sabato 3 settembre 2022

CASO ACQUA POTABILE A SANT'ANGELO IN VADO

 

Caso acqua potabile a Sant’Angelo in Vado


Con ordinanza sindacale del 13/07/2022 abbiamo appreso della non potabilità della nostra acqua di rubinetto. Il prelievo è stato dell’11/07/2022. Dopo appena 3 gg il problema è stato risolto. Tutto a posto verrebbe da dire, ma in questo caso, mi permetto alcune osservazioni, perché penso di conoscere discretamente sia le problematiche che le normative della nostro acqua potabile sbandierata da tutti, anche da molti colleghi ambientalisti, come sicura, controllata, più ecologica dell’acqua in bottiglia.

Ho fatto domanda delle analisi al nostro comune che mi sono state date immediatamente. La presenza in due diverse zone di prelievo di 2 e 5 Escherechia coli e di 25 e 40 coliformi totali, mi ha stimolato una serie di domande che ho inoltrato agli organi competenti, Asur servizio di Prevenzione e gestore Marche Multiservizi.

Ho richiesto ai sensi della normativa sulle informazioni ambientali (1), di conoscere la motivazioni di questa forma di inquinamento organico, anche se, solo supposta, di conoscere quale erano le forniture di acqua potabile attuate a Sant’Angelo in Vado nei giorni immediatamente precedenti all’ordinanza: acqua dal ripartitore di Fermignano (Giordano o potabilizzatore di Pole), delle sorgenti di Cà Alessandro, dai pozzi in località Bersaglio, dai pozzi in località Bensi, di avere copia delle relazioni in merito, effettuate dai vostri uffici relativi al problema, non solo quelle inviate al sindaco, ma anche quelle inoltrate all’Asur. Ho aggiunto se sia il caso di riclassificare, le acque captate a Sant’Angelo in Vado, dai pozzi di subalveo dei Bensi e del Bersaglio da A1 ad A3 (2), in considerazione anche che le acque del potabilizzatore di Mercatello sul Metauro prese dalle sorgenti del S. Antonio sono classificate A3. Ho chiesto inoltre di valutare il caso, di adottare le possibili “aree sensibili” di cui alla direttiva 271/91 allegato 2 (3), anche per il fiume Metauro visto che l,85% delle acque potabilizzate proviene da acque superficiali.

Ineccepibile la risposta di Marche Multiservizi. “La forma di inquinamento è dovuta ad una anomalia sull’impianti di disinfezione individuata il 13/07/2022 e risolta. Serbatoio Cappuccini alto, (prelievo 1) con acqua da località Bersaglio circa 2 l/sec, da Ca’ Alessandro 0,2 l/sec; serbatoio Cappuccini centrale (prelievo 2) con acqua da Bersaglio 6 l/sec, da Ripartitore di Fermignano (potabilizzatore di Pole) 4 l/sec.”

Da parte del Servizio Prevenzione dell’Asur è stato comunicato che: “I prelievi sono stati effettuati l’11.07.2022. Le cause di contaminazione possono essere diverse. Marche Multiservizi ha indicato la causa nel malfunzionamento nella pompa di clorazione dei pozzi del Bersaglio. E’ stato comunicato dal gestore, l’avvio del potabilizzatore di Pole a maggio. Le analisi non vengono al momento pubblicate sul sito di Vesa Marche da parte dell’Arpam, a causa di un attacco hacker serio, subito a marzo.” Sia gestore che Asur si sono dichiarati non competenti per la classificazione delle acque superficiali ai fini della potabilizzazione e dell’applicazione delle “aree sensibili”, entrambe di competenza della Regione.

Questa in estrema sintesi, i fatti, come potrete leggere nella documentazione allegata.

Qui mi permetto di inserire alcune considerazione di merito. Va detto chiaramente che le analisi disponibili sul sito Veterinaria Alimenti Marche (4), grazie alle pressioni del Forum Beni Comuni. In genere per Sant’Angelo in Vado si trovano pubblicate nel mese di ottobre quelle complete chimiche e nel mese di Luglio le batteriologiche quindi in un anno vengono effettuate 5 prelievi. Questo è stabilito nel D.Lgs 31/2001 sull’acqua potabile nell’allegato 2 tabella B (5). In totale noi a luglio, utilizziamo 12,2 l/sec, equivalenti a 1054 m3/giorno, circa 256 l/abitante/g. Teniamo presente che le nostre perdite di rete, ammontano a 41,25 % (dati Istat 2015) (6) .

Se davvero si volesse fare prevenzione sarebbe auspicabile, a mio avviso, cercare di fare analisi dell’acqua in mesi diversi da quelli prestabiliti, in particolare nei mesi estivi, dove abbiamo maggiori problematiche. Il fiume abbassa la sua portata ed il carico inquinante aumenta in percentuale; sono considerazioni da fare. Così come le pompe elettriche abbassano il cono di emungimento della falda sotterranea, col rischio di richiamare attraverso dei canalicoli, direttamente acqua del fiume. Basta vedere le analisi per accorgersi che i problemi vengono direttamente dalla zona fluviale e vengono resi più evidenti nel serbatoio che più si approvvigiona dal Bersaglio. Negli anni ‘80-’90 questo problema fu così evidente che si ridusse l’uso dei pozzi del Bersaglio, si realizzarono interventi di ripulitura del fango limoso depositato e successivamente si realizzarono i pozzi dei Bensi.

Solitamente le pompe dosatrici di cloro, sono di tipo peristaltico, (non conosco quelle montate al Bersaglio), ma non hanno problemi con le bolle d’aria, a meno che non si rompi il tubicino flessibile di spinta, per usura. Certo è, che a 1500 metri a monte del fiume sono stati depositati oltre 90 scarichi di letame a circa 60 m dal fiume da marzo-aprile scorsi. La velocità della falda idrica, nella nostra zona, è di 1 metro al giorno. In due mesi il percolato raggiunge il fiume. L’escherechia coli è presente anche nelle deiezioni animali (7). Dalle analisi non possiamo dirlo in quanto non è stata fatto l’esame batterico dei ceppi di provenienza, diversi tra quelli umani e animali. Basterebbe indagare.

Per quanto riguarda la pubblicazione delle analisi dell’acqua potabile, la norma sulle informazioni ambientali prevede che siano pubblicate purché detenute dall’ente. Mentre ci si è affidati alla diffusione, a quelle messe nel sito del gestore (8). Se provate non troverete alcuna analisi nonostante che la norma obblighi alla pubblicazione dei dati, anche i concessionari di pubblici servizi. E’ un problema che più volte sollevato nel passato e qualche mese prima, col Forum, fa abbiamo fatto apposito ricorso all’ANAC per questa mancanza di trasparenza, non solo del gestore, ma anche dell’AATO.

Inoltre l’ordinanza del divieto di uso dell’acqua comunale, è stata fissata anche nella casetta distributrice, a conferma che l’acqua erogata è la stessa dell’acquedotto, non contenendo il distributore, alcun sistema di filtrazione particolare.

Per quanto riguarda l’estensione della “aree sensibili” esse sono indicate nella direttiva CE del 1991 e mai attuate nella provincia di Pesaro Urbino nonostante che essa ha un rifornimento di acqua potabile da acque superficiali per circa l’85 %. In queste aree sarebbe previsto la riduzione degli scarichi inquinanti, in particolare dell’azoto, proprio per proteggere la risorse destinata all’uso umano. Ho effettuato la richiesta alla regione da tempo, mi hanno notificato che risponderanno in merito, ma già siamo a due mesi, senza ricevere le dovute informazioni. Sarà mia cura diffondere quanto da loro comunicato.

Per concludere credo che sia doveroso lanciare un appello: interessiamoci a queste problematiche ambientali, anche perché mettono a rischio la nostra stessa salute e quella dei nostri figli.


(1) D. Lgs. 195/2005 https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-08-19;195!vig=

(2) Classificazione acque superficiali https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4249&area=acque_potabili&menu=acque

(3) Direttiva CE 271/1991 allegato 2 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:31991L0271

(4) Veterinaria alimenti Marche https://veterinariaalimenti.sanita.marche.it/ARPAM-Rapporti-di-Prova-Acque-Potabili

(5) D. L.gs. 31/2001 Allegato 2 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2001/03/03/001G0074/sg

(6) Perdite reti 2015 https://www.openpolis.it/le-perdite-di-acqua-potabile-sono-un-problema-nel-nostro-paese/

(7) Escherechia coli https://www.ecdc.europa.eu/en/escherichia-coli-ecoli/facts

(8) Marche Multiservizi analisi acqua potabile comuni http://www.gruppomarchemultiservizi.it/#/acqua/informazioni_allutenza/

Fotografie in ordine di apparizione:

Torrente S.Antonio Mercatello sul Metauro. Presa del potabilizzatore A3

Fiume Metauro Loc Bersaglio Sant'Angelo in Vado. Acque fluviali A1

Deposito letami a 1500 m a monte della zona Bersaglio

Scarico di liquami sul Morsina avvenuto il 10 gennaio 2022

 

Rsposta Asur Servizio Prevenzione

Risposta Marche Multiservizi

















 

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