14.a Giornata per la custodia del creato. Coltivare la
Biodiversità.
Nella
14.a giornata per la custodia del creato, promossa per il settembre
2019, i vescovi della CEI presentano l'intero sussidio che la Chiesa
italiana promuove, per “conoscere e comprendere quella realtà
fragile e preziosa della biodiversità”.
Davvero
questa volta occorre stupirsi e meravigliarsi esclamando: “Quante
sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra
è piena delle tue creature” (Sal. 104, 24).
L'invito
alla chiamata del lasciarci coinvolgere in tale sguardo, “per
contemplare anche noi, le creature della terra ed in particolare il
mondo della vita, così vario e rigoglioso”. Occorre riflettere che
per i nostri comportamenti egoistici e superficiali, “per causa
nostra migliaia di specie non daranno gloria a Dio con la loro
esistenza, né potranno comunicarci il loro messaggio. “In una
creazione in cui tutto è connesso, infatti, ogni creatura – ogni
essere ed ogni specie vivente – dispiega il suo grande valore anche
nei legami alle altre.”
Il
richiamo dei Vescovi va alla Laudato Sì di papa Francesco, che ci
ricorda che “siamo chiamati a diventare gli strumenti di Dio Padre,
perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo
e risponda al suo progetto di pace bellezza e pienezza e della
biodiversità che la abita”, suggerendo pratiche di coltivazione
della terra rispettose dell'equilibrio e degli abitanti che vi
gravitano, con loro usi e costumi. Oltre ad evitare tutte quelle
pratiche agricole tecnologiche, che non rispettano la biodiversità,
ci invitano a contrastare l'evidente cambiamento climatico ed a
valorizzare in Italia, aree di benessere, aspetti agricoli
particolari e settori ecoturistici. Ma per fare questo occorre
conoscere il patrimonio dei nostri territori, riconoscerne il valore,
promuoverne la custodia. Concludono con l'auspicio che “Solo
un’umanità così rinnovata sarà all’altezza della sfida posta
dalla crisi socio-ambientale: che lo Spirito creatore guidi ogni uomo
ed ogni donna ad una autentica conversione ecologica”.
La
giornata del creato va ad anticipare il Sinodo per l'Amazzonia, che
si svolgerà subito dopo settembre. Per questo gli approfondimenti
sono lasciati a tre ricercatori.
Davide
Pettenella professore di forestazione all'Università di Padova,
presenta l'Italia con la sua estrema variabilità di specie viventi,
classificata tra i 33 maggiori detentori di biodiversità: rispetto
alla stessa Europa vi si contano il 30% di specie animali, il 50% di
quelle vegetali su una superficie di 1/30 del continente. 58.000
specie di fauna stimata, 1169 di flora che con i licheni arriva a
2704. Ma questa ricchezza di biodiversità è minacciata dalla
urbanizzazione e distruzione del suolo, dalla loro frammentazione e
degrado, dall'invasione di specie non autoctone, incendi, attività
agricole, bracconaggio, cambiamenti climatici. 4 le funzioni
riconosciute nella tutela della biodiversità: funzione ecologica,
più gli ecosistemi sono diversi e meglio sopportano i cambiamenti;
funzione economica consentita dall'ampia fornitura di servizi
possibili; funzione sociale e culturale data dalla conoscenza e
attenzione verso ciò che ci circonda; funzione etica nel
salvaguardare i valori qui espressi.
Giorgio
Osti della facoltà di sociologia e ambiente dell'Università di
Trieste, indica quali sono le esperienze di tutela e promozione della
biodiversità. Sostiene che “la biodiversità è anche un bene
comune di cui tutti gli esseri viventi hanno diritto di godere”.
L'esperienza storica più evidente, a favore della biodiversità, è
stata l'istituzione di parchi che risale fin al termine del XIX
secolo. Occorre valutare queste iniziative di tutela e promozione,
nella giusta ottica, quale coevoluzione sia del genere umano che
delle stesse specie conservate. In Italia il governo statale dal 1922
e quelli regionali dagli anni '80, hanno promosso l'istituzione di
parchi e aree naturalistiche; tra le associazioni spicca il WWF, più
attiva in questo campo, con la realizzazione anche di laboratori
didattici educativi, dal grande valore simbolico. Certamente i
problemi non mancano: un esempio è il parco d'Abruzzo dove è nota
la fatica della convivenza e dell'alternarsi di fasi di integrazione
e conflitto, tra lupo, cinghiale, orso e uomo.
Francesco
Paloschi, laureato in scienze naturali e giornalista, presenta
l'educazione alla biodiversità. “Educare i giovani, e non solo
loro, alla biodiversità significa far cogliere la bellezza e la
verità... tramite il gusto della conoscenza naturalistica e il
contatto fisico con gli elementi del paesaggio. Significa far leva
sull’emozione della mente e del corpo per smuovere le coscienze e
stimolare una condotta ecologica”. Riconoscere una pianta, un
fiore, un uccello o un insetto, sono abitudini che un bambino può
acquisire meglio di un adulto. Osservare il comportamento di
un animaletto, far crescere una pianta nel giardino o nel balcone,
seguendola nel tempo del suo sviluppo, contribuire con piccoli gesti
a tenere pulito un parco pubblico, o semplicemente compiere una gita
all’aria aperta in compagnia di adulti capaci di meravigliarsi,
sono vie possibili, per una sollecitazione ecologica che contrasti i
lati negativi dello sviluppo e l'invasione del cemento.
Collaborare
con associazioni ed esperti ambientali che agiscono sul territorio
locale, per sperimentare esperienze di volontariato in difesa
dell'ambiente, aderire a campagne di sensibilizzazione e ad attività
di recupero e protezione ambientale, assumere insieme scelte e
comportamenti attenti all'ecologico e all'utilizzo sano e sostenibile
delle risorse. Proprio lo spirito di avventura e d’impresa
comunitaria che si respira nei gruppi giovanili quando animati da
sfide significative, può incoraggiare la crescita di cittadini
consapevoli attenti alla custodia della casa comune. Imparare a
pensare alla casa comune, a un “noi” prima che a un “io”, può
portare beneficio tanto al pianeta, quanto alle nostre comunità di
crescita.
Per chi desidera accedere ai documenti originali:
https://lavoro.chiesacattolica.it/14a-giornata-nazionale-per-la-custodia-del-creato/
L'iniziativa non termina con la prima domenica del mese, ma può proseguire per tutto settembre!
Per chi desidera accedere ai documenti originali:
https://lavoro.chiesacattolica.it/14a-giornata-nazionale-per-la-custodia-del-creato/
L'iniziativa non termina con la prima domenica del mese, ma può proseguire per tutto settembre!
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