mercoledì 19 giugno 2024

Le Guardie Ecologiche approfondiscono il sistema sanzionatorio

Guardie Ecologiche in aggiornamento sulle sanzioni.

Domenica 16 giugno, presso la stazione ferroviaria di Fermignano, il Raggruppamento GEV PU ha incontrato per approfondimenti legislativi, il Comandante della Polizia locale di Porto S.Giorgio, Giovanni Paris.


Il comandante ha già tenuto approfondimenti per il raggruppamento sin dal 2007,  primi anni di operatività dell’associazione. È membro fondatore dell’Accademia di Polizia Locale (1) di Porto Sant'Elpidio, che ha lo scopo di mantenere informati gli agenti alle recentissime sentenze.

Si è trattato di aggiornare le guardie volontarie, alle disposizioni di legge che devono applicare in occasione di trasgressioni e violazioni ambientali. Si è parlato di modalità di accertamento, di contestazione delle infrazione, di notifica delle stesse, di rapporti con gli uffici contenzioni presso i comuni e gli enti delegati dalle stesse normative. A tutt’oggi abbiamo avuto alcune archiviazioni non comunicate (2) , o anche impropriamente avviate. Gli uffici spesso fanno riferimento ai 5 anni (3) di scadenza, per recepire le somme delle sanzioni, mentre in realtà i procedimenti dovrebbero essere il più veloci possibili e se necessario arrivare al termine quinquennale, dovrebbero essere giustificati (4).

Ecco perché è necessario che le guardie volontarie sappiano correttamente ciò che il sistema sanzionatorio preveda e quindi dovrebbero seguire il procedimento fino al suo termini, non bastando più limitarsi a verbalizzare la sanzione.


Si è parlato quindi di verbale di rapporto ovvero, la “fotografia” descritta di ciò che è accaduto, di scritti difensivi da parte dei trasgressori, di sanzioni da applicare, un terzo del massimo previsto o il doppio del minimo (5) , quello più conveniente per chi ha commesso l’illecito. Se poi il trasgressore, nei 5 anni successivi, ricade nello stesso illecito, si ha per lui la cosiddetta “reiterazione” o recidiva (6), si ha un rafforzamento delle sanzioni e la eventuale perdita delle licenze e autorizzazioni.

Il Raggruppamento GEV in questo momento ha acquisito altri due automezzi, per la vigilanza e Protezione Civile, ma ha le risorse limitate, affidate gran parte al 5x1000, non ricevendo dalla Regione alcun finanziamento, neanche per il carburante usato. Anzi dalla Regione ci dicono “sceriffi” (7), senza considerare che queste affermazione, oltre che essere denigratorie, rafforzano i rischi cui sono soggette le guardie nella vigilanza. Continuano le difficoltà di acceso alle documentazioni delle amministrazioni. A seguito di un nuovo decreto, la vigilanza zoofila effettuata anche dalle GEV, viene penalizzata nella


documentazione, presente a livello nazionale, dell’anagrafe degli animali di affezione. Oggi quella banca dati, dietro rilevamento del microchip, permette solo di vedere il nominativo del proprietario del cane, negando tutti gli altri dati a motivo che il benessere animale,  che è assegnato ai soli veterinari pubblici. Non sarebbe un grande problema, facendo le opportune richieste al servizio veterinario dislocato negli ambiti provinciali. Eppure difficoltà, ostruzionismo, riferimento alla privacy, dilazione temporale, non ci permettono di essere tempestivi negli accertamenti, nonostante che, nella vigilanza zoofila, le guardie abbiano le funzioni di Polizia Giudiziaria. 

Peccato, perché se si fosse più collaborativi, con anche azioni congiunte, si sarebbe più efficaci nella vigilanza del territorio, scopo prioritario della nostra giornata di approfondimento.

  1) https://accademiapolizialocale.wordpress.com/2024/05/22/sanzione-proporzionale-e-pagamento-in-misura-ridotta-ex-art-16-l-689-81-cass-civ-vi-03-05-24-n-11921/

2) Art 17 L. 689/1981

3) Art. 23 della L. 689/1981

4) https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2021&numero=151

5) Art. 16 L. 689/1981

6)  Art. 8 bis della L. 689/1981

7) guardare da 1.34 a 3.00 ore si parla delle GEV