domenica 19 dicembre 2021

Le ultime novità sull'acqua

Le ultime novità sull’acqua.

Mentre tutti da noi cercano soluzioni per portare, è il caso di dirlo, l’acqua sotto i ponti, il tempo e procedure continuano il loro lento percorso. Vediamo qualche aspetto.

Pochi oggi si ricordano della scossa di terremoto del 15 settembre 2021 con magnitudo di 2,9, che ha fatto sobbalzare diversi comuni dell’entroterra pesarese. L’epicentro è stato localizzato sopra Cà Bicchi (Apecchio) a 10 km di profondità circa 500 m di distanza dalla diga del famoso lago che vorrebbero realizzare sul Candigliano. D’altra parte le carte geologiche dell’ISPRA mettono in evidenza, sulla zona dell’ipotetico lago, l’attraversamento per tre volte delle faglie presenti, faglie che li si raggruppano.

Sempre L’ISPRA mette a disposizione una serie di studi idrogeologici su un nuovo sito, https://idrogeo.isprambiente.it/app/iffi?@=43.60998690576491,12.369200516202865,17 evidenziando le frane presenti attorno al bacino prospettato.

Altra novità ci viene dalla UE, si tratta ancora della ennesima sanzione per l’Italia in tema di depurazione, pubblicata il 24.09.2021. E’ possibile trovarla sul sito di https://lexambiente.it/materie/acque/111-giurisprudenza-comunitaria111/15934-acque-raccolta-e-trattamento-delle-acque-reflue-urbane.html

 

A dir la verità si tratta di un procedimento di precontenzioso, un avviso chiaro e determinato al fine di attivare le misure richieste. Nelle Marche i comuni difformi sono, Camerano, Civitanova Marche, Fermo, Grottazzolina, Mondolfo, Montecassiano, Montegranaro, Santa Maria Nuova, Castelfidardo, Cingoli, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Gallo Cappone, Macerata, Mogliano, Montappone-Massa Fermana, Montecchio, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Orciano di Pesaro, Ostra, Potenza Picena, Recanati, Ripe, San Costanzo, Sarnano, Sassoferrato, Pesaro, Urbino. Gli interventi esposti riguardano non solo le acque reflue, ma anche i provvedimenti richiesti dalla direttiva CEE 271/91 sulle aree sensibili, non rispettate per Pesaro e Urbino. Se ricordate nel mio precedente articolo mettevo in evidenza come questa direttiva in Provincia di Pesaro non sia mai stata attivata, dato che la stessa si rende necessaria quando l’approvigionamento potabile provenga dai fiumi e da noi, in provincia di Pesaro e Urbino, l’85 % di acqua potabile è di origine superficiale (si veda l’allegato 2). 

Infine l’ultima novità ci viene dal decreto del Ministero delle Infrastrutture del 12 novembre 2021 che viene definito decreto partecipazione e cioè conferma il coinvolgimento del pubblico nei procedimenti attuattivi previsti da PNRR. Scorrendo, lasciando a voi la lettura in dettaglio, si legge per gli “Impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole” in sostanza le dighe come quella destinata al Candigliano, “Impianti con altezza superiore ai 30 m o che determinano un volume di invaso superiore ai 30 milioni di metri cubi”. Questo per chiarire che anche le opere del PNRR, devono coinvolgere il pubblico interessato, alla faccia dei politici decisionisti , che vorrebbero fare tutto da soli, accorgendosi dopo di avere la gente contro, basti vedere quanto sta accadendo per il digestore di Talacchio.

Qualcuno più malignetto, mi suggerisce anche la sentenza del 3 dicembre 2021, seppure di primo grado, che condanna l’a.d., il responsabile reti, il responsabile di zona di M.M.S. per la frana di Orciano.

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