su
informazioni ambientali vi è scritto “Questa voce non è applicata
alla nostra amministrazione” andate a vedere il sito degli ospedali
riuniti di Marche Nord o dell'ARS per conferma; eppure tra le
informazioni ambientali rientrano quelle sullo stato della salute e
della sicurezza umana che sono tipiche delle Asur.
Non sempre si riesce ad ottenere quello che si richiede. Le
amministrazioni sono piuttosto diffidenti a dare i documenti da loro
“detenuti”. Con il consigliere 5 stelle di Gradara, sono stati
richiesti i dati del registro dei tumori della nostra provincia.
L'ARS ha risposto che non poteva concedere perché contenente dati
sensibili; successivamente è stato fatto notare che i file devono
essere editabili ed in formato aperto. Alla fine sono stati inviati
solo parte dei documenti richiesti, ma poi, non sono stati
pubblicati, nel sito come prevede la norma.
La regione è trasparentissima, rispondeva il il presidente
Ceriscioli nella giornata dell'AATO1, ad ottobre scorso. Eppure il
cittadino richiedente è ancora visto come una scocciatura ed i
dirigenti fanno fatica a dialogare con lui, per capire e arrivare
alla richiesta dei dati che reclama, perché si può anche non essere
precisi nella richiesta; è la normativa a dirlo. Comunque a seguito
di mie istanze, il comune di Urbino, ha pubblicato i dati delle
analisi dell'acqua cittadina.
Quella con gli enti pubblici è ormai una battaglia avviata e direi
vinta. Il problema si evidenzierà con i gestori privati di pubblici
servizi, che per questi settori devono essere trasparenti alla pari
delle amministrazioni.
Giuseppe Dini
Coordinatore Guardie Giurate WWF Marche.
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