domenica 28 marzo 2010

Visita alla centrale Enel del Furlo Classe 3 A

Ecco qui il post relativo alla relazione sulla centrale del Furlo, riservato per la terza A.
Mettete qui i vostri lavori, ricordando: obiettivi, informazioni storiche, dati di progettazione, dati tecnologici, scambi energetici.
Non vi dimenticate del glossario.
Avete da utilizzare anche le informazioni delle spiegazioni sul quaderno, il sito Enel e la rete internet.
Buon Lavoro.
Prof Dini

50 commenti:

  1. Visita alla centrale del Furlo: 26/03/2010

    Un impianto idroelettrico è formato essenzialmente da: un sistema di raccolta dell'acqua, costituito da una diga o da traversa; da un canale o una galleria di derivazione, per il convogliamento dell'acqua; da un pozzo piezometrico, da una condotta forzata, per l'adduzione dell'acqua; da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica; da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica.

    CURIOSITA' ...
    estensione territoriale, consistenza impianti e sedi Nucleo Ascoli:
    -Sedi: 7
    -Personale: 72
    -Impianti: 39
    -Grandi dighe: 10


    ...Altri vantaggi sono legati alla possibilità di accumulare l'acqua e di modularne la resituzione sull'alveo del fiume a valle, evitando così fenomeni alluvionali e la prospettiva di ottimizzare l'impiego della risorsa idrica realizzando una gestione integrata dell'acqua per i quattro usi, potabile, irriguo, idroelettrico e industriale.
    Un elemento decisivo è infine l'inquinamento evitato: ogni chilowattora prodotto da una centrale termoelettrica immette infatti nell'atmosfera 600 grammi di anidride carbonica, immissione che non si ha se a produrre è una centrale idroelettrica.

    La centrale idroelettrica del Furlo è ubicata nel comune di Fermignano (PU), e fa parte degli impianti dell'Unità Territotiale Ascoli, situati nell'asta idrografica del fiume Candigliano.
    E' una centrale del tipo a bacino, alimentata dall'invaso del Furlo, in grado di fornire una potenza efficente di 13.000 KW ed una producibilità media annua di 33.000.000 KWh.
    La superficie del bacino imbrifero è di 653 km².

    L'energia idraulica, utilizzata dall'uomo da oltre quaranta secoli, è divenuta energia idroelettrica da poco più di un secolo. In Italia lo sviluppo dell'energia idroelettrica ha già raggiunto la sua massima espansione, soprattutto per quanto riguarda i siti dove era possibile realizzare grandi impianti con la formazione di laghi artificiali mediante la costruzione di dighe.

    Il principio di funzionamento di un impianto idroelettrico è nello sfruttamento dell'energia potenziale posseduta nell'acqua che si trova a quote più alte, muovendosi verso valle come acqua corrente di piccoli fiumi, canali, corsi d'acqua, in energia elettrica.

    CENTRALI EOLICHE...
    Una centrale eolica sfrutta l'energia posseduta dalla massa di aria in movimento. L'energia a mezzo di pale viene utilizzata per mettere in movimento un rotore. Le pale sono quindi utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica.
    Il tipo di aerogeneratore più utilizzato è quello a tre pale, ma vengono utilizzati anche quelli a una o due pale.


    Ilaria Sacconi
    CL. 3°A
    31/03/2010

    (prima parte)

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  2. CENTRALI FOTOVOLTAICHE...
    L'energia viene assorbita dal materiale, alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella. Ogni cella ha le dimensioni di 10 cm² può produrre una potenza di 2 w.
    Per aumentare la potenza, più celle sono collegate tra loro, in modo da costituire un modulo, la cui potenza può raggiungere 50-100 W, sufficienti per alimentare due lampade a basso consumo e un piccolo televisore per qualche ora al giorno. Più moduli possono essere collegati insieme formando un pannello, più pannelli una stringa, più stringhe formano campi, quindi centrali fotovoltaiche fino a potenze di qualche MW.



    GLOSSARIO:

    Paratoie= porte che si alzano e si abbassano lunghe 13,5 m e alte 6 m.
    Fanno passare l'acqua in eccesso.

    Comando di scarico di fondo= serve per svuotare il lago.

    Sfioratore fisso= archetti che riescono a
    mandare via 45 m³ d'acqua al secondo.

    Turbina= macchina motrice a rotazione, costituita schematicamente da una ruota a palette (la girante), messa in movimento da un fluido, la quale trasmette il moto rotatorio a un albero a essa solidale, con conseguente trasformazione di energia cinetica non rotativa in energia rotativa; ne esistono di vari tipi, a seconda del fluido impiegato.

    Diga= opera idraulica di sbarramento dei corsi d'acqua, atta a regolarne diversamente il flusso, a creare invasi artificiali o a proteggere terre litoranee più basse del livello del mare.

    Rotore= organo rotante di macchine meccaniche ed elettriche.

    Statore= in una macchina elettrica, la parte fissa all'interno della quale ruota la parte mobile (rotore).

    Trasformatore= macchina che funziona solo in corrente alternata.

    Dinamo= generatore in corrente continua che produce la corrente necessaria per produrre il magnetismo nel rotore.


    Ilaria Sacconi
    CL. 3°A
    31/03/2010

    (seconda parte)

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  3. Dimenticavo... la diga del Furlo è la più grande e la più vecchia d'Italia ed è stata costruita dal 1918 al 1920.


    Prof, la relazione l'ho dovuta spezzare altrimenti non riuscivo ad inviarla.

    Auguri di Buona Pasqua!
    Ilaria Sacconi
    CL.3°A
    31/03/2010

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  4. UNA GIORNATA ENTUSIASMANTE ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO.
    -I parte Storia della centrale

    Venerdì 26 Marzo, la mia classe, la III A della scuola media "Donato Bramante" si è recata per una visita didattica alla centrale idroelettrica del Furlo. Noi alunni siamo stati accompagnati dal professore Giuseppe Dini e dalla professoressa Franca Galiotta. Lo scopo della nostra visita è stato quello di capire come funziona una centrale idroelettrica.

    DOVE SI TROVA ?
    -La centrale idroelettrica del Furlo è ubicata nel comune di Fermignano e fa parte degli impianti dell' Unità Territoriale Ascoli, situati nell' Asta idrografica del fiume Candigliano.
    Ecco alcuni dati numerici della Centrale del Furlo:

    - Numero gruppi n.4
    - Salto n.58.5
    - Portata Max. Deriv mc.31.5
    - Potenza Generatori Kva 18.400
    - Potenza Turbine Kw 13.000

    Ecco la sua storia!
    -La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, del monte Catria e del monte Petrano, che costituiscono il suo bacino imbrifero di 653 Km di superficie. Ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all' occhiello della nascente Enel nel 1964. E' stata il risultato dell' unione di due vecchie centrali, quella del Furlo e quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt. E' una centrale del tipo a bacino, alimentata dall'invaso del Furlo, in grado di fornire una potenza efficiente di 13.000 Kw ed una producibilità media annua di 33.000.000 Kwh.

    LA STORIA DELLA DIGA

    -La diga è costruita su una roccia viva per un' altezza di 47 metri ed appartiene alla tipologia denominata ad arco gravità, infatti presenta la forma di un arco rivolto verso valle e per questo la maggior parte del carico d' acqua è distribuito verso le pareti lateralidei monti del Furlo: il M.Paganuccio e il M.Pietralata. Come tuttele dighe a gravità ha uno spessore notevole alla base di ben 16 m, mentre la sommità ( il coronamento sul quale in caso di apertura della diga al pubblico si puo camminare). Ha una larghezza di 3 metri e una lunghezza di 3 metri.

    L' UOMO E L' ACQUA

    L' energia idraulica, utilizzata dall' uomo da oltre quaranta secoli, è divenuta energia idroelettrica da poco più di un secolo. In Italia lo sviluppo dell' energia idroelettrica ha già raggiunto la sua massima espansione, soprattutto per quanto riguarda i siti dove era possibile realizzare grandi impianti con la formazione di laghi artificiali mediante la costruzione di dighe.

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  5. UNA GIORNATA ENTUSIASMANTE ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO

    II PARTE - CARATTERISTICHE TECNICHE

    Approfondimenti

    Come ogni centrale idroelettrica anche quella del Furlo é composta essenzialmente da:
    1) un sistema di raccolta dell' acqua, costituito da una diga o da una traversa;
    2) da un canale o da una galleria di derivazione, per il convogliamento dell' acqua;
    3) da un pozzo piezometrico;
    4) da una condotta forzata, per l' adduzione dell' acqua;
    5) da una turbina che trasforma l' energia potenziale dell' acqua in energia meccanica;
    6) da un alternatore che converte l' energia meccanica della turbina in energia elettrica.

    I vantaggi di una centrale idroelettrica sono legati alla possibilità di accumulare l' acqua e di modularne la restituzione sull' alveo del fiume a valle, evitando così fenomeni alluvionali e alla prospettiva di ottimizzare l' impiego della risorsa idrica realizzando una gestione integrata dell' acqua per i quattro usi:
    - Potabile
    - Irriguo
    - Idroelettrico
    - Industriale.

    Un elemento decisivo è infine quello di EVITARE L'INQUINAMENTO: ogni chilowattora prodotto da una centrale termoelettrica immette nell' atmosfera 600 grammi di anidride carbonica, immissione che non si ha se a produrre è una centrale idroelettrica.

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  6. continua...

    Caratteristiche di una centrale idroelettrica

    Le centrali idroelettriche hanno la peculiarità di poter essere attivate e disattivate in pochi minuti con l' immediata apertura delle saracinesche idrauliche, dando quindi la possibilità di coprire facilmente gli improvvisi picchi di richiesta che si possono verificare. Al contrario, gran parte delle centrali termoelettriche e nucleari hanno tempi di attivazione più lunghi, necessari per il riscaldamento dell'acqua e sono pertanto una tipologia di impianti "Sempre Acceso " (o di base).

    Le centrali idroelettriche possono essere di due tipi:

    Centrali a bacino

    Hanno un lago artificiale creato per mezzo dello sbarramento di una gola fluviale con una diga, da cui partano le condotte, le quali vengono arricchite da un pozzo piezometrico( interposto prima della turbina ) che smorza ed evita gli effetti dirompenti del colpo d' ariete (enormi sovrappressioni che si generano quando la turbina viene fermata tramite la chiusa della condotta).

    Centrali con impianti ad accumulazione

    Sono dotate di un bacino di raccolta anche a valle: l' acqua che ha generato energia elettrica durante il giorno passando nelle turbine può essere riportata dal bacino di valle al bacino di monte durante le ore di minor richiesta di energia (ad esempio di notte ), mediante pompaggio, utilizzando per questa operazione l' energia elettrica in eccesso. In altre parole, il bacino di monte, viene ricaricato durante la notte e le masse d' acqua riportate a monte possono quindi essere riutilizzate nelle ore di maggiore richiesta energetica.

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  7. continua...

    CURIOSITA'
    1) Per realizzare grandi bacini idroelettrici è necessario un' analisi puntuale della geologia dei versanti e delle "spalle" su cui si attesterà la diga non tralasciando alcun particolare. Solo così si potranno evitare tragedie come quella dell' autunno del 1963 che sconvolse la valle del Vajont che cancellò la cittadina di Longarone con 1970 vittime .


    2) La vecchia centrale idroelettrica di Raggioli, realizzata nel 1905, a circa un chilometro a monte della confluenza Metauro-Candigliano, era munita di una turbina Francis a scarico centrale che azionava mediante cinghia un alternatore della potenza di 50Kw.
    Ma che cos' è una turbina Francis ?
    E' una turbina a forma di chiocciola ed è adatta a funzionare per medi dislivelli e medie portate


    OSSERVAZIONI PERSONALI

    La visita didattica alla centrale idroelettrica del Furlo è stata per me molto istruttiva perchè ho visto cose molto interessanti come :
    1)il regolatore oleodinamico che rileva la necessità di aprire o chiudere il distributore sul quale agisce la pressione dell' olio;
    2)i quattro generatori ed erano bellissimi perchè giravano velocissimi. Uno era l' albero di trasmissione della rotazione della turbina del generatore;
    3)la condotta forzata che alimenta le quattro turbine;
    4)il pozzo piezometrico;
    5)la diga e il fiume Candigliano di un azzurro-verde incantevole.
    Questa visita è stata bella soprattutto per il magnifico paesaggio del Furlo

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  8. UNA GIORNATA ENTUSIASMANTE ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO

    Fine III Parte

    Approfondimenti


    Centrali Eoliche

    -Una centrale eolica è costituita essenzialmente da turbine rotanti dette aeromotori eolici o aerogeneratori che con il loro movimento inducono un campo elettromagnetico producendo così energia elettrica. Nell' incontro con pale della turbina, il vento perde circa il 40% della propria energia cinetica, che viene utilizzata per azionare la turbina; l' energia meccanica prodotta viene poi trasformata in energia elettrica dal generatore.

    Centrale Fotovoltaica

    -Una centrale solare è una centrale elettrica che utilizza l' energia solare per produrre corrente elettrica. Di queste centrali ne esistono di diverse tipologie una ad esempio è la centrale fotovoltaica. Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei moduli fotovoltaici per convertire direttamente la luce solare in energia elettrica.

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  9. IL GLOSSARIO DELLE PAROLE

    DIGA = Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino.

    PARATOIE = Parete piana o curva, formata di elemti di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posta attraverso un canale o un corso d' acqua naturale per sbarrare o regolarne il libero deflusso. Le paratoie vengo aperte in caso di piene.


    Piezometrico = Relativo alla pressione in un punto di una massa fluida.

    Turbina = Macchina motrice rotativa a fluido, il cui organo essenziale è rappresentato da una ruota (girante) provvista di palette periferiche convenientemente profilate per ricevere energia cinetica da un fluido , sotto forma di velocità o di pressione.


    Bacino = Vasca in cui l' acqua di un canale deposita i materiali in sospensione , idroelettrico , lago artificiale per alimentare centrali elettriche, ottenuto mediante lo sbarramento di una valle.

    Imbrifero = Di zona o terreno in cui si raccolgono le acque piovane.

    Alternatore = Macchina dinamoelettrica che trasforma energia meccanica in energia elettrica a corrente alternata.

    Saracinesche idrauliche = Apparecchio per la regolazione e l' interruzione del flusso di un fluido in una condotta in pressione, detto anche valvola, agisce mediante un cuneo metallico scorrevole verticalmente, ed è comandato da una vite munita di volantino.

    Sophia De Simone CL. III A / Relazione sulla visita alla centrale idroelettrica del Furlo.

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  10. IL GLOSSARIO DELLE PAROLE

    DIGA = Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino.

    PARATOIE = Parete piana o curva, formata di elemti di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posta attraverso un canale o un corso d' acqua naturale per sbarrare o regolarne il libero deflusso. Le paratoie vengo aperte in caso di piene.


    Piezometrico = Relativo alla pressione in un punto di una massa fluida.

    Turbina = Macchina motrice rotativa a fluido, il cui organo essenziale è rappresentato da una ruota (girante) provvista di palette periferiche convenientemente profilate per ricevere energia cinetica da un fluido , sotto forma di velocità o di pressione.

    RispondiElimina
  11. Bacino = Vasca in cui l' acqua di un canale deposita i materiali in sospensione , idroelettrico , lago artificiale per alimentare centrali elettriche, ottenuto mediante lo sbarramento di una valle.

    Imbrifero = Di zona o terreno in cui si raccolgono le acque piovane.

    Alternatore = Macchina dinamoelettrica che trasforma energia meccanica in energia elettrica a corrente alternata.

    Saracinesche idrauliche = Apparecchio per la regolazione e l' interruzione del flusso di un fluido in una condotta in pressione, detto anche valvola, agisce mediante un cuneo metallico scorrevole verticalmente, ed è comandato da una vite munita di volantino.

    Lavoro svolto da Sophia De Simone Cl III A / Relazione sulla visita al Furlo.

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  12. Visita alla centrale e alla diga del Furlo.

    Il 26 marzo 2010 siamo andati a visitare la centrale e la diga del Furlo con i miei professori di tecnica e di matematica, il prof Dini e la prof Galiotta.

    Alla diga.

    Appena siamo arrivati alla diga, Andrea, una guida, ci ha spiegato l’essenziale da sapere della diga.

    La centrale idroelettrica del Furlo è ubicata nel comune di Fermignano (PU), e fa parte degli impianti dell'Unità Territotiale Ascoli, situati nell'asta idrografica del fiume Candigliano.
    E' una centrale del tipo a bacino, alimentata dall'invaso del Furlo, in grado di fornire una potenza efficente di 13.000 KW ed una producibilità media annua di 33.000.000 KWh.
    La superficie del bacino imbrifero è di 653 km².

    Le dighe che superano i 14 metri di altezza sono classificate “grandi dighe”, quella del furlo è alta 50 metri, quindi è una “grande diga”.
    E’ la più vecchia d’Italia, è stata costruita dal 1918 al 1920, ci sono voluti due anni per farla.
    Ha un basamento (spessore) di 12 metri.
    Il furlo è composto da 4 centrali di tipo Francis, è una turbina a forma di chiocciola ed è adatta a funzionare per medi dislivelli e medie portate.

    Un impianto idroelettrico è formato essenzialmente da: un sistema di raccolta dell'acqua, costituito da una diga o da traversa; da un canale o una galleria di derivazione, per il convogliamento dell'acqua; da un pozzo piezometrico, da una condotta forzata, per l'adduzione dell'acqua; da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica; da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica. Un impianto idroelettrico è formato essenzialmente da: un sistema di raccolta dell'acqua, costituito da una diga o da traversa; da un canale o una galleria di derivazione, per il convogliamento dell'acqua; da un pozzo piezometrico, da una condotta forzata, per l'adduzione dell'acqua; da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica; da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica.

    Nella diga ci sono 2 paratoie, cioè porte che si alzano e si abbassano, che sono lunghe 13,5 metri e alte 6 metri; servono per far defluire l’acqua di eccesso.

    C’è una costruzione, l’opera di presa, da cui partono delle gallerie che portano 32 m³ di acqua al secondo e serve ad alimentare le turbine; vicino all’opera di presa ci sono dei tubi al cui interno troviamo dei galleggianti.

    La turbina viene controllata 2 volte all’anno.

    Vicino all’opera di presa c’è il comando dello scarico di fondo; si trova nel punto più basso della diga.

    Sotto il ponte, alto 50 metri, ci sono degli archetti che si chiamano sfioratori fissi, che riescono a buttar via 45 m³ di acqua al secondo; questi archetti servono ad aiutare a buttare più acqua quando le paratoie non ci riescono.

    Il gruppo elettrogeno funziona per alimentare il generatore; è soggetto a controllo giornaliero; è un gruppo di emergenza utilizzato in mancanza di corrente, per il comando dei motori elettrici delle paratoie.

    Questa diga è ad arco perché la spinta dell’acqua che agisce nella diga viene spinta nei lati della montagna.

    Alla centrale.

    L’acqua della diga percorre circa 2,5 km per arrivare alla centrale.
    Appena siamo arrivati, un signore che lavora lì ci ha portato a fare vedere un grosso tubo verde, il quale è tagliato e c’è una specie di ammortizzatore, il mantice; è una condotta forzata che serve ad alimentare le 4 turbine del furlo.
    Le turbine hanno una potenza di 13.000 kw.

    Marta Naspolani.
    Cl. 3’A
    06.04.10.
    (prima parte)

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  13. Poi ci ha portato a fare vedere la saracinesca principale;
    L’albero di trasmissione della rotazione della turbina al generatore è composto da un particolare esterno del comando delle palette del distributore; esso serve a regolare il flusso dell'acqua alla turbina in base alla potenza prodotta.

    Il regolatore oleodinamico rileva la necessità di aprire o chiudere il distributore, sul quale agisce tramite appunto la pressione dell'olio.

    Ci sono 4 generatori: ogni generatore è fornito di una dinamo eccitatrice coassiale necessaria a produrre la corrente continua per generare il campo magnetico all'alternatore, che produce energia; all’interno di esso ci sono dei fili che tramite dei cavi portano l’energia prodotta dappertutto.
    I generatori hanno una potenza di 18.400 w.

    L'acqua utilizzata dalle turbine ritorna al fiume attraverso lo scarico, nelle stesse condizioni cui è entrata; a valle può essere utilizzata da un'altra centrale: ecco il concetto di energia rinnovabile.

    GLOSSARiO:

    Diga: è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale.

    Turbina: è una turbomacchina motrice idonea a raccogliere l'energia cinetica e l'entalpia di un fluido ed a trasformarla in energia meccanica.

    Generatore: è un dispositivo destinato a produrre energia elettrica a partire da una diversa forma di energia.

    Statore= in una macchina elettrica, la parte fissa all'interno della quale ruota la parte mobile (rotore).

    Rotore= organo rotante di macchine meccaniche ed elettriche.

    Trasformatore= macchina che funziona solo in corrente alternata.

    Marta Naspolani.
    Cl 3'A
    06.04.10.
    (seconda parte)

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  14. Curiosità:

    Ci sono 3 tipi di centrali:

    1.centrale eolica:
    Una centrale eolica sfrutta l'energia posseduta dalla massa di aria in movimento. L'energia a mezzo di pale viene utilizzata per mettere in movimento un rotore. Le pale sono quindi utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica.
    Il tipo di aerogeneratore più utilizzato è quello a tre pale, ma vengono utilizzati anche quelli a una o due pale.

    2.centrale fotovoltaica:
    L'energia viene assorbita dal materiale, alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella. Ogni cella ha le dimensioni di 10 cm² può produrre una potenza di 2 w.
    Per aumentare la potenza, più celle sono collegate tra loro, in modo da costituire un modulo, la cui potenza può raggiungere 50-100 W, sufficienti per alimentare due lampade a basso consumo e un piccolo televisore per qualche ora al giorno. Più moduli possono essere collegati insieme formando un pannello, più pannelli una stringa, più stringhe formano campi, quindi centrali fotovoltaiche fino a potenze di qualche MW.

    3.centrale solare:
    è una centrale elettrica che utilizza l' energia solare per produrre corrente elettrica. Di queste centrali ne esistono di diverse tipologie una ad esempio è la centrale fotovoltaica. Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei moduli fotovoltaici per convertire direttamente la luce solare in energia elettrica.

    Marta Naspolani.
    Cl. 3’A
    06.04.10.
    (terza parte)

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  15. TESTO SULLA CENTRALE DEL FURLO
    Edoardo Bartolucci - Classe III° Sez.A
    ***
    Tutti sentiamo parlare di elettricità: la misteriosa energia che illumina case, strade, elettrodomestici, ecc… Ebbene, questa misteriosa energia viene prodotta in appositi stabilimenti che prendono il nome di centrali elettriche. Poiché questi stabilimenti usano l’acqua come materia prima, vengono chiamate “centrali idroelettriche” (dal greco ydor che significa acqua). Occorre naturalmente avere sempre molta acqua a disposizione per far funzionare la centrale in ogni momento. E così l’uomo ha fatto fronte a questa necessità.
    Come è fatta e come funziona una centrale idroelettrica:
    Viene costruita una diga per sbarrare la valle in cui scorre un fiume. Le acque del fiume, non potendo più proseguire il loro corso, allagano la valle, formando un lago artificiale. Così da questo lago artificiale si può prendere l’acqua anche quando nel fiume c’è poca acqua. Un canale a lieve pendenza conduce l’acqua presa dalla base della diga in un punto più in là della valle, che viene chiamato vasca di raccolta. Dalla vasca di raccolta, l’acqua viene condotta alla centrale idroelettrica per mezzo di grosse tubature, dette condotte forzate. Si chiamano così perché queste tubature, che hanno una fortissima pendenza, forzano l’acqua, cioè la costringono a scendere a forte velocità. Arrivata alla centrale, l’acqua comincia a lavorare cioè incomincia a produrre energia elettrica.
    In che modo l’acqua produce energia: nella centrale, l’acqua mette in azione una macchina che si chiama turbina. La turbina è costituita da una grossa ruota metallica alla quale sono unite numerose pale di metallo. L’acqua uscendo dalle condotte forzate a fortissima velocità, sbatte contro le pale che fanno girare la ruota. Ci sono dei dispositivi che fanno uscire l’acqua dalla condotta forzata in maggiore o minore quantità e quindi di far girare più o meno velocemente la ruota della turbina. La turbina, con il suo movimento, mette in funzione anche un’altra macchina alla quale è collegata. Quest’altra macchina si chiama alternatore. L’alternatore trasforma la forza che la turbina gli trasmette con il suo movimento in energia elettrica. Possiamo dire che l’alternatore è la macchina che produce energia elettrica. A questo punto si presenta il problema di trasportare l’energia elettrica dalla centrale ai luoghi dove verrà poi utilizzata. Però la corrente elettrica prima di essere convogliata nelle linee di trasmissione che la trasporteranno ai luoghi in cui verrà utilizzata, passa attraverso un apparecchio chiamato trasformatore. La funzione del trasformatore è quella di ridurre l’intensità della corrente prodotta dall’alternatore e di elevare la tensione a migliaia di Volts. Infine la corrente elettrica, giunta sul posto dove deve essere utilizzata, passa in un nuovo trasformatore il quale però, al contrario di prima, alza l’intensità della corrente ed abbassa la tensione, così da renderla adatta agli usi domestici.

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  16. LA CENTRALE ELETTRICA DEL FURLO
    Ubicazione: La centrale elettrica del Furlo si trova nel Comune di Fermignano. E’ stata realizzata sulla riva sinistra del fiume Candigliano prima che esso confluisca nel fiume Metauro, in località Calmazzo di Fossombrone. Le acque del fiume Candigliano sono alimentate da diversi torrenti che scendono dai monti Nerone, Petrano e Catria.
    Storia: La centrale del Furlo è il risultato di due vecchie centrali preesistenti: quella del Furlo costruita a partire dal 1919 sulla sponda destra del fiume Candigliano e quella c.d. dei Raggioli la cui costruzione risale al 1905. Entrambe le centrali furono distrutte dagli eventi bellici del 1944. Della centrale dei Raggioli rimangono visibili, se si percorre la strada che conduce alla centrale del Furlo, le camere di carico ora usate come magazzini. La diga che alimenta la centrale, invece, è rimasta pressocchè identica a quella costruita nel 1919 tranne per la modifica delle due paratoie di scarico che sostituirono quelle esistenti a seguito di una piena eccezionale avvenuta nel 1925. Nel dopoguerra iniziarono i lavori per la ricostruzione delle centrali idroelettriche anche per le forti pressioni che la stampa esercitava con i suoi articoli. La centrale fu realizzata nei pressi della centrale “Raggioli” mentre il canale di alimentazione della vecchia centrale del Furlo diventò lo scarico di fondo dell’invaso della nuova centrale.
    Caratteristiche tecniche: Fa parte degli impianti dell’Unità territoriale Ascoli, situati nell’asta idrografica del fiume Candigliano. La centrale del Furlo è una centrale c.d. “a bacino”, alimentata dall’invaso del Furlo. La superficie del bacino imbrifero è di 653 Kmq. Produce annualmente in media 33.000.000 Kwh ed è in grado di fornire una potenza efficiente di 13.000 Kwv. Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio “convogliate” cioè le onde radio viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta. La diga che alimenta la centrale è costruita su una roccia ed è alta 47 metri. La tipologia della diga è detta ad “arco-gravità” perché si presenta sotto forma di un arco rivolto verso valle che distribuisce la maggior parte di carico d’acqua sulle pareti laterali dei monti Furlo, Paganuccio e Pietralata. Ha un raggio di 21 metri, la sua base è spessa 16 metri, mentre la sua sommità ha una larghezza e una lunghezza di 3 metri. Come tutte le centrali idroelettriche anche quella del Furlo è composta da: una diga per un sistema di raccolta dell’acqua, un canale o galleria di derivazione (lunga 1700 metri e larga 3.5 metri), un pozzo piezometrico (alto circa 50 metri), una condotta forzata (lunga 145 metri) che sfrutta un’energia cinetica di movimento, una turbina che sfrutta un’energia meccanica o di rotazione e un alternatore.

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  17. GLOSSARIO:
    diga: è una barriera costruita su un fiume per poterne regolare il flusso. E’ un’opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione (p. es. di terre basse litoranee) o per la costruzione di un bacino;
    bacino idroelettrico: lago artificiale per alimentare centrali elettriche, ottenuto mediante lo sbarramento di una valle;
    imbrifero: che raccoglie le acque piovane;
    paratoie: sbarramento di elementi di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posto attraverso un canale o un corso d’acqua per sbarrarne o regolarne il libero deflusso. Le paratoie vengono aperte in caso di piena;
    pozzo piezometrico: relativo alla pressione in un punto di una massa fluida. La sua funzione è quella di evitare sovrapressioni di ritorno quando viene chiusa improvvisamente l’acqua che arriva alle turbine. E’ costruito sul punto in cui si uniscono la galleria e la condotta forzata;
    turbina: macchina motrice rotativa, il cui organo essenziale è rappresentato da una ruota (girante) provvista di palette periferiche convenientemente profilate (cucchiai) per ricevere energia cinetica da un fluido sotto forma di velocità (t. ad azione) o di pressione (t. a reazione). La turbina può essere di 4 tipi: Pelton, Kaplan, Ossberger e Francis. Quest’ultimo tipo di turbina è quello usato nella centrale idroelettrica del Furlo. La turbina Francis deve il suo nome a quello del suo scopritore. La ruota della turbina Francis viene applicata all’estremità di una condotta forzata, l’acqua uscendo con una fortissima pressione fa girare la turbina velocissimamente. In questo modo si frutta la forza d’urto dell’acqua (energia cinetica) e la forza della sua pressione (energia potenziale). Turbine di questo genere possono raggiungere più di 3000 giri al minuto.
    saracinesche idrauliche: dispositivo per la regolazione e l’interruzione del flusso di un fluido in una condotta in pressione. Caratterizzano le centrali idroelettriche le quali possono essere attivate o disattivate con l’apertura o la chiusura delle saracinesche a seconda del fabbisogno che si ha di energia ;
    colpi di ariete: sovrappressioni di ritorno nella condotta quando viene chiusa improvvisamente l’acqua che porta alle turbine;
    dinamo: generatore in corrente continua che produce la corrente necessaria per produrre il magnetismo nel rotore cioè fa funzionare il rotore che a sua volta fa funzionare l’alternatore;
    alternatore: macchina dinamoelettrica che trasforma energia meccanica in energia elettrica a corrente alternata;
    trasformatore: apparecchio che consente di modificare la tensione e l’intensità di una corrente alternata in un circuito. Funziona solo con corrente alternata. E’ una macchina reversibile può abbassare o alzare la tensione.

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  19. VISITA ALLA CENTRALE DELL'ENEL E ALLA DIGA DEL FURLO: 26\03\10 Agnese Diotalevi

    venerdì 26 marzo abbiamo fatto un uscita alla diga e alla centrale del furlo,accompagnati dal nostro prof di tecnica e dalla prof di matematica.
    siamo partiti alle 9.00 e mentre eravamo nel pulmino già abbastanza vicino alla diga il nostro prof ci ha fatto vedere i pochi resti della vecchia diga RAGGIOLI che è stata abbattuta per lasciare posto adesso a quella del furlo.
    l'attuale diga fu ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all' occhiello della nascente Enel nel 1964.

    ARRIVO ALLA DIGA.
    appena arrivati alla diga abbiamo incontrato Andrea,che si potrebbe definire uno dei "custodi" della diga, lui ci ha fatto da guida e ci ha detto le principali notizie e i principali funzionamenti rispetto alla diga.
    appena si apre il cancello della diga il paesaggio è suggestivo. Le pareti rocciose dei monti si innalzano per centinaia di metri e formano la caratteristica gola del furlo.
    Le dighe vengono classificate in due modi:
    -grandi dighe (sopra 14 metri)
    -piccole dighe (sotto 14 metri)
    la diga del furlo è alta 50 metri,perciò è una grande diga, e oltretutto la diga del furlo è la più vecchia d'Italia.

    Come ogni centrale idroelettrica anche quella del Furlo é formata principalmente da:
    1) un sistema di raccolta dell' acqua, costituito da una diga o da una traversa;
    2) da un canale o da una galleria di derivazio;
    3) da un pozzo piezometrico;
    4) da una condotta forzata;
    5) da una turbina che trasforma l' energia potenziale dell' acqua in energia meccanica;
    6) da un alternatore che riesce a convertire l'energià meccanica prodotta dalle turbine in energia elettrica;

    Alla diga ci sono 2 paratoie, che esattamente sono lunghe 13,5 m e alte 6 m,esse servono esono usate solo quando bisogna far scorrere l'acqua in eccesso.

    Andrea poi, ci ha spiegato che c'è anche una costruzione,chiamata l’opera di presa.Da essa partono delle gallerie (soggette a controlli periodici) che portano 32 m³ di acqua al secondo,quest'acqua serve ad alimentare le turbine.
    Vicino all’opera di presa ci sono dei tubi al cui interno troviamo dei galleggianti.


    Il comando di scarico dello sfondo si trovo visico all'Opera di presa, nel punto più basso della diga.

    la diga si può tranquillamente osservare da un ponte alto 50 m (non consigliato a chi soffre di verticini), al di sotto di codesto ponte sono presenti dei piccoli archi che si chiamano sfioratori fissi, essi riescono a far fuori uscire 45 m³ di acqua al secondo; questi archetti aiutano la paratoie a far passare più acqua quando loro sole non ci riescono.

    Poi Andrea ci ha fatto osservare il gruppo elettrogeno, cioè un generatore di riserva che viene accesso solo in caso di emergenza (se non viene acceso c'è una messa a terra con turbina ad aria).
    Questo ceneratore ha un funzionamaneto di 24v.

    Possiamo poi ben vedere che la diga del furlo è una diga ad arco poichè la forza viene scaricata ai fianchi delle montagne.

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  20. Agnese Diotalevi 2° PARTE

    Dopo aver visitato la diga siamo ripartiti con il pulmino e ci siamo avviati verso la centrale idroelettrica.
    Li abbiamo incontrato altre due guide che ci hanno spiegato un po' i principali funzionamenti della centrale.

    Appena arrivati la prima guida ci ha detto che l’acqua della diga percorre circa 2,5 km per arrivare alla centrale,poi subito dopo ci ha portato in una specie di buco nel muro dove dentro si vedeva una grande condotta verde,dove la parte finale è di matello e c'è come un ammortizzatore,un mantice; è una condotta forzata che serve ad alimentare le 4 turbine del furlo.
    Le turbine hanno una potenza di 13.000 kw.

    poi ci ha portato subito all'interno della centrale e ci ha fatto vedere l'albero di trasmissione della rotazione della turbina e il generatore che è composto da un comando esterno delle palette del distributore,tutto ciò serve a regolare il flusso dell'acqua che deve arrivare alla turbina,naturalmente in base alla potenza prodotta.
    Alla centrale le turbine presenti sono di tipo Francis cioè a forma chiocciola con piccole "palette" intorno.

    Poi abbiamo incontrato la seconda guida e ci ha detto che alla centrale sono presenti 4 generatori: ogni generatore fornito di una dinamo eccitatrice necessaria a produrre la corrente continua per generare il campo magnetico all'alternatore.
    Subito dopo siamo andati nella "sala di controllo" cioè la sala dove ci ha detto curiosità sulla centrale e ci ha fatto vedere che da questa stanza si riesce a controllare tutta ma proprio tutta la centrale e se c'è qualche mal funzionamento i computer ti avvertono subito accendendo una spia nel punto dove c'è qualcosa che non va.

    Dopo aver visto i pannelli di controllo siamo usciti e questa guida ci ha portato dietro a vedere "lo scarico" e,qui ci ha spiegato che l'acqua utilizzata dalle turbine ritorna al fiume attraverso questo scarico nelle stesse condizioni con cui è entrata, così a valle può essere utilizzata da un'altra centrale: ECCO IL CONCETTO DI ENERGIA RINNOVABILE.

    C'era rimasto ormai poco tempo,però una volta tornati davanti alla centrale abbiamo visto delle strane costruzioni dentro un cancello allora abbiamo chiesto se potevamo andare dentro.
    La guida ha acconsentito però si è raccomandato di camminare nelle apposite stradine e non di entrare nel prato dove c'erano queste costruzioni. NOn sapevamo di preciso cosa era allora la gentilissima guida ci ha spiegato che eravamo proprio nella centrale di trasformazione, dove la potenza prodotta viene trasformata nei suoi parametri: tensione e corrente.
    Poi noi sempre molto curiosi tutto questo non ci bastava perciò quel ragazzo ci ha spiegato che se dal trasformatore alzi la tensione prodotta dall'alternatore da 5000v a 160.000v si può permettere di ridurre la corrente e quindi di abbassare notevolmente le perdite nelle linee di trasmissione.

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  21. Agnese Diotalevi 3°PARTE

    CURIOSITA':
    lo sapevi che?
    -nelle marche ci sono 39 centrali idroelettriche e di dighe nelle marche ce ne sono 10 tra cui 6 centrali idroelettriche ENEL.
    -in italia no sviluppo dell'energia idroelettrica ha già raggiunto la sua massima espansione.
    -la centrale del furlo e ubicata nel comune di fermignano,è una centrale del tipo a bacino, alimentata dall'invaso del furlo in grado di fornire una potenza efficiente di 13.000 kw ed una producibilità media annua di 33.000.000 kwh.
    -esistono 3 tipi di centrali:
    1.centrale eolica:
    Una centrale eolica sfrutta l'energia posseduta dalla massa di aria in movimento.

    2.centrale fotovoltaica:
    L'energia viene assorbita dal materiale, alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella.

    3.centrale solare:
    è una centrale elettrica che utilizza l' energia solare per produrre corrente elettrica.

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  22. Venerdì 26 marzo 2010 con la mia classe e il prof Dini e la prof Gagliotta ci siamo recati alla diga e alla centrale del Furlo per una visita didattica. La centrale idroelettrica del Furlo è situata nel comune di Fermignano
    Arrivati alla diga un ragazzo ci ha accompagnato per la visita.
    Ci ha spiegato che le dighe sopra i 14 metri sono considerate grandi dighe.
    La centrale idroelletrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano(uno dei principali affluenti del Metauro)e per costruirla ci sono voluti due anni dal 1918 al 1920. La diga è stata il risultato dell’unione di due vecchie centrali: quella del Furlo e la Raggioli.La diga del Furlo è considerata la più antica in Italia. In origine la diga conteneva 1.000.000 metri cubi d’acqua mentre ora ne contiene 700.000 metri cubi.
    La diga è formata da: un impianto idroelettrico ,da un sistema di raccolta dell'acqua costituito da una diga,da una galleria per il convogliamento dell'acqua,da un pozzo piezometrico,da una condotta forzata per l'adduzione dell'acqua,da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica,da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica.
    Le opere di presa alimentano la galleria in pressione che passando sotto la strada fanno arrivare l’acqua alla centrale (questo percorso è lungo 2.5 km);l’acqua che viene presa dall’opera di presa serve per alimentare la turbina. Vicino all’opera di presa sono situati dei galleggianti che servono per misurare il livello dell’acqua. Il punto più basso per svuotare il bacino è il comando dello scarico di fondo. Sotto il camminatoio ci sono degli archetti che sono sfioratoi fissi che servono a far uscire più acqua quando le paratoie non ci riescono. Quando non arriva corrente per alimentare la diga c’è bisogno di un generatore che poi lui viene alimentato da il gruppo elettrogeno quando anch’esso è scarico il guardiano di turno deve andare nelle cabine di comando manuale delle paratoie.
    Il pozzo piezometrico è situato alla fine della galleria in pressione e all’inizio della condotta forzata,serve a proteggere la galleria.
    La condotta forzata alimenta le quattro turbine del Furlo. L’acqua utilizzata dalle turbine ritorna ala fiume attraverso lo scarico nelle stesse condizioni con cui è entrata in centrale. A valle quest’acqua può essere utilizzata da un'altra centrale e questo è il concetto di energia rinnovabile.
    Arrivati alla centrale altri due signori ci stavano aspettando e loro ci hanno spiegato i vari modi per ottenere energia rinnovabile.
    1.CENTRALI EOLICHE:una centrale eolica sfrutta l’energia posseduta dalla massa d’aria in movimento. L’energia per mezzo delle pale viene utilizzata per mettere in movimento il rotore. Le pale per cui sono utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica. Curiosità:il tipo di aerogeneratore più utilizzato è quello a tre pale.
    2.CENTRALE GEOTERMOELETTRICA(Di Monteverdi PI): è realizzata sulla base di un progetto unificato che recepisce standard tecnologici avanzati per migliorare le flessibilità e l’addattabilità del impianto al sito d’insediamento,nonché per ridurre l’impatto ambientale.
    3.CENTRALE FOTOVOLTICA:l’energia viene assorbita dal materiale,alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella.Ogni cella è 10 cm² e può produtte una potenza di 2 w. Per aumentare la potenza più celle sono collegate tra loro in modo da costituire un modulo la cui potenza può arrivare a 50-100 w. Più moduli possono essere collegati insieme per formare un pannello,più pannelli una stringa,più stringe formano campiche posso arrivare fino a potenze di qualche Mw.

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  23. Agnese Diotalevi 4°PARTE.

    GLOSSARIO:

    -OPERE DI PRESA:alimentano la galleria in pressione che passando sotto la strada porta l'acqua alla centrale.

    -SCARICO DI FONDO:serve a svuotare il bacino dal materiale di apporto per l'alluvionamento del fiume.

    -POZZO PIEZOMETRICO:è situato alla fine della galleria in pressione e all'inizio della condotta forzata.

    -PARATOIE: porte che si alzano e si abbassano
    Fanno passare l'acqua in eccesso.

    -COMANDO DI SCARICO DI FONDO: serve per svuotare il lago.

    -SFIORATORE FISSO: archetti che riescono a
    mandare via 45 m³ d'acqua al secondo.

    -TURBINA: macchina motrice a rotazione, costituita schematicamente da una ruota a palette, messa in movimento daLL'ACQUA la quale trasmette il moto rotatorio a un albero a essa solidale.

    -DIGA: opera idraulica di sbarramento dei corsi d'acqua,costruita per regolarne diversamente il flusso, a creare invasi artificiali o a proteggere terre litoranee più basse del livello del mare.

    -ROTORE: organo rotante di macchine meccaniche ed elettriche.

    -STATORE: in una macchina elettrica, la parte fissa all'interno della quale ruota la parte mobile (rotore).

    -TRASFORMATORE: macchina che funziona solo in corrente alternata.

    -GENERATORE: è un dispositivo destinato a produrre energia elettrica a partire da una diversa forma di energia.


    -BACINO:vasca in cui l' acqua di un canale deposita i materiali in sospensione , idroelettrico ,lago artificiale per alimentare centrali elettriche, ottenuto dallo sbarramento di una valle.




    P.S. prof ho dovuto dividere in paragrafi senno non riuscivo ad inviarli! spero ci capisca lo stesso!!!
    grazie -Agnese-


    AGNESE DIOTALEVI
    cl. 3°A
    08.04.10

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  24. 2'parte
    GLOSSARIO:
    -centrale idroelettrica: si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento
    -pozzo piezometrico: è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche.Ha la funzione di proteggere le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una brusca diminuzione di portata della massa liquida che fluisce in una condotta, l’energia cinetica della massa si trasforma in energia di pressione
    Lisa Serafini
    3.A

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  25. Venerdì 26 marzo 2010 siamo andati a vedere la centrale e diga del furlo. La centrale del furlo è stato sul Cardigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, Catria e Petrano. Essa è stata ristrutturata nel dopoguerra, è stata il risultato dell'unione di due vecchie centrali, quella del Furlo e quella di Raggioli; la diga è rimasta quella del 1928, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generale di circa 14 milioni di watt.
    la diga, in origine, conteneva 1.000.000 metri cubi mentre adesso ne contiene 700.000. Ci sono due paratoie alte 6 metri, si aprono per far defluire l'acqua che non serve.
    Dall'opera di presa che prende l'acqua parte di una galleria che porta 32 metri d'acqua al secondo che serve ad alimentare la turbina.
    Due volte all'anno dei tecnici si calano dentro la galleria per vedere se va tutto bene. Attaccati all'opera di presa ci sono dei galleggianti per misurare il livello dell'acqua.

    L'acqua percorre 2,5 km per arrivare alla centrale.
    La parte finale della condotta è metallica.
    il tubo è tagliato e all'interno ce un mantice.

    Soraya Degli Innocenti
    3.A

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  26. VISITA ALLA CENTRALE DEL FURLO

    venerdì 26 marzo siamo andati a vedere la diga e alla centrale del furlo,con il prof dini e gagliotta.Mentre stavemo andando il prof ci ha fatto vedere la vecchia diga RAGGIOLI che è stata distrutta per costruire quella del furlo.
    l'attuale diga fu ristrutturata nel dopoguerra, essa fu fatta nel 1951.

    LA DIGA
    Quando siamo arrivati alla diga abbiamo conosciuto Andrea,che ci ha fatto da guida, la diga del furlo è alta 50 metri,perciò è una grande diga, ed è anche la più vecchia d'Italia.Le pareti rocciose dei monti si innalzano per centinaia di metri e formano la caratteristica gola del furlo.
    Ci sono 2 tipi di dighe:quelle grandi che sono sopra i 14 metri e quelle piccole che sono sotto i 14 metri.
    la centrale del furlo è formata da:
    un sistema di raccolta dell' acqua, costituito da una diga o da una traversa; una condotta forzata
    un pozzo piezometrico
    un canale o da una galleria di derivazio
    un alternatore che riesce a convertire l'energià meccanica prodotta dalle turbine
    una turbina che trasforma l' energia potenziale dell' acqua in energia meccanica in energia elettrica.
    Il pozzo piezometrico è situato alla fine della galleria in pressione e all’inizio della condotta forzata,serve a proteggere la galleria.
    La condotta forzata alimenta le quattro turbine del Furlo. L’acqua utilizzata dalle turbine ritorna ala fiume attraverso lo scarico nelle stesse condizioni con cui è entrata in centrale.
    Il furlo è composto da 4 centrali di tipo Francis.
    Tra la diga e lo scarico ce un dislivello di 58,5m.
    Alla diga ci sono 2 paratoie, che sono usate solo quando bisogna far scorrere l'acqua in eccesso.
    Sotto il ponte, ci sono degli archetti che si chiamano sfioratori fissi, che buttano via 45 m³ di acqua al secondo quando le paratoie non ci riescono.
    Andrea ci ha fatto vedere il generatore che è il motore di un camion a 6 cilindri e funziona a 24v poi c'era anche un altro generatore piu piccolo che viene accesso solo in caso di emergenza.
    L’acqua della diga percorre circa 2,5 km per arrivare alla centrale.
    LA CENTRALE
    Appena siamo arrivati, un signore che ci ha fatto da guida ci ha portati a fare vedere un grosso tubo verde, il quale è tagliato e c’è un ammortizzatore, il mantice:è una condotta forzata che serve ad alimentare le 4 turbine del furlo.
    Le turbine hanno una potenza di 13.000 kw.
    Quando siamo entrati alla centrale abbiamo visto 4 generatori: ogni generatore è fornito di una dinamo eccitatrice coassiale necessaria a produrre la corrente continua per generare il campo magnetico all'alternatore, che produce energia; all’interno di esso ci sono dei fili che tramite dei cavi portano l’energia prodotta dappertutto.
    I generatori hanno una potenza di 18.400 w.
    CENTRALI EOLICHE è una centrale eolica sfrutta l’energia posseduta dalla massa d’aria in movimento. L’energia per mezzo delle pale viene utilizzata per mettere in movimento il rotore con cui produce energia,per cui le pale sono utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica.
    CENTRALE FOTOVOLTAICA
    L'energia viene assorbita dal materiale, alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella.

    CENTRALE SOLARE
    è una centrale elettrica che utilizza l' energia solare per produrre corrente elettrica.

    Dzavit Kamberi
    3°A

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  27. CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
    SCHEMA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE IDROELETTRICA

    COME FUNZIONA
    La centrale idroelettrica trasforma l'energia idraulica di un corso d'acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica.
    Per realizzare una centrale idroelettrica viene costruita una diga per sbarrare la valle in cui scorre il fiume. Le acque non potendo più proseguire il loro corso formano un lago artificiale . Da questo è facile prendere acqua anche quando il fiume è in magra (cioè ha poca acqua) o addirittura quando è in secca ( privo d'acqua).
    Il funzionamento delle centrali idroelettriche è semplice: l’acqua cadendo da una certa altezza colpisce le pale di una turbina che mettono in moto l’alternatore, producendo così elettricità.
    Gli impianti, quindi, sfruttano l’energia potenziale meccanica contenuta in una portata di acqua che si trova disponibile ad una certa quota rispetto al livello in cui sono posizionate le turbine.
    Un canale a lieve pendenza conduce l'acqua spillata alla base della diga, in un punto più avanzato della valle che viene chiamato vasca di raccolta. Dalla vasca di raccolta, l'acqua viene inviata alla centrale idroelettrica per mezzo di grosse tubature, dette condotte forzate, attraverso valvole di immissione (di sicurezza). Si chiamano così perché queste tubature, che hanno una fortissima pendenza, forzano l'acqua, cioè la costringono a scendere a grande velocità. Arrivata alla centrale l'acqua inizia a "lavorare".L'acqua, infatti, mette in azione le turbine e ne esce finendo poi nel canale di scarico attraverso il quale viene restituita al fiume Questo suo lavoro produce energia meccanica.
    Direttamente collegato alla turbina, e' montato l' alternatore, che e' una macchina elettrica rotante in grado di trasformare in energia elettrica l'energia meccanica ricevuta dalla turbina. A questo punto si presenta il problema di trasportare l'energia elettrica dalla centrale ai luoghi dove verrà poi utilizzata. Prima di essere convogliata nelle linee di trasmissione che la trasporteranno ai luoghi di utilizzazione, la corrente elettrica passa attraverso uno speciale apparecchio, che prende il nome di trasformatore.
    Il trasformatore abbassa l'intensita' della corrente prodotta dall'alternatore, elevandone pero' la tensione a migliaia di Volts. Giunta sul luogo di impiego, prima di essere utilizzata, l'energia passa di nuovo in un trasformatore che questa volta, alza l'intensita' di corrente ed abbassa la tensione cosi' da renderla adatta agli usi domestici.
    TRAFORMAZIONI ENERGETICHE IMPIANTI E MACCHINE

    BACINO A MONTE
    CONDOTTA FORZATA
    TURBINA
    ALTERNATORE
    TRASFORMATORE
    DISTRIBUZIONE

    IMPATTO AMBIENTALE
    La realizzazione di infrastrutture per lo sfruttamento di qualsiasi fonte energetica comporta un impatto visivo più o meno violento sul paesaggio
    Lo sfruttamento dell’energia idrica richiede la costruzione di opere imponenti quali dighe, laghi di deposito, canali di derivazione, installazione di grandi turbine e generatori elettrici.
    La costruzione di una centrale idroelettrica può causare gravi dissesti idrogeologici: in passato, per la mancanza di adeguate analisi geologiche, si sono verificate terribili catastrofi. Un episodio tragicamente celebre è il disastro della diga del Vajont avvenuto nel 1963, al confine tra Veneto e Friuli, dove migliaia di persone persero la vita a causa di una poderosa ondata sollevata da

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  28. una gigantesca frana di materiali rocciosi caduta nel bacino artificiale della diga.
    Un serio impegno nella ricerca di fonti di energia rinnovabile potrebbe portare nel futuro a impianti di piccole dimensioni basati su tecnologie diversificate, che sostituirebbero le grandi centrali-cattedrale di oggi.
    VANTAGGI
    Il principale vantaggio delle idroelettriche è che, una volta costruite, offrono energia a costi molto competitivi e non richiedono combustibili o materie prime; sono una fonte di energia totalmente rinnovabile e di fatto illimitata. Inoltre, con una manovra chiamata pompaggio (che consiste nel ripompare l'acqua dai bacini inferiori negli invasi durante le ore notturne, quando la richiesta di energia è minore) si può accumulare energia prodotta dalle altre centrali della rete, per restituirla di giorno nelle ore in cui la domanda di energia raggiunge il massimo. Un ulteriore vantaggio è legato al fatto che la variazione della produzione di energia può avvenire in maniera molto più rapida rispetto ad una centrale termoelettrica o nucleare, variando la quantità di acqua che viene convogliata alla turbina. Il loro impiego è, infatti, generalmente massimo durante le ore di maggiore consumo energetico.

    CENTRALE DEL FURLO

    L' impianto idroelettrico del Furlo è nella riva sinistra del Fiume Candigliano, poco prima di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro.
    Fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente. Ha un dislivello tra diga e scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
    L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
    Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire alle eventuali sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.
    All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. Si usano gruppi di potenzialità diversa per inserirli o meno secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso.
    La potenza complessiva di circa 14 milioni di watt.

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  29. GLOSSARIO

    CENTRALI IDROELETTRICHE: Appositi stabilimenti che usano l'acqua come materia prima per produrre energia elettrica
    DIGA: dispositivo di sbarramento del corso del fiume.
    TURBINA: Nella centrale l'acqua mette in azione una macchina che si chiama turbina. La turbina è costituita da una grossa ruota metallica alla quale sono unite numerose pale, anch'esse in metallo. L'acqua, uscendo dalle condotte forzate con grande impeto, è proiettata sulle pale e fa girare la ruota.
    ALTERNATORE: L'alternatore è una macchina in grado di trasformare in energia elettrica la forza che la turbina gli trasmette con il movimento. Possiamo dunque dire che l'alternatore è la macchina che produce energia elettrica.
    TRASFORMATORE: Il trasformatore abbassa l'intensità della corrente prodotta dall'alternatore, elevandone però la tensione a migliaia di Volts o, viceversa, sul luogo di impiego, alza l'intensità ed abbassa la tensione così da renderla adatta agli usi domestici.
    Condotte forzate:condotte costruite dall’uomo che costringono l’acqua a un certo percorso che mette in comunicazione un bacino idroelettrico con le turbine.
    Pozzo piezometrico; è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche.
    Ha la funzione di proteggere le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una brusca diminuzione di portata della massa liquida che fluisce in una condotta, l’energia cinetica della massa si trasforma in energia di pressione (es. chiusura delle valvole in centrale).
    Il pozzo piezometrico ha anche la funzione di volano idraulico cioè di rendere immediatamente disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale.
    L'altezza del pozzo piezometrico è tale da raggiungere almeno la quota di massimo invaso nel lago posto a monte. Infatti quando la centrale non funziona e non fluisce l'acqua nelle condotte, per il principio dei vasi comunicanti l'acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago posto a monte.

    POTENZA DI UN IMPIANTO: La potenza di un impianto idraulico dipende da due termini: il salto cioè il dislivello esistente fra la quota a cui è disponibile la risorsa idrica svasata e il livello a cui la stessa viene restituita dopo il passaggio attraverso la turbina; la portata, cioè la massa d’acqua che fluisce attraverso la macchina, espressa per unità di tempo.

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  30. La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, del monte Catria e del monte Petrano. Ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all'occhiello della nascente Enel nel 1964. E' stata il risultato dell'unione di due vecchie centrali, quella del Furlo appunto e di quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt.
    Centrali ad acqua fluente [modifica]

    L'acqua viene convogliata in una condotta forzata fino alle turbine che ruotano grazie alla spinta dell'acqua, ognuna di essa è accoppiata a un alternatore che trasforma il movimento di rotazione in energia elettrica.

    La velocità impressa dall'acqua alle turbine viene generata attraverso una differenza di quota, detta "salto", che si traduce in pressione idrodinamica alla quota in cui sono posizionate le turbine.

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  31. GLOSSARIO:
    centrale idroelettrica: si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento
    DIGA = Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino.Bacino = Vasca in cui l' acqua di un canale deposita i materiali in sospensione , idroelettrico , lago artificiale per alimentare centrali elettriche, ottenuto mediante lo sbarramento di una valle.

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  32. Lara Rocchetti Classe 3°A
    Venerdì 26 marzo abbiamo fatto un uscita alla diga e alla centrale del furlo,accompagnati dal nostro prof di tecnica e dalla prof di matematica.
    siamo partiti alle 9.00 e mentre eravamo nel pulmino già abbastanza vicino alla diga il nostro prof ci ha fatto vedere i pochi resti della vecchia diga RAGGIOLI che è stata abbattuta per lasciare posto adesso a quella del furlo.
    l'attuale diga fu ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all' occhiello della nascente Enel nel 1964.
    -La diga è costruita su una roccia viva per un' altezza di 47 metri ed appartiene alla tipologia denominata ad arco gravità, infatti presenta la forma di un arco rivolto verso valle e per questo la maggior parte del carico d' acqua è distribuito verso le pareti lateralidei monti del Furlo: il M.Paganuccio e il M.Pietralata. Come tuttele dighe a gravità ha uno spessore notevole alla base di ben 16 m, mentre la sommità ( il coronamento sul quale in caso di apertura della diga al pubblico si puo camminare). Ha una larghezza di 3 metri e una lunghezza di 3 metri.
    Un impianto idroelettrico è formato essenzialmente da: un sistema di raccolta dell'acqua, costituito da una diga o da traversa; da un canale o una galleria di derivazione, per il convogliamento dell'acqua; da un pozzo piezometrico, da una condotta forzata, per l'adduzione dell'acqua; da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica; da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica. Un impianto idroelettrico è formato essenzialmente da: un sistema di raccolta dell'acqua, costituito da una diga o da traversa; da un canale o una galleria di derivazione, per il convogliamento dell'acqua; da un pozzo piezometrico, da una condotta forzata, per l'adduzione dell'acqua; da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica; da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica.
    1.CENTRALI EOLICHE:una centrale eolica sfrutta l’energia posseduta dalla massa d’aria in movimento. L’energia per mezzo delle pale viene utilizzata per mettere in movimento il rotore. Le pale per cui sono utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica. Curiosità:il tipo di aerogeneratore più utilizzato è quello a tre pale.
    2.CENTRALE FOTOVOLTICA:l’energia viene assorbita dal materiale,alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella.Ogni cella è 10 cm² e può produtte una potenza di 2 w. Per aumentare la potenza più celle sono collegate tra loro in modo da costituire un modulo la cui potenza può arrivare a 50-100 w.
    GLOSSARIO
    ALTERNATORE: L'alternatore è una macchina in grado di trasformare in energia elettrica la forza che la turbina gli trasmette con il movimento. Possiamo dunque dire che l'alternatore è la macchina che produce energia elettrica.
    TRASFORMATORE: Il trasformatore abbassa l'intensità della corrente prodotta dall'alternatore, elevandone però la tensione a migliaia di Volts o, viceversa, sul luogo di impiego, alza l'intensità ed abbassa la tensione così da renderla adatta agli usi domestici.
    Generatore: è un dispositivo destinato a produrre energia elettrica a partire da una diversa forma di energia.
    Diga: Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino.
    Statore: in una macchina elettrica, la parte fissa all'interno della quale ruota la parte mobile (rotore).
    PARATOIE : Parete piana o curva, formata di elemti di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posta attraverso un canale o un corso d' acqua naturale per sbarrare o regolarne il libero deflusso. Le paratoie vengo aperte in caso di piene.

    Lara Rocchetti

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  33. 26 MARZO 2010 - VISITA DI ISTRUZIONE DELLA CLASSE 3°A ALL'IMPIANTO IDROELETTRICO IN LOC. FURLO CON IL PROF DINI GIUSEPPE.

    L'impianto idroelettrico del Furlo è situato nella riva sinistra del fiume candigliano. Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, inoltre è stato uno dei primi impianti ad avere un elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. Ha un dislivello tra diga e scarico di 58,5 metri, con un salto utile di 53,5 metri. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 metri. All'interno della sala macchine si trovano 4 gruppi di generazione composti da:
    turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mosse da turbine Francis. I generatori della ditta O.C.R.E.N. sono raffreddati per autoventilazione e forniscono una tensione di 6000 V. Recentemente sono state fatte delle migliorie alla centrale, sulle valvole di arrivo dell'acqua e sul sistema di controllo della potenza erogabile.
    La diga del furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922. Ha un'altezza di 47 metri e produce un'aumento di livello sul Candigliano creando un lago artificiale entro la gola del Furlo. In sponda sinistra sono state relizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza.
    Nel 1981 il bacino è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo.
    Cecconi Emanuele 3A

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  35. LA GOLA DEL FURLO

    Le grandi dighe devono essere presidiate 24 su 24
    La sirena avverte quando la diga ha bisogno di levar acqua
    La diga è la più vecchia d’Italia (1818-1920)

    Il basamento 12 m è un bacino che aveva 1200000 metri cubi ed è arrivato a 700000 metri cubi
    Ci sono due paratoie che si alzano e si chiudono
    L’ acqua in eccesso fuoriesce dalle paratoie
    Ci sono 6 paratoie da 12 m ciascuna
    C’è una costruzione che ha una galleria che alimenta le turbine che fa 32000 centilitri al secondo
    Le gallerie hanno dei controlli periodici circa 2 volte l’anno
    S’intravedono dei tubi dove all’interno ci sono dei galleggianti
    Poi ci sono gli sfioratori che servono a far defluire l’acqua
    Ne butta fuori 45metri cubi il secondo


    ALLA CENTRALE

    L’acqua percorre 2,5 chilometri nelle condotte
    La parte finale della condotta è di metallo
    Un impianto idroelettrico è formato essenzialmente:
    Un sistema di raccolta dell’acqua costituita da una diga o da una traversa
    Da un canale di degnazione per il coinvolgimento dell’acqua
    Da un pozzo piezometrico
    Da una condotta forzata per l’adduzione dell’acqua.

    Una turbina trasforma l’energia potenziale in energia meccanica
    I vantaggi sono legati alla possibilità di accumulare l’acqua e di modularne la restituzione del fiume a valle evitando così eventi alluvionali e alla prospettiva di ottimizzare l’impiego della risorsa idrica realizzando una gestione integrata dell’acqua per i 4 usi::
    -potabile
    -irrigo
    -idroelettrico e industriale

    Un elemento decisivo è l’inquinamento

    Nelle Marche ci sono 39 centrali idroelettriche
    Ogni ora si producono 100 mq d’energie
    Le dighe sono 10
    La salaquadri serve per comandare tutta la centrale.


    COMMENTI
    Questa esperienza mi è piaciuta molto perché ho imparato cose che non sapevo sulla mia regione
    E ho imparato che non bisogna sprecare molta acqua
    FINE RELAZIONE
    SIMONE FIGLIOLA 3A

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  36. la centrale idroelettrica del furlo è stata realizzata sul candigliano l'afluente del metauro della maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte nerone ,del catria e del petrano.ristrutturata nel dopoguerra essa fu il fiore all'occhiello dalla nascente enel nel 1964.è stata il risultato dell'unione di 2 vecchie centrali,quella del furlo e e quella di raggioli;la diga è rimasta quella del 1928 ,anno della sua costruzione,modernizata da 2 paratoie mentre la centrale fu realizzata nei pressi di qualle di raggioli ,acquisendo così un salto di 48 metri,con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt.
    le opere di presa viste alimentano la galleria in pressione ,che passando sotto la stada porta l'acqua alla centrale.
    il gruppo di emergenza viene utilizzato in mancanza di corrente ,per il comando di mototri elettrici delle paratoie


    PARATOIE:cabina di comando manuale
    SCARICO DI FONDO: serve svuotare il bacino dal materiale di apporto per alluvionamento del fiume è un'operazione seguita in caso di disponibilità d'acqua
    POZZO PIEZZOMETRICO:è situato alla fine della galleria in pressione e all'inizio della condotta forzata;serve a proteggere l'intera galleria da eventuali colpi d'ariete contropressioni elevate che vengono a fermarsi sulla condotta in caso di chiusure rapide di una turbina
    la condotta forzata che alimenta le 4 turbine del furlo
    i 4 generatori
    albero di trasmissione della rotaziione della tirbina al generatore
    particolare esterno del comando delle palette del distributore,esso serve a regolare il flusso dell'acqua alla turbina in base alla potenza prodotta.
    il regolatore oleodinamico rileva la necessità di aprire o chiudere il distributore ,sul quale agisce tramite appunto la pressione dell'olio
    ognio generatore è fornito di una dinamo eccitatrice caossiale necessaria a produrre la corrente continua per generare il campo magnetico all'alternatore
    l'acqua utilizzata dalla turbine ritorna al fiume attraverso lo scarico nelle stesse condizione cui è entrata a valla puo essere utilizzata da un'altra centrale :ecco il concetto di energia rinnovabile la potenza prodotta viene trasformata nei suoi parametri tensione e corrente nella centrale di trasformazione

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  37. RELAZIONE DIGA DEL FURLO
    LA DIGA DEL FURLO è LA PIU VECCHIA D’ITALIA (1818-1920),è UNA GRANDE DIGA E COME TALE è CONTROLLATA TUTTO IL GIORNO DA UN OPERATORE CHE ABITA IN UNA CASA MOLTO VICINO ALLA DIGA LA DIGA HA UNA BASE DI 12 METRI. IL BACINO PRIMA ERA IN GRADO DI CONTENERE 1200000 METRI CUBI D’ACQUA MA ORA è STATO RIDOTTO A 700000. CI SONO DELLE PARATOIE CHE SI APRONO E SI CHIUDONO PER FAR USCIRE L’ACQUA IN ECCESSO. L’ACQUA VIENE FATTA ARRIVARE ALLA CENTRALE DALLE CONDOTTE FORZATE SCAVATE SOTTO LA MONTAGNA PER 2.5KM VENGONO CONTROLLATE CIRCA 2 VOLTE ALL’ANNO ALLA FINE NN SONO PIU DI ROCCIA MA DI METALLO ALL’INTERNO DELLE QUALI CI SONO GALLEGGIANTI PER CONTROLLARE IL LIVELLO DELL’ACQUA. L’ACQUA IN ECCESSO VIENE MANDATA NEL POZZO PIEZZOMETRICO.
    IMPIANTO IDROELETTRICO
    UN IMPIANTO IDROELETTRICO è FORMATO ESSENZIALMENTE DA UN POZZO PIEZZOMETRICO, UNA CONDOTTA FORZATA,UN CANALE PER LA RACCOLTA DELL’ACQUAE DELLE TURBINE. AL FURLO CI SONO 4 TURBINE FRANCIS (UN TIPO DI TURBINA). DOPO AVERLA TRASFORMATA IN ENERGIA L’ACQUA VIENE RIDATA AL FIUME SENZA ALCUN CAMBIAMENTO .
    FRANCESCO REGINI 3 A

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  38. LA DIGA DEL FURLO
    La diga del Furlo è la più vecchia d'Italia è alta 50 m e la base 12 m all'inizio era1.000.000 m3 adesso 700.000 m3 .
    Le paratoie sono lunghe 13,5 m e alte 6m,l'acqua quando è in eccesso parte da una galleria che alimenta le turbine e porta 32m3 di acqua al secondo.
    All'interno del ponte ci sono degli archetti che buttano via 45m3 d'acqua al secondo.
    Il gruppo elettrogeno ha il funzionamento di 24v e la forza viene scaricata agli argini della montagna.
    La centrale
    l'acqua percorre 2,5km nelle condotte, la parte finale di queste condotte è fatta di metallo e alla fine della condotta c'è un mantice.
    L'impianto è idroelettrico ed è formato dalla raccolta dell'acqua, da una diga dal canale di deriva, dal pozzo piezzometrico, dalla condotta forzata da una turbina e dall'alternatore.
    Il vantaggio della diga è di non essere inquinata.
    Il consumo della diga e di 12m3d'acqua al secondo, all'inizio della diga c'è il pozzo piezzometrico sé delle volte si fermasse la centrale il pozzo smaltisce l'acqua in eccesso senza rompere niente.
    L'energia prodotta è 6.000v ,l'energia idroelettrica e molto sviluppata nelle marche ed abbiamo 39 centrali. Qui c'è ne sono sei ed è sempre la stessa acqua che gira questo percorso si chiama energia rinnovabile.

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  39. DIGA DEL FURLO
    La diga fu progettata nel 1949 ed eseguito nel 1951,è stata completata nel 1922. Ha un dislivello tra diga e scarico di 58,5 metri, con un salto utile di 53,5 metri. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione. Sul punto di unione è stato creato un pozzo alto 50 metri. All'interno della sala macchine si trovano 4 gruppi di generazione composti da:
    turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mosse da turbine Francis.sono raffreddati per autoventilazione e forniscono una tensione di 6000 Volt.sono state fatte delle migliorie alla centrale, sulle valvole di arrivo dell'acqua e sul sistema di controllo della potenza erogabile.ha un'altezza di 47 metri e produce un'aumento di livello sul Candigliano creando un lago artificiale entro la gola del furlo.
    Fabio Sorrentino 3°A

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  40. id abdelkader ayub

    LA DIGA DEL FURLO
    La diga del Furlo è la più grande e più vecchia d'Italia ed è stata costruita dal 1918 al 1920. ed e alta 50 m e la base e 12 m. Prima era 1.000.000 m3 adesso invece e 700.000 m3 .
    Le paratoie sono lunghe 13,5 m e alte 6m, l'acqua quando è in eccesso parte da una galleria che alimenta le turbine e porta 32m3 di acqua al secondo.
    All'interno del ponte ci sono degli archetti che buttano via 45m3 d'acqua al secondo.
    Il gruppo elettrogeno ha il funzionamento di 24v e la forza viene scaricata agli argini della montagna.
    La centrale dell’ enel
    L’acqua percorre 2,5km nelle condotte, la parte finale di queste condotte è fatta di metallo e alla fine della condotta c'è un mantice.
    L'impianto è idroelettrico ed è formato dalla raccolta dell'acqua.Dal pozzo piezzometrico, dalla condotta forzata da una turbina e dall'alternatore.
    Il vantaggio della diga è di non essere inquinata.
    Il consumo della diga e di 12m3d'acqua al secondo, all'inizio della diga c'è il pozzo piezzometrico sé delle volte si fermasse la centrale il pozzo smaltisce l'acqua in eccesso senza rompere niente.
    L'energia prodotta è 6.000v ,l'energia idroelettrica e molto sviluppata nelle marche ed abbiamo 39 centrali

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  41. PARATOIE:cabina di comando manuale
    SCARICO DI FONDO: serve svuotare il bacino dal materiale di apporto per alluvionamento del fiume è un'operazione seguita in caso di disponibilità d'acqua
    POZZO PIEZZOMETRICO:è situato alla fine della galleria in pressione e all'inizio della condotta forzata;serve a proteggere l'intera galleria da eventuali colpi d'ariete contropressioni elevate che vengono a fermarsi sulla condotta in caso di chiusure rapide di una turbina
    la condotta forzata che alimenta le 4 turbine del furlo
    i 4 generatori
    albero di trasmissione della rotazione della turbina al generatore
    particolare esterno del comando delle palette del distributore,esso serve a regolare il flusso dell'acqua alla turbina in base alla potenza prodotta.
    il regolatore oleodinamico rileva la necessità di aprire o chiudere il distributore ,sul quale agisce tramite appunto la pressione dell'olio.
    Ogni generatore è fornito di una dinamo eccitatrice caossiale necessaria a produrre la corrente continua per generare il campo magnetico all'alternatore
    l'acqua utilizzata dalla turbine ritorna al fiume attraverso lo scarico nelle stesse condizione cui è entrata a valla può essere utilizzata da un'altra centrale :ecco il concetto di energia rinnovabile la potenza prodotta viene trasformata nei suoi parametri tensione e corrente nella centrale di trasformazione

    Glossario
    Centrale idroelettrica: si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento
    DIGA = Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino. Bacino = Vasca in cui l' acqua di un canale deposita i materiali in sospensione , idroelettrico , lago artificiale per alimentare centrali elettriche, ottenuto mediante lo sbarramento di una valle.

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  42. Visita alla diga e centrale del furlo:
    Venerdì 26 marzo siamo andati con la nostra classe alla centrale e diga del furlo.
    Un ragazzo di nome Andrea ci ha spiegato che le dighe sopra i 14 metri si considerano grandi dighe.
    La diga del Furlo è considerata la più grande e antica d’Italia.
    La centrale idroelettrica del Furlo è ubicata nel comune di Fermignano , e fa parte degli impianti dell'Unità Territotiale Ascoli, situati nell'asta idrografica del fiume Candigliano e per costruirla ci sono voluti due anni dal 1918 al 1920. La diga è stata il risultato dell’unione di due vecchie centrali: quella del Furlo e la Raggioli.
    E' una centrale del tipo a bacino, alimentata dall'invaso del Furlo, in grado di fornire una potenza efficente di 13.000 KW ed una producibilità media annua di 33.000.000 KWh.
    La superficie del bacino imbrifero è di 653 km².
    Il gruppo elettrogeno funziona per alimentare il generatore; è soggetto a controllo giornaliero; è un gruppo di emergenza utilizzato in mancanza di corrente, per il comando dei motori elettrici delle paratoie.
    La diga è formata da: un impianto idroelettrico ,da un sistema di raccolta dell'acqua costituito da una diga,da una galleria per il convogliamento dell'acqua,da un pozzo piezometrico,da una condotta forzata per l'adduzione dell'acqua,da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica,da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica.
    Sotto il ponte, alto 50 metri, ci sono degli archetti che si chiamano sfioratori fissi, che riescono a buttar via 45 m³ di acqua al secondo; questi archetti servono ad aiutare a buttare più acqua quando le paratoie non ci riescono.
    Le due paratoie, cioè porte che si alzano e si abbassano, che sono lunghe 13,5 metri e alte 6 metri servono per far defluire l’acqua di eccesso..
    Le opere di presa alimentano la galleria in pressione ’acqua che viene presa dall’opera di presa serve per alimentare la turbina.
    Il pozzo piezometrico è situato alla fine della galleria in pressione e all’inizio della condotta forzata,serve a proteggere la galleria.
    La condotta forzata alimenta le quattro turbine del Furlo.
    L’acqua utilizzata dalle turbine ritorna ala fiume attraverso lo scarico nelle stesse condizioni con cui è entrata in centrale.
    Jacopo Bartolucci
    3°A

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  43. 2°parte
    Appena siamo arrivati alla centrale, un signore che lavora lì ci ha portato a fare vedere un grosso tubo verde, il quale è tagliato e c’è una specie di ammortizzatore:il mantice; è una condotta forzata che serve ad alimentare le 4 turbine del furlo.
    Le turbine hanno una potenza di 13.000 kw.
    TIPI DI CENTRALE
    1.centrale eolica:
    Una centrale eolica sfrutta l'energia posseduta dalla massa di aria in movimento. L'energia a mezzo di pale viene utilizzata per mettere in movimento un rotore. Le pale sono quindi utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica.
    Il tipo di aerogeneratore più utilizzato è quello a tre pale, ma vengono utilizzati anche quelli a una o due pale.
    2.centrale fotovoltaica:
    L'energia viene assorbita dal materiale, alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella. Ogni cella ha le dimensioni di 10 cm² può produrre una potenza di 2 w.
    Per aumentare la potenza, più celle sono collegate tra loro, in modo da costituire un modulo, la cui potenza può raggiungere 50-100 W, sufficienti per alimentare due lampade a basso consumo e un piccolo televisore per qualche ora al giorno. Più moduli possono essere collegati insieme formando un pannello, più pannelli una stringa, più stringhe formano campi, quindi centrali fotovoltaiche fino a potenze di qualche MW.
    3.centrale solare:
    è una centrale elettrica che utilizza l' energia solare per produrre corrente elettrica. Di queste centrali ne esistono di diverse tipologie una ad esempio è la centrale fotovoltaica. Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei moduli fotovoltaici per convertire direttamente la luce solare in energia elettrica.
    JACOPO BARTOLUCCI
    3°A

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  44. Prof la mia relazione c'è..
    comunque gliela rinvio per sicurezza

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  45. 1'PARTE
    Venerdì 26 marzo 2010 con la mia classe e il prof Dini e la prof Gagliotta ci siamo recati alla diga e alla centrale del Furlo per una visita didattica. La centrale idroelettrica del Furlo è situata nel comune di Fermignano
    Arrivati alla diga un ragazzo ci ha accompagnato per la visita.
    Ci ha spiegato che le dighe sopra i 14 metri sono considerate grandi dighe.
    La centrale idroelletrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano(uno dei principali affluenti del Metauro)e per costruirla ci sono voluti due anni dal 1918 al 1920. La diga è stata il risultato dell’unione di due vecchie centrali: quella del Furlo e la Raggioli.La diga del Furlo è considerata la più antica in Italia. In origine la diga conteneva 1.000.000 metri cubi d’acqua mentre ora ne contiene 700.000 metri cubi.
    La diga è formata da: un impianto idroelettrico ,da un sistema di raccolta dell'acqua costituito da una diga,da una galleria per il convogliamento dell'acqua,da un pozzo piezometrico,da una condotta forzata per l'adduzione dell'acqua,da una turbina che trasforma l'energia potenziale dell'acqua in energia meccanica,da un alternatore che converte l'energia meccanica della turbina in energia elettrica.
    Le opere di presa alimentano la galleria in pressione che passando sotto la strada fanno arrivare l’acqua alla centrale (questo percorso è lungo 2.5 km);l’acqua che viene presa dall’opera di presa serve per alimentare la turbina. Vicino all’opera di presa sono situati dei galleggianti che servono per misurare il livello dell’acqua. Il punto più basso per svuotare il bacino è il comando dello scarico di fondo. Sotto il camminatoio ci sono degli archetti che sono sfioratoi fissi che servono a far uscire più acqua quando le paratoie non ci riescono. Quando non arriva corrente per alimentare la diga c’è bisogno di un generatore che poi lui viene alimentato da il gruppo elettrogeno quando anch’esso è scarico il guardiano di turno deve andare nelle cabine di comando manuale delle paratoie.
    Il pozzo piezometrico è situato alla fine della galleria in pressione e all’inizio della condotta forzata,serve a proteggere la galleria.
    La condotta forzata alimenta le quattro turbine del Furlo. L’acqua utilizzata dalle turbine ritorna ala fiume attraverso lo scarico nelle stesse condizioni con cui è entrata in centrale. A valle quest’acqua può essere utilizzata da un'altra centrale e questo è il concetto di energia rinnovabile.
    Arrivati alla centrale altri due signori ci stavano aspettando e loro ci hanno spiegato i vari modi per ottenere energia rinnovabile.
    1.CENTRALI EOLICHE:una centrale eolica sfrutta l’energia posseduta dalla massa d’aria in movimento. L’energia per mezzo delle pale viene utilizzata per mettere in movimento il rotore. Le pale per cui sono utilizzate per sottrarre parte di energia al vento e trasformarla in energia meccanica di rotazione utilizzata a sua volta per produrre energia elettrica. Curiosità:il tipo di aerogeneratore più utilizzato è quello a tre pale.
    2.CENTRALE GEOTERMOELETTRICA(Di Monteverdi PI): è realizzata sulla base di un progetto unificato che recepisce standard tecnologici avanzati per migliorare le flessibilità e l’addattabilità del impianto al sito d’insediamento,nonché per ridurre l’impatto ambientale.
    3.CENTRALE FOTOVOLTICA:l’energia viene assorbita dal materiale,alcuni elettroni si staccano dal nucleo del materiale e scorrono attraverso il materiale semiconduttore producendo una corrente che può essere raccolta sulla superficie della cella.Ogni cella è 10 cm² e può produtte una potenza di 2 w. Per aumentare la potenza più celle sono collegate tra loro in modo da costituire un modulo la cui potenza può arrivare a 50-100 w. Più moduli possono essere collegati insieme per formare un pannello,più pannelli una stringa,più stringe formano campiche posso arrivare fino a potenze di qualche Mw.

    LISA SERAFINI 3'A

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