E' il tentativo di rendere disponibili a voi tutti i nostri lavori fatti durante le lezioni di tecnologia (Ed. Tecnica), per condividerli, approfondirli, farli propri; utilizzando lo strumento informatico potremo così imparare ad utilizzarlo sempre meglio. Buon Lavoro! Prof Dini
venerdì 10 maggio 2013
Visita centrale Furlo
Visita centrale Furlo. Classe 3 B
Mettete qui la vostra relazione completa. Ricordo non meno di 3000 battute, Times, glossario in più, vostro nome e classe.
Prof. Dini
PARTE 1 CENTRALE DEL FURLO L’impianto è stato progettato nel 1949 ed eseguito due anni dopo dall’ENEL, la cui nascita ufficiale avverrà nel 1964, e che può variare la tensione per contratto del 5%. La centrale viene interamente gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta; è stata anche uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. Era controllata da Ascoli Piceno nel 1980, dal 1997-98 dalla località abruzzese di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. E’ una centrale di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della Gola e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione con un diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m, con il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbine Francis e generatori della ditta OCREN, raffreddati per autoventilazione, che forniscono 6000 v con una potenza complessiva di 14 milioni di Watt. Ecco i dati dei quattro gruppi: 1° GRUPPO=2° GRUPPO: Generatore 7000 KVA, turbina 4950 Kw, velocità 428 g/min, portata 12 m cubici/sec. 3° GRUPPO: Generatore 2750 KVA, turbina 2030 Kw, velocità 600 g/min, portata 4,70 m cubici/sec. 4° GRUPPO: Generatore 1650 KVA, turbina 170 Kw, velocità 750 g/min, portata 2,80 m cubici/sec. La corrente prodotta viene portata in una sottostazione: la maggior parte viene portata a Roma, mentre una linea la collega direttamente a Fermignano. Nel 1946 la centrale di Raggioli venne distrutta dall’esercito tedesco, ma nel 1952, grazie al Piano Marshall, venne costruita l’attuale centrale del Furlo2, due anni dopo la ricostruzione della centrale di Fano. DIGA DEL FURLO La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano; gestita dall’UNES nel 1922 e passata all’ENEL nel 1962, all'inizio serviva il vecchio impianto idroelettrico dei Raggioli e successivamente fu allacciata a quello attuale, il cosiddetto “Furlo2”. E’ ubicata fra il Monte Paganuccio ed il Monte Pietralata, a monte di Calmazzo e Pian dei Raggioli, dove il Candigliano confluisce nel Metauro. La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. Produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale dentro la Gola del Furlo. Nella sponda sinistra sono state realizzate due paratoie a funzionamento automatico con alimentazione autonoma di sicurezza, che smaltiscono circa 1000 m cubici/sec. Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è notevolmente ridotto. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo. Giuseppe Giannotti 3B
PARTE 2 GLOSSARIO Centrale idroelettrica: centrale adibita alla produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo dell’acqua, mediante delle turbine. Onde radio convogliate (powerline): tecnologia per la trasmissione di dati che utilizza la rete di alimentazione elettrica come mezzo trasmissivo. Elaboratore elettronico di controllo: macchina elettronica in grado di elaborare dati secondo le specifiche date da un algoritmo. Dislivello: differenza di altitudine fra due punti. Diga: è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. Gruppo di generazione: vari gruppi di turbine, con parametri diversi, utilizzati per la produzione di energia. Colpo d’ariete: fenomeno idraulico che si presenta in una condotta quando il flusso di un liquido in movimento al suo interno viene bruscamente fermato dalla repentina chiusura di una valvola. Paratoia: La paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Alluvionamento: accumulo di materiale fluviale; le alluvioni sono i sedimenti trasportati dal fiume al di fuori degli argini in seguito ad un'esondazione. Scarico di fondo: organo di manovra di una diga, costituito da una o più paratoie, le quali fungono da scarico dell'invaso. Posto in prossimità del fondo dell'invaso, è utile per il dissabbiamento dell'invaso e per la regolazione di emergenza della diga. Giuseppe Giannotti 3B
1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8 maggio 2013 con i professori G. Dini e C. Palazzini con la classe 3/B siamo andati a visitare la CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO. Appena arrivati alla centrale 3 guide ci hanno spiegato come è stata progettata la diga e i suoi componenti; la guida ci ha spiegato che la diga è stata costruita nel 1928, essa è stata ristrutturata perché era stata bombardata dai tedeschi nel dopo guerra. La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano; gestita dall’UNES è passata all’ENEL essa è disposta fra il Monte Paganuccio ed il Monte Pietralata, dove il Candigliano confluisce nel Metauro. Ha un raggio di 21 m, produce un aumento di livello sul Candigliano (il principale affluente del Metauro) per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale dentro la Gola del Furlo La centrale produce 14 milioni di watt, l'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata lunga 145 m, sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; la diga è composta da 2 paratoie esse si possono alzare sia manualmente con una cabina sopra di essi, che elettronicamente grazie a 2 catene per paratoia e 2 pistoni idraulici esse servono per far scivolare i detriti trasportati dal fiume (tronchi, foglie, ecc.) e per far abbassare il livello del fiume se si dovesse alzarsi. La diga è sorvegliata 24 ore su 24 da molti guardiani, essa è anche autogestita cioè si riesce a gestirsi da sola alzando le paratoie in caso di necessità, inoltre è anche composta da una casa cantoniera dove ci vive il personale. La diga è composta anche da un generatore da 17-18 Kw a gasolio che in caso dovesse andare via la corrente si fa partire il generatore e con esso si può mandare avanti una diga per un giorno; il generatore è composto da un motore di un camion con 8 cilindri a vu. La diga è composto anche da 5-6 galleggianti idraulici si che tramite un livello passano l’acqua alla centrale. La condotta forzata è portata in una fabbrica con 4 turbine Francis esse producono 6000v con un totale di 14 milioni di watt al giorno, ci sono anche 4 generatori raffreddati per autoventilazione cioè che si raffreddano con l’aria, servono in caso che le paratoie non si aprissero e in quel caso si attivano i generatori e riescono a produrre ugualmente l’energia per poi essere portata in maggior parte a Roma e il resto direttamente a Fermignano. All’interno della fabbrica c’è una stanza dedicata solo ai 6 quadri elettrici per la produzione di energia elettrica, essi ti informano di quello che stanno producendo le turbine e ti informano se qualche turbina o generatore si è spento o non funziona.
GLOSSARIO: 1) Centrale Idroelettrica:Per centrale idroelettrica si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento, l'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è una energia rinnovabile. 2) Turbina Francis:La turbina Francis è una turbina idraulica a flusso centripeto: l'acqua raggiunge la girante tramite un condotto a chiocciola che la lambisce interamente, poi un distributore, ovvero dei palettamenti sulla parte fissa, statorica, indirizzano il flusso per investire le pale della girante. 3) Paratoie:La paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Funziona modificando l'area della sezione libera che può essere attraversata dall'acqua, e costituita da una parete mobile, cioè una saracinesca o un diaframma di legno o metallo, generalmente rinforzato da costole o cantonali, che scorre sulle guide verticali di un telaio (gargami), può essere manovrata manualmente, con l'ausilio di manovelle, polegge e ingranaggi demoltiplicatori, o meccanicamente, per mezzo di un motore, solitamente elettrico, e di un pistone elettroidraulico. 4) Diga:Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale, a seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto, gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.), si tratta di un'opera importante in fase di progettazione e realizzazione nell'ambito dell'ingegneria civile. 5) Cilindri:Sono cilindri sono tra di loro separati, rispetto all'asse dell'albero motore, da un certo angolo, secondo la disposizione propria della lettera V, l'angolo formato dai cilindri può variare di molto a seconda del numero dei cilindri e dell'impiego a cui è destinato il motore.
Relazione sull’uscita al Furlo. Obiettivi: 1-Conoscere una centrale idroelettrica 2-Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3-Concetto di “gruppo” (turbina, generatore…) 4-I principali motori idraulici e le loro differenze 5-Come si produce la corrente elettrica 6-Concetto di energia rinnovabile Il giorno 08.05.2013 il Professor G. Dini ci ha accompagnato a visitare la diga e la centrale elettrica del Furlo. La diga del Furlo sorge nel punto in cui il fiume Candigliano confluisce al Metauro ed è stata costruita nel 1920 utilizzando la calcestruzzo. Essa è allacciata alla centrale elettrica chiamata Furlo 2, cioè la centrale che è stata costruita dal generale Marshal in sostituzione a quella di Raggioli che venne distrutta durante la guerra. È controllata dall’Enel dal 1962. Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, la diga è stata minata dai tedeschi in fuga, che però hanno distrutto solamente la centrale e non la diga, in quanto essa è stata progettata per resistere alla forza delle correnti dell’acqua e quindi non è crollata. La sua forma, vista dall’alto, è simile ad un arco con la gobba rivolta verso l’acqua per meglio riuscire a resistere alla corrente, l’altezza della diga è di 47m. La funzione della diga è quella di fermare l’acqua (lasciando però il DMV) in modo da poter alimentare la centrale per produrre energia elettrica. Attraverso la diga possono passare 1000 m cubici d’acqua al secondo, vale a dire un milione di litri. Quando nella diga si ottiene il massimo invaso si aprono le paratoie che modificano l’area della sezione libera che l’acqua può attraversare. Le paratoie costituiscono uno scarico di fondo (paragonato ad un rubinetto) che quindi permette uno scarico dell’acqua. L’apertura delle paratoie è controllata dagli appositi galleggianti. Nel caso di mancanza di corrente entra in funzione il gruppo di emergenza che permette ugualmente l’apertura delle paratoie. Il gruppo di emergenza è formato da un motore primario a 6 cilindri che funziona con delle turbine che produce energia e da un generatore raffreddato ad aria che produce 70 kw di elettricità. L’intero gruppo, quando è in funzione, emette un rumore di 90 dBA. Dalla diga l’acqua arriva ai macchinari della centrale grazie ad una galleria di derivazione e ad un tratto finale di condotta forzata detta collettore. Nel punto in cui la galleria si unisce alla condotta è stato costruito un pozzo piezometrico che ha la funzione di smorzare il colpo d’ariete che può dare l’acqua alla condotta. In oltre il dislivello (53,5 m utili) che si crea tra il pozzo piezometrico e la centrale è utile perché permette di impiegare una minore quantità di acqua. Nel 1980 la centrale era controllata da Ascoli Piceno, mentre dal 1997 ha cominciato ad essere sotto il controllo di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. La centrale è gestita tramite onde radio, cioè delle onde convogliate. All’interno della centrale elettrica dell’Enel sono presenti quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine che presentano valori differenti tra loro. Il primo e il secondo gruppo hanno gli stessi valori che sono: generatore 7000kw, turbina 4950 kw, velocità 428 giri/min., portata 12m cubici/sec.; terzo gruppo:generatore 2750 kw, turbina 2030 kw, velocità 600 giri/ min., portata 4,70m cubici/sec.; quarto gruppo:generatore 1650 kw, turbina 170 kw, velocità 750 giri/min., portata 2,80 m cubici/sec. Lavinia Zaffini 3aB-prima parte
Il gruppo elettrogeno può comunque entrare in funzione anche in mancanza di corrente in modo da poter ugualmente aprire le paratoie della diga. Inoltre nella centrale sono presenti dei pannelli di controllo dai quali ogni operatore può controllare l’andamento della centrale. Una volta che l’acqua è stata impiegata per la produzione di energia elettrica questa viene immessa nuovamente nel suo corso, senza alcuna differenza da quando è entrata in centrale, quindi questo tipo di energia è definita rinnovabile, perché tutto si può riutilizzare. Glossario: Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica. Diga: è uno sbarramento presente in un fiume che permette di creare un lago artificiale. Turbina:macchina motrice che consente di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia. Gruppo elettrogeno: l’insieme di turbine e generatori che presentano valori differenti tra loro. ENEL: Ente Nazionale ELettricità. OCREN: è una ditta di generatori. Dba: decibel, unità di misura con la quale si misura l’altezza di un suono. DMV: deflusso minimo vitale per poter mantenere in vita la flora e la fauna di un fiume. Paratoia: sistema regolabile di sbarramento idraulico usato nei corsi d’acqua. Lavinia Zaffini 3aB-seconda parte
1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. La gola del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia. La costruzione della diga risale al 1920 ma i lavori di costruzione sono terminati nel 1922; la diga è fatta di calcestruzzo. Vista dall’alto sembra una mezza luna. La diga è alta ben 50 metri e per legge le dighe superiori a 50 metri devono essere controllate 24 ore su 24. Al Furlo ci sono tre giovani controllori che si danno il cambio perché costretti almeno uno al giorno a dormire nella casa dell’ENEL costruita accanto per controllare la diga. Se durante la notte l’acqua della diga si alza mentre il controllore dorme, alcuni galleggianti posti al fianco del lago formato dalla diga, attivano una fotocellula che permette automaticamente di aprire le paratoie superficiali facendo tornare il livello dell’acqua al sicuro e regolare. La diga del Furlo è una diga ad arco cioè, la forza esercitata dall’acqua si distribuisce contro il fianco delle due montagne che formano la valle cioè: il monte Pietralata (889 m) e il monte Paganuccio (976 m). Il piede della diga è profondo 25 metri. Il lago che si forma sopra la diga è abbastanza profondo, può arrivare ad una profondità massima di 20 metri e una profondità media di 5/6 metri. La galleria di 3 metri di diametro arriva al pozzo piezometrico che gli da il “colpo d’ariete” che poi con l’abbassamento dell’acqua restituisce al bacino. Se l’acqua del lago si abbassa, dentro il tubo entra una quantità di aria pari alla differenza fra la grandezza del tubo e il livello dell’acqua dentro il tubo, il tubo scende a valle con una pendenza del 3% fino al pozzo piezometrico. Nel 1946 i tedeschi in fuga distrussero le centrali idroelettriche del Furlo e anche quella di Raggioli. Nel 1948 è stata fatta l’unita d’Italia e la costituzione. Pochi anni dopo l’America, che in guerra aveva provocato molta distruzione, intervenne con il piano Marshall che prevedeva la ricostruzione di tutte le opere distrutte dalla guerra, così nel 1955 iniziò la costruzione della nuova centrale idroeletttrica del Furlo cioè il Furlo 2. Furono inserite nuove paratoie ed il dislivello del tunnel diventò di 58 metri e la produzione di elettricità passò dai 5.5 kw ai 14 kw. Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocità di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. Recentemente sono state fatte delle migliorie alla centrale sulle valvole di arrivo dell'acqua e sul sistema di controllo della potenza erogabile. La parte finale del pozzo piezometrico si chiama collettore. Qualsiasi guasto che subiscono le macchine utilizzate nella centrale, viene salvato automaticamente nella loro memoria. Nel 1964 nasce l’ENEL che è l’Ente Nazionale Elettricità o Energia Elettrica.
Questa esperienza mi è servita come conoscenza personale di una centrale idroelettrica, di una diga e per conoscere le funzioni di entrambe. Tobia Cerioni Classe 3°B 1° PARTE
Via Flaminia: Via Romana considerata la via di unione del Nord e dell’Est della penisola Italiana. Galleggiante: Corpo cavo che galleggia sul pelo libero dell’acqua. Paratoie: Elemento costitutivo delle dighe mobili, con il quale si regola la portata di un corso d’acqua, di un canale. Onde Radio Convogliate: Le onde convogliate sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione. Elaboratore Elettronico: Macchina elettronica in grado di elaborare dati. Gruppi di generazione: Insieme di persone che è vissuta ed è stata esposta a degli eventi che l'ha caratterizzata. Collettore: Il collettore è un condotto di giunzione che può unire qualsiasi cosa, può essere cilindrico o di varie altre forme. DMV: Deflusso minimo vitale per poter mantenere in vita la flora e la fauna di un fiume. Tobia Cerioni Classe 3°B 2° PARTE
Storia Nel 1920 la diga viene costruita sul posto. Nel 1946 i tedeschi in fuga distruggono la centrale. Nel 1946 nasce l'Enel (l'ente nazionale per l'energia elettrica). Nel 1955 viene costruita la seconda centrale, grazie ai soldi del piano Marshall. E' la fusione di due vecchie centrali, del Furlo e di Raggioli. Nel 1980 l'Enel viene informatizzata: la centrale viene comandata da Ascoli Piceno tramite onde radio convogliate. Nel 2000 Montorio al Vomano (CH) prende il comando della centrale del Furlo. La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul fiume Candigliano, l'affluente del Metauro dalla portata maggiore. Il fiume Metauro possiede 7 centrali dell'Enel. Sulla strada si notano numerosi tralicci non più in uso, mentre prima servivano a portare l'energia alla centrale, ora indicano la vicinanza ad essa. Grazie al bacino, il fiume viene 'sollevato', per alimentare la centrale Maggioli più avanti. Nel Metauro ci sono 3 tipi di turbine: Francis, Kaplan e Pelton.
La Diga La profondità media del fiume è circa 5m. Quella del Furlo è una diga ad arco, in calcestruzzo, alta 50m. Il piede della diga misura 17m. Il pozzo piezometrico è posto più in alto della diga per favorire il dislivello, e ha la funzione di smorzare il colpo d'ariete generato da pressioni che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure di una turbina. Il diametro del pozzo piezometrico misura 20m. Lo scarico di fondo misura 25m e, quando c'è una piena, funziona come il tappo di un lavandino. Esso svuota il bacino del fiume, naturalmente solo in caso di necessità. La diga è sempre sorvegliata, ma è comunque in grado di autogestirsi grazie a dei galleggianti, che regolano l'apertura delle paratoie. Il bacino ferma l'acqua e nel momento di massimo invaso si aprono le paratoie. Queste, di dimensioni 5mx12m, liberano in media 1000 m di acqua al secondo, che equivale a dire 1 milione di litri al secondo. Il processo che le paratoie compiono, mettendo l'acqua in galleria e portandola in centrale, prende il nome di 'opera di presa'. L'acqua passa dalla galleria al pozzo alla condotta forzata. La condotta forzata assicura 58m di dislivello. La differenza tra galleria e condotta forzata sta nella pendenza: la galleria, infatti, ha una pendenza inferiore (circa del 3%). Nella condotta forzata, sostenuta dagli anelli di rinforzo, l'acqua è, appunto, 'forzata' a scendere a grande velocità. La condotta contiene principalmente acqua, non c'è più aria. In caso di assenza di energia elettrica, per il comando dei motori elettrici delle paratoie, viene utilizzato un gruppo di emergenza, composto di un motore e un generatore. Il motore è a sei cilindri, come quello di un camion. Il generatore dev'essere raffreddato ad aria. Il gruppo genera 70kw. La parte finale della condotta forzata si chiama collettore, porta l'acqua del pozzo piezometrico a tutti e 3 i gruppi (in realtà i gruppi sono 4, ma uno di essi non è in funzione).
La centrale Attraverso le condotte forzate, l'energia dell’acqua passa da idraulica a meccanica a elettrica. La ventola di sfogo è un tubo che si solleva, tirato da catene. Il distributore serve a regolare il flusso dell'acqua alla turbina, in base alla potenza prodotta. Il regolatore capta la necessità di aprire o chiudere il distributore. Esso è in acciaio, ha una massa. Questa massa ha un peso e, se non c'è energia, fa scendere il regolatore per garantire il flusso d’acqua necessario. Il regolatore apre l'acqua, che fa muovere un anello centrale. Il tubo può essere paragonato ad una chiocciola tagliata al centro, nel quale passa l'acqua. Le quattro turbine Francis hanno dati diversi: -Le prime due hanno: P 4950kw - Salto 58,50m - Velocità 428giri/min - Portata 12m³/sec -La terza ha: P 2030kw - Salto 58,50m - Velocità 600giri/min - Portata 4,70m³/sec -La quarta ha: P 1070kw - Salto 58,50m - Velocità 750giri/min - Portata 2,80m³/sec Ogni generatore possiede una dinamo eccitatrice necessaria per produrre la corrente continua. Si può calcolare la potenza di una turbina in funzione. L’acqua è una fonte rinnovabile, nel senso che, dopo essere passata in centrale, non viene “consumata” ma viene riutilizzata in altre centrali più a valle. Dai monitor di controllo, è possibile vedere allarmi, anomalie, giri, potenza attiva, frequenza attiva, frequenza della macchina. Un’eventuale anomalia potrebbe danneggiare la macchina, quindi appena un allarme viene rilevato, il sistema viene bloccato. La macchina ha una tensione di 6000v, che viene innalzata per ridurre la dispersione durante il trasporto dell’energia tramite trasformatori. Il trasformatore ha un rendimento elevato, serve per cambiare i parametri della potenza. Alza la tensione e abbassa la corrente, in questo modo la distribuzione dell’energia elettrica ha meno perdite, per la formula RxI² Con questo stratagemma, si diminuisce la corrente e i conduttori possono essere di sezione inferiore. Da contratto, l'Enel può variare la tensione del 10% al massimo. La energia viene messa in rete e inviata: viene prodotta nel momento in cui serve, è impossibile accumularla. La potenza complessiva generata è di circa 14 milioni di watt.
Glossario 1. Opere di sbarramento: intercettano l’acqua per alimentare un bacino nella località predefinita. Le dighe sono opere molto alte (fino a centinaia di metri); fermano il corso di un fiume o alzano il livello di un lago e creano un serbatoio utile per la regolazione delle portate dell’acqua. 2. Pozzo piezometrico: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte. 3. Condotte forzate: sono i tubi che portano l’acqua dal pozzo piezometrico alla centrale. Il flusso è regolato tramite delle valvole. 4. Centrale: edificio dove avviene la trasformazione dell’energia 5. Turbina idraulica: dispositivo che trasforma l'energia potenziale e/o cinetica dell'acqua in energia meccanica. Esistono più tipi di turbina: pelton (per alti dislivelli e basse portate), Francis (per medi dislivelli e medie portate), Kaplan (per bassi dislivelli e portate elevate), Ossberger-Banki-a flusso incrociato (per alti e bassi dislivelli e non per grandi portate d’acqua). 6. Alternatore: macchina rotante, collegata alla turbina, in grado di trasformare l'energia meccanica ricevuta dalla turbina in energia elettrica 7. Opere di restituzione: sistema di trasporto dell’acqua in uscita dalla turbina, e la restituzione al corso d’acqua, sono costituite da una galleria e un opportuno canale di sbocco. 8. Convogliare Dirigere, fare confluire più persone o cose verso un luogo prefissato 9. Tralicci strutture verticali in profilati metallici, adatte a sostenere linee elettriche 10. Diga ad arco La curva dell'arco è rivolta verso valle, e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle o del canyon in cui tali dighe sono costruite 11. Smorzare Rendere meno intenso, attenuare 12. Scarico di fondo organo di manovra di una diga, costituito da una o più paratoie, le quali fungono da scarico dell'invaso. 13. Galleggiante Che sta a galla 14. Paratoia sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Funziona modificando l'area della sezione libera che può essere attraversata dall'acqua. 15. Dislivello Differente altezza di due punti rispetto a un piano orizzontale di riferimento; differenza di quota 16. Collettore Tubazi one, condotta che raccoglie acque, fluidi ecc 17. Dinamo Macchina rotante che trasforma energia meccanica in energia elettrica e viceversa) 18. Dispersione Disaggregazione e sparpagliamento degli elementi di un insieme, dei componenti di un gruppo
lorenzo teodori 3 B RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO OBBIETTIVI: 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato nella riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli) Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Visitando la centrale possiamo conoscere direttamente dove nasce l’energia elettrica da fonte idroelettrica; si puo' vedere da vicino macchinari e apparecchiature che compongono una moderna “fabbrica di energia elettrica” e le tecnologie che vengono utilizzate per garantire il rispetto e la protezione dell’ambiente.Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m, con il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbine Francis e generatori della ditta OCREN, raffreddati per autoventilazione, che forniscono 6000 v con una potenza complessiva di 14 milioni di Watt. Ecco i dati dei quattro gruppi: 1° GRUPPO=2° GRUPPO: Generatore 7000 KVA, turbina 4950 Kw, velocità 428 g/min, portata 12 m cubici/sec. 3° GRUPPO: Generatore 2750 KVA, turbina 2030 Kw, velocità 600 g/min, portata 4,70 m cubici/sec. 4° GRUPPO: Generatore 1650 KVA, turbina 170 Kw, velocità 750 g/min, portata 2,80 m cubici/sec. La corrente prodotta viene portata in una sottostazione: la maggior parte viene portata a Roma, mentre una linea la collega direttamente a Fermignano. La diga è sorvegliata 24 ore su 24 da molti guardiani, essa è anche autogestita cioè si riesce a gestirsi da sola alzando le paratoie in caso di necessità, inoltre è anche composta da una casa cantoniera dove ci vive il personale. La diga è composta anche da un generatore da 17-18 Kw a gasolio che in caso dovesse andare via la corrente si fa partire il generatore e con esso si può mandare avanti una diga per un giorno; il generatore è composto da un motore di un camion con 8 cilindri a vu. La diga è composto anche da 5-6 galleggianti idraulici si che tramite un livello passano l’acqua alla centrale. La condotta forzata è portata in una fabbrica con 4 turbine Francis esse producono 6000v con un totale di 14 milioni di watt al giorno, ci sono anche 4 generatori raffreddati per autoventilazione cioè che si raffreddano con l’aria, servono in caso che le paratoie non si aprissero e in quel caso si attivano i generatori e riescono a produrre ugualmente l’energia per poi essere portata in maggior parte a Roma e il resto direttamente a Fermignano.
1)Onde Radio Convogliate: Le onde convogliate sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione. 2)ENEL: Ente Nazionale ELettricità. 3)Ocren: è una ditta di generatori. 4)Diga:Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. 5)Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
Centrale idroelettrica Simone Russo 3B OGGETTO: centrale idroelettrica del Furlo OBIETTIVI: - Conoscere una centrale idro elettrica - Apprender lo scambio della centrale - Concetto di gruppo - I principali motori idraulici, loro differenze - Come vi si produce la corrente elettrica - Concetto di energia rinnovabile Una centrale idroelettrica è un impianto per la produzione di energia elettrica ricavata da turbine che, ruotando grazie alla spinta dell’acqua, trasmettono l’energia meccanica ad un alternatore che la trasforma in elettricità. I lavori di costruzione della centrale idroelettrica del Furlo iniziarono nel 1919 e furono completati due anni dopo. Nel 1944 i tedeschi distrussero i macchinari e l’edificio rimase fino a che l’ENEL non lo demolì ma, in seguito a proteste, nel 1946 fu ricostruita. Per produrre energia il corso d’acqua viene interrotto da una diga alta 47 metri con un fondo largo 25 metri formando così un lago artificiale nella gola del Furlo. L’acqua dalla diga viene portata tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 metri e lunga 1,7 km in una condotta forzata tramite un dislivello lunga 145 metri. La diga ha anche 2 paratoie che si possono aprire sia manualmente che meccanicamente tramite un sistema di pistoni. In caso di assenza di elettricità per l’apertura delle paratoie viene acceso un motore a sei cilindri come quello di un camion. Sul punto di unione della galleria e della condotta forzata è stato realizzato un pozzo piezometrico alto 50 metri che serve ad attutire i colpi d’ariete cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. Dalla condotta forzata l’acqua fa girare le turbine della centrale. Le turbine del Furlo sono quattro del tipo Francis che funzionano per medi dislivelli e medie portate e devono funzionare per il dislivello per cui sono state costruite. Facendo muovere le turbine tramite un alternatore l’energia meccanica si trasforma in energia elettrica. Le prime due turbine hanno una potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. la potenza complessiva prodotta e di circa 14 milioni di watt. L'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è chiamata energia rinnovabile perché l'acqua può essere riutilizzata infinite volte per lo stesso scopo senza un processo di depurazione.
GLOSSARIO: Dislivello: differenza di altitudine fra due punti. Diga: è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. Colpo d’ariete: fenomeno idraulico che si presenta in una condotta quando il flusso di un liquido in movimento al suo interno viene bruscamente fermato dalla repentina chiusura di una valvola. Paratoia: La paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata.
RELAZIONE DI TECNICA GEMMA TOCCACIELI 3B OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile Il giorno 8 Maggio 2013 noi della classe 3B accompagnati dal prof.Dini e dalla prof.Palazzini siamo andati visitare la diga e la centrale idroelettrica del Furlo. La Gola del Furlo è situata lungo la via Flaminia nel punto in cui il fiume Candigliano confluisce nel Metauro , la forra si è formata tra il Monte Pietralata e il Monte Paganuccio grazie all’erosione del fiume Candigliano e nel corso dei millenni ha raggiunto una notevole profondità che attualmente non è visibile a causa della diga. La diga del Furlo è stata progettata nel 1949 ed eseguita nel 1951 e l’impianto fu il fiore all’occhiello dell’ENEL (ENTE NAZIONALE ENERGIA ELETTRICA) una società nata nel 1946 . La diga ha un'altezza di 47 m, e vista dall’alto ha la forma di una mezza luna , con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 .La diga del Furlo è il risultato di due vecchie centrali quella del Furlo e quella di Raggioli . La centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta; è stata anche uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. E’ una centrale di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della Gola e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione con un diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m, con il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da: turbina – generatore(ad asse verticale) due sono mossi da turbine Francis, (della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min); il terzo è azionato da una turbina Francis (di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min), il quarto sempre da un motore idraulico Francis (di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min). La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è causata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume . I generatori della ditta O.C.R.E.N. forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt.
GLOSSARIO 1)CENTRALE IDROELETTRICA : centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre energia elettrica. 2)DISLIVELLO:Differenza di livello 3)DIGA: Costruzione fatta di terra, di pietre, di muratura ecc, fatta per trattenere o contenere masse d'acqua dolce o marina, per creare un invaso destinato all'irrigazione o alla produzione di energia elettrica, o per riparare un porto o un tratto di costa 4)PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti 5)ONDE RADIO CONVOGLIATE: sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione 6)TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo 7)O.C.R.E.N : ditta di generatori 8)ENEL: ente nazionale elettrica
Paoloni Gabriele 3B RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO OBBIETTIVI: 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno 8/05/13 insieme alla professoressa Palazzini e il professore di ed. tecnica Dini e insieme alla classe 3B siamo andati a visitare la centrale idroelettrica del Furlo. Appena arrivati alla diga 3 guide ci hanno spiegato che la diga era stata costruita nel 1928 ma in seguito ad un bombardamento da parte dei tedeschi la diga venne ricostruita. La diga è stata costruita dallo sbarramento del fiume Candigliano . La diga è stata gestita in passato dall’ UNES e poi ora gestita dall’ ENEL. La diga è stata costruita tra due monti il Monte Paganuccio e il Monte Pietralata. La diga ha un raggio di 25 metri, produce un aumento del Candigliano, di circa 3 Km, creando un lago artificiale. La centrale produce 14 milioni di watt, l’ acqua arriva ai macchinari attraverso una galleria a pressione poi arriva ad un ultimo tratto di condotta forzata. Nel punto di unione è stato realizzato un pozzo piezzometrico alto 50m. La diga è composta da 2 paratoie che si possono alzare sia manualmente, con una cabina messa al disopra di essi, o elettronicamente tramite 2 catene e due pistoni idraulici. L e due paratoie servono per far scivolare ( passare ) tutti i detriti portati dal corso del fiume tronchi,foglie, ecc…. Le paratoie servono anche per abbassare il livello del acqua se si dovesse alzare. La diga viene sorveglita 24 ore su 24 dai sorveglianti, ma si può anche autogestire da sola. La diga ha 5 - 6 galleggianti che quando il livello del acqua si alza i galleggianti fanno aprire le paratoie. Di fianco alla diga c’è anche una casa cantoniera dove a turno i sorveglianti dormono. La diga è anche composta da un generatore di 16-17kw a gasolio che in caso la centrale non avesse più la corrente si fa partire il generatore e con esso si manda avanti la diga. Il generatore e composto da 8 cilindri a v. La condotta forzata porta a una fabbrica, dove ci sono 4 turbine Francis , esse producano 6000v, x un totale di 14 milioni di Watt al giorno. Ci sono anche 4 generatori raffreddati ad aria che servono in caso che, le paratoie non si aprissero si attivano i generatori e si produce allo stesso modo energia. L’ energia prodotta viene portata in quantità maggiori a Roma e il restante a Fermignano. All’interno di una stanza ci sono tutti i pannelli di controllo, che ti informano di quanta energia producono le turbine e se funzionano come devono funzionare. GLOSSARIO: DIGA: Sbarramento permanente su un corso d’ acqua. La diga può essere di calcestruzzo o di muratura. CENTRALE IDROELETTRICA: Per centrale idroelettrica si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento, l'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è una energia rinnovabile. PAOLONI GABRIELE 3B
RELAZIONE SULL’USCITA AL FURLO. Il giorno 8 maggio 2013 la classe 3B,accompagnati dai professori Dini Giuseppe e Palazzini Carla siamo andati a vedere/visitare la centrale idroelettrica del Furlo e la diga. OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale. 2) Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica. 3) Concetto di “gruppo”. 4) I motori idraulici e le loro differenze. 5) Come si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Arrivati alla centrale, due guide ci hanno spiegato che la diga è stata costruita nel 1928 poi è stata ristrutturata perché nel dopoguerra i tedeschi l’avevano bombardata: ( i tedeschi hanno distrutto solamente la centrale e non la diga , visto che era stata progettata alla forza delle correnti dell’acqua ,infatti non è crollata). La vecchia centrale del Furlo era situata in sponda destra del fiume Candigliano. Il canale di alimentazione della vecchia centrale del Furlo diventò lo scarico di fondo dell’attuale invaso e in sponda sinistra fu realizzata la nuova captazione, che alimenta in galleria l’attuale centrale del Furlo. L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra dal fiume Candigliano , poco a monte di Calmazzo e della confluenza del fiume Candigliano nel fiume Metauro. E’ stato progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente Enel 1964. Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate; cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta direttamente da Ascoli Piceno in cui sede del centro produzione delle Marche. L'acqua ai macchinari gli arriva tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 metri per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezzometrico alto circa 50 metri, questo pozzo ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. La diga del Furlo, che alimenta la centrale è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano gestita dall’UNES è passata all’Enel,è disposta tra il monte Paganuccio ed il monte Pietralata dove il Candigliano confluisce nel Metauro. E’stata conclusa nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto e poi successivamente allacciata a quello nuovo cioè quello che c’è ora. La diga ha un'altezza di 47 metri, é ad arco-gravità, con raggio di 21 metri. La sua base ha uno spessore di 16 metri, il ciglio di 3 metri, produce un aumento di livello sul fiume Candigliano per una lunghezza di 3 km circa;creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo . In sponda sinistra sono state realizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza adatte a smaltire 1.000 sec/metri cubici. Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è ridotto di parecchio. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga liberando lo scarico di fondo. Letizia Pierini 3B GLOSSARIO: 1)DISLIVELLO: differenza di livello. 2)CENTRALE IDROLETTRICA: centrale nella quale per mezzo di turbine e generatori , è possibile produrre con l’acqua energia elettrica. 3) DIGA: sbarramento permanente su un corso d’acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. 4)ENEL: ente nazionale elettrica. 5) POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale che protegge le turbine a valle dal colpo d’ariete che si genera quando a causa di una diminuzione della portata dell’acqua l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Letizia Pierini 3b.
Giorgia Bartolucci 3°B RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO OBBIETTIVI: 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno 8/05/2013 la classe 3°B è andata al Furlo per visitare la diga idroelettrica. L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli). Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.
All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è dettata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso. I generatori sono raffreddati per auto-ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt. Il gruppo si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Qualora non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie. Nella foto che raffigura il distributore, si notano le regolazioni esterne del distributore della turbina Francis, l'asse di rotazione dell'alternatore, nonché le tubazioni per il raffreddamento dell'olio del cuscinetto reggispinta che sostiene tutto l'asse. Al di sotto della pavimentazione c'è la turbina immersa nell'acqua
Glossario: -cuscinetto reggispinta:Il cuscinetto reggispinta sulla barra filettata serve ad impedire che la barra si sposti avanti e indietro quando inverti il senso di movimento dell'asse causando il cosiddetto gioco d'inversione. -onde radio: Le onde radio sono una forma di radiazione elettromagnetica, creata grazie ad un elemento carico -pozzo piezometrico : è un pozzo verticale che protegge le turbine a valle dal colpo d’ariete che si genera quando a causa di una diminuzione della portata dell’acqua l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. -O.C.R.E.N : ditta di generatori -Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
Benedetti Federico 3°B RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO -OBBIETTIVI: 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno 8/05/2013 la classe 3°B è andata al Furlo per visitare la diga idroelettrica. L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli).Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è dettata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso.
I generatori sono raffreddati per auto-ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt. Il gruppo si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Qualora non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie.Nella foto che raffigura il distributore, si notano le regolazioni esterne del distributore della turbina Francis, l'asse di rotazione dell'alternatore, nonché le tubazioni per il raffreddamento dell'olio del cuscinetto reggispinta che sostiene tutto l'asse. Al di sotto della pavimentazione c'è la turbina immersa nell'acqua
GLOSSARIO 1)CENTRALE IDROELETTRICA : centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre energia elettrica. 2)DISLIVELLO:Differenza di livello 3)DIGA: Costruzione fatta di terra, di pietre, di muratura ecc, fatta per trattenere o contenere masse d'acqua dolce o marina, per creare un invaso destinato all'irrigazione o alla produzione di energia elettrica, o per riparare un porto o un tratto di costa 4)PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti 5)ONDE RADIO CONVOGLIATE: sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione 6)TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo 7)O.C.R.E.N : ditta di generatori 8)ENEL: ente nazionale elettrica
CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO OBBIETTIVI: 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno Mercoledì 8 Maggio insieme alla prof Palazzini ed il prof. di educazione tecnica ci siamo recati alla cantrale idroelettrica del Furlo. La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro.La centrale è stata progettata nel 1949 ed eseguita nel 1951. Ha lo scarico di 58,5 m, con un salto di 53,5 m. La diga è composta da: pozzo piezometrico, paratoie e scarico di fondo. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina e generatore ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocità di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. Il gruppo elettrogeno si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale. La diga ha un'altezza di 47 m. A sinistra ci sono le paratoie capaci di smaltire ben 1.000 m³/sec. L'attuale Centrale del Furlo rappresenta l'unificazione di due vecchie centrali esistenti: quella realizzata sotto la diga stessa del Furlo e quella poco più a valle, detta dei Raggioli. EL ARCHI YOUNES 3B
GLOSSARIO: 1)ENEL: ente nazionale elettrica. 2)PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti. 3)DIGA: Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.). 4) TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo. 5)POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte. YOUNES EL ARCHI 3B
ALESSIA SARTORI CLASSE 3 B RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA AL FURLO OBBIETTIVI 1) Conoscere una centrale. 2) Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica. 3) Concetto di “gruppo”. 4) I motori idraulici e le loro differenze. 5) Come si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno 8 maggio 2013 il professore Giuseppe Dini e la professoressa Carla Palazzini ci hanno accompagnato a visitare la diga e la centrale elettrica del Furlo. La diga del Furlo sorge nel punto in cui il fiume Candigliano incontro il fiume Metauro e venne costruita nel 1920,durante la seconda guerra mondiale la centrale venne distrutta dai tedeschi. Nel 1946 nasce l'Enel (ente nazionale per l'energia elettrica) ma nel 1955 viene costruita la seconda centrale (grazie ai soldi del piano Marshall),nel 1980 la centrale viene comandata da Ascoli Piceno grazie ad onde radioconvogliate e nel 2000 Montorio al Vomano prende il comando. La diga è ad arco , si chiama così perché esercita la pressione dell’acqua sulle pareti ad arco che hanno un raggio da 21 metri e la sua funzione principale è quella di sbarramento dell’acqua in modo da poter alimentare la centrale per produrre energia elettrica, con l'utilizzo di paratoie di 5x12 metri che oltre ad essere aperte in caso di massimo invaso, compiono il processo di mettere l'acqua in galleria e portarla in centrale( "opera di presa'"). Se invece non c'è corrente entra in azione un gruppo di emergenza formato da un motore primario a 6 cilindri che funziona con delle turbine e produce energia. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m detto collettore. Nel punto in cui la galleria si unisce alla condotta è stato costruito un pozzo piezometrico alto circa 50 metri che ha il compito di proteggere le turbine dall'eventuale diminuzione di portata d'acqua (chiamata colpo di ariete). Inoltre il dislivello che si crea tra il pozzo piezometrico e la centrale è utile perché permette di impiegare una minore quantità di acqua. La centrale elettrica dell’Enel è costituita da quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine , macchine motrici che consentono di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia elettrica. Ogni generatore viene raffreddato per auto ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 V con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt. Il primo e il secondo gruppo di generatori hanno gli stessi valori che sono: generatore 7000kw, turbina 4950 kw, velocità 428 giri/min., portata 12m cubici/sec.; terzo gruppo:generatore 2750 kw, turbina 2030 kw, velocità 600 giri/ min., portata 4,70m cubici/sec.; quarto gruppo:generatore 1650 kw, turbina 170 kw, velocità 750 giri/min., portata 2,80 m cubici/sec. Lo scorrimento continuo di acqua anche nei periodi di siccità permette al tratto successivo del Candigliano di avere una rigogliosa flora, e fauna. Inoltre la zona in cui è situata la diga è stata da alcuni anni proclamata “Riserva naturale statale Gola del Furlo”.
GLOSSARIO: -ONDE RADIO CONVOGLIATE=onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta. -CENTRALE IDROELETTRICA:è un impianto per la produzione di energia elettrica ricavata da turbine che, ruotando grazie alla spinta dell’acqua, trasmettono l’energia meccanica ad un alternatore che la trasforma in elettricità. -CONDOTTE FORZATE: sono i tubi che portano l’acqua dal pozzo piezometrico alla centrale. Il flusso è regolato tramite delle valvole. -POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte. -PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti. - DIGA: Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.). -DIGA AD ARCO: La curva dell'arco è rivolta verso valle, e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle o del canyon in cui tali dighe sono costruite - TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo. - DISLIVELLO:Differenza di livello - O.C.R.E.N : ditta di generatori - COLLETTORE: Tubazione terminale, condotta che raccoglie acque, fluidi ecc
Laura Sartori classe 3b RELAZIONE SULL USCITA ALLA DIGA DEL FURLO Obbiettivi: -1- conoscere uina centrale idroelettrica -2- apprendere uno scambio elettricco della centrale idroelettrica -3- concetto di gruppo -4- i principali motori idraulici e le loro differenze -5- come si produce la corrente elettrica -6- concetto di energia rinnovabile
L’ otto Maggio 2013, accompagnati dal professore Dini e dalla Prof. Palazzini siamo andati a visitare la diga e la centrale idroelettrica del Furlo. La diga del Furlo sorge nel punto in cui il fiume Candigliano, che alimenta la diga ,confluisce nel Metauro. E’ stata costruita nel 1920. La diga , gestita in passato dall’ Unes è ora gestita dall’ Enel ed è disposta tra il monte Paganuccio ed il monte Petralata .Produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km creando un lago artificiale dentro la gola del Furlo ed ha un raggio di 21 m. La centrale è di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della gola e lo scarico di 58,5 m con un salto utile di 53,5 m. L’ acqua arriva hai macchinari tramite una galleria in pressione con diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezzometrico alto 50 m. La diga è sorvegliata tutto il giorno da guardiani ma è anche autogestibile, si può gestire da sola alzando le paratoie in caso di necessittà. La diga è dotata di un generatore di circa 17-18 km a gasolio nel caso non ci sia corrente e da cinque o sei galleggianti idraulici facendo sì che tramite un livello passi l’ acqua alla centrale all’ interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generatori composti da turbine Francis e dei generatori che producono 6000 v. tutta questa corrente viene distribuita tra Roma e Fermignano. Infine all’ interno della fabbrica è presente una stanza con sei quadri elettrici, i quali informano sulla produzione e il funzionamento delle turbine.
GLOSSARIO
- DIGA: Sbarramento permanente su un corso d’ acqua. La diga può essere di calcestruzzo o di muratura. - CENTRALE IDROELETTRICA: Centrale adibita alla produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo dell’acqua, mediante delle turbine, l’energia prodotta é rinnovabile - ENEL: Ente Nazionale Elettrico - TURBINA: Macchina motrice che trasforma l’energia cinetica di un getto violento d’acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo. - PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti - ONDE RADIO CONVOGLIATE: sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione - POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.
USCITA DEL FURLO OBIETTIVI 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8 maggio 2013 con i professori G. Dini e C. Palazzini con la classe 3/B siamo andati a visitare la CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO. Appena arrivati alla centrale 3 guide ci hanno spiegato come è stata progettata la diga e i suoi componenti; la guida ci ha spiegato che la diga è stata costruita nel 1928, essa è stata ristrutturata perché era stata bombardata dai tedeschi nel dopo guerra. La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano; gestita dall’UNES è passata all’ENEL essa è disposta fra il Monte Paganuccio ed il Monte Pietralata, dove il Candigliano confluisce nel Metauro. Ha un raggio di 21 m, produce un aumento di livello sul Candigliano (il principale affluente del Metauro) per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale dentro la Gola del Furlo La centrale produce 14 milioni di watt, l'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata lunga 145 m, sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; la diga è composta da 2 paratoie esse si possono alzare sia manualmente con una cabina sopra di essi, che elettronicamente grazie a 2 catene per paratoia e 2 pistoni idraulici esse servono per far scivolare i detriti trasportati dal fiume (tronchi, foglie, ecc.) e per far abbassare il livello del fiume se si dovesse alzarsi. La diga è sorvegliata 24 ore su 24 da molti guardiani, essa è anche autogestita cioè si riesce a gestirsi da sola alzando le paratoie in caso di necessità, inoltre è anche composta da una casa cantoniera dove ci vive il personale. La diga è composta anche da un generatore da 17-18 Kw a gasolio che in caso dovesse andare via la corrente si fa partire il generatore e con esso si può mandare avanti una diga per un giorno; il generatore è composto da un motore di un camion con 8 cilindri a vu. La diga è composto anche da 5-6 galleggianti idraulici si che tramite un livello passano l’acqua alla centrale. La condotta forzata è portata in una fabbrica con 4 turbine Francis esse producono 6000v con un totale di 14 milioni di watt al giorno, ci sono anche 4 generatori raffreddati per autoventilazione cioè che si raffreddano con l’aria, servono in caso che le paratoie non si aprissero e in quel caso si attivano i generatori e riescono a produrre ugualmente l’energia per poi essere portata in maggior parte a Roma e il resto direttamente a Fermignano.
CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO OBBIETTIVI: 1) Conoscere una centrale. 2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica 3) Concetto di “gruppo.” 4) I principali motori idraulici e le loro differenze. 5) Come vi si produce la corrente elettrica. 6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno Mercoledì 8 Maggio insieme alla prof Palazzini ed il prof. di educazione tecnica ci siamo recati alla cantrale idroelettrica del Furlo. Il giorno 8 maggio 2013 con i professori G. Dini e C. Palazzini con la classe 3/B siamo andati a visitare la CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO.Appena arrivati alla centrale 3 guide ci hanno spiegato come è stata progettata la diga e i suoi componenti; la guida ci ha spiegato che la diga è stata costruita nel 1928, essa è stata ristrutturata perché era stata bombardata dai tedeschi nel dopo guerra.La diga , gestita in passato dall’ Unes è ora gestita dall’ Enel ed è disposta tra il monte Paganuccio ed il monte Petralata .Produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km creando un lago artificiale dentro la gola del Furlo ed ha un raggio di 21 m. La centrale è di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della gola e lo scarico di 58,5 m con un salto utile di 53,5 m.La centrale elettrica dell’Enel è costituita da quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine , macchine motrici che consentono di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia elettrica. Ogni generatore viene raffreddato per auto ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 V con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt. Il primo e il secondo gruppo di generatori hanno gli stessi valori che sono: generatore 7000kw, turbina 4950 kw, velocità 428 giri/min., portata 12m cubici/sec.; terzo gruppo:generatore 2750 kw, turbina 2030 kw, velocità 600 giri/ min., portata 4,70m cubici/sec.; quarto gruppo:generatore 1650 kw, turbina 170 kw, velocità 750 giri/min., portata 2,80 m cubici/sec. Lo scorrimento continuo di acqua anche nei periodi di siccità permette al tratto successivo del Candigliano di avere una rigogliosa flora, e fauna. Inoltre la zona in cui è situata la diga è stata da alcuni anni proclamata “Riserva naturale statale Gola del Furlo”.
GLOSSARIO: -ONDE RADIO CONVOGLIATE=onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta. -CENTRALE IDROELETTRICA:è un impianto per la produzione di energia elettrica ricavata da turbine che, ruotando grazie alla spinta dell’acqua, trasmettono l’energia meccanica ad un alternatore che la trasforma in elettricità. -CONDOTTE FORZATE: sono i tubi che portano l’acqua dal pozzo piezometrico alla centrale. Il flusso è regolato tramite delle valvole. -POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.-DIGA AD ARCO: La curva dell'arco è rivolta verso valle, e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle o del canyon in cui tali dighe sono costruite - TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo. - DISLIVELLO:Differenza di livello - O.C.R.E.N : ditta di generatori - COLLETTORE: Tubazione terminale, condotta che raccoglie acque, fluidi ecc
PARTE 1
RispondiEliminaCENTRALE DEL FURLO
L’impianto è stato progettato nel 1949 ed eseguito due anni dopo dall’ENEL, la cui nascita ufficiale avverrà nel 1964, e che può variare la tensione per contratto del 5%. La centrale viene interamente gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta; è stata anche uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. Era controllata da Ascoli Piceno nel 1980, dal 1997-98 dalla località abruzzese di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo.
E’ una centrale di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della Gola e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione con un diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m, con il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbine Francis e generatori della ditta OCREN, raffreddati per autoventilazione, che forniscono 6000 v con una potenza complessiva di 14 milioni di Watt. Ecco i dati dei quattro gruppi:
1° GRUPPO=2° GRUPPO: Generatore 7000 KVA, turbina 4950 Kw, velocità 428 g/min, portata 12 m cubici/sec. 3° GRUPPO: Generatore 2750 KVA, turbina 2030 Kw, velocità 600 g/min, portata 4,70 m cubici/sec. 4° GRUPPO: Generatore 1650 KVA, turbina 170 Kw, velocità 750 g/min, portata 2,80 m cubici/sec.
La corrente prodotta viene portata in una sottostazione: la maggior parte viene portata a Roma, mentre una linea la collega direttamente a Fermignano. Nel 1946 la centrale di Raggioli venne distrutta dall’esercito tedesco, ma nel 1952, grazie al Piano Marshall, venne costruita l’attuale centrale del Furlo2, due anni dopo la ricostruzione della centrale di Fano.
DIGA DEL FURLO
La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano; gestita dall’UNES nel 1922 e passata all’ENEL nel 1962, all'inizio serviva il vecchio impianto idroelettrico dei Raggioli e successivamente fu allacciata a quello attuale, il cosiddetto “Furlo2”. E’ ubicata fra il Monte Paganuccio ed il Monte Pietralata, a monte di Calmazzo e Pian dei Raggioli, dove il Candigliano confluisce nel Metauro.
La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. Produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale dentro la Gola del Furlo. Nella sponda sinistra sono state realizzate due paratoie a funzionamento automatico con alimentazione autonoma di sicurezza, che smaltiscono circa 1000 m cubici/sec.
Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è notevolmente ridotto. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo.
Giuseppe Giannotti 3B
PARTE 2
RispondiEliminaGLOSSARIO
Centrale idroelettrica: centrale adibita alla produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo dell’acqua, mediante delle turbine. Onde radio convogliate (powerline): tecnologia per la trasmissione di dati che utilizza la rete di alimentazione elettrica come mezzo trasmissivo. Elaboratore elettronico di controllo: macchina elettronica in grado di elaborare dati secondo le specifiche date da un algoritmo. Dislivello: differenza di altitudine fra due punti. Diga: è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. Gruppo di generazione: vari gruppi di turbine, con parametri diversi, utilizzati per la produzione di energia. Colpo d’ariete: fenomeno idraulico che si presenta in una condotta quando il flusso di un liquido in movimento al suo interno viene bruscamente fermato dalla repentina chiusura di una valvola. Paratoia: La paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Alluvionamento: accumulo di materiale fluviale; le alluvioni sono i sedimenti trasportati dal fiume al di fuori degli argini in seguito ad un'esondazione. Scarico di fondo: organo di manovra di una diga, costituito da una o più paratoie, le quali fungono da scarico dell'invaso. Posto in prossimità del fondo dell'invaso, è utile per il dissabbiamento dell'invaso e per la regolazione di emergenza della diga.
Giuseppe Giannotti 3B
OBBIETTIVI:
RispondiElimina1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8 maggio 2013 con i professori G. Dini e C. Palazzini con la classe 3/B siamo andati a visitare la CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO.
Appena arrivati alla centrale 3 guide ci hanno spiegato come è stata progettata la diga e i suoi componenti; la guida ci ha spiegato che la diga è stata costruita nel 1928, essa è stata ristrutturata perché era stata bombardata dai tedeschi nel dopo guerra.
La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano; gestita dall’UNES è passata all’ENEL essa è disposta fra il Monte Paganuccio ed il Monte Pietralata, dove il Candigliano confluisce nel Metauro.
Ha un raggio di 21 m, produce un aumento di livello sul Candigliano (il principale affluente del Metauro) per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale dentro la Gola del Furlo
La centrale produce 14 milioni di watt, l'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata lunga 145 m, sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; la diga è composta da 2 paratoie esse si possono alzare sia manualmente con una cabina sopra di essi, che elettronicamente grazie a 2 catene per paratoia e 2 pistoni idraulici esse servono per far scivolare i detriti trasportati dal fiume (tronchi, foglie, ecc.) e per far abbassare il livello del fiume se si dovesse alzarsi.
La diga è sorvegliata 24 ore su 24 da molti guardiani, essa è anche autogestita cioè si riesce a gestirsi da sola alzando le paratoie in caso di necessità, inoltre è anche composta da una casa cantoniera dove ci vive il personale.
La diga è composta anche da un generatore da 17-18 Kw a gasolio che in caso dovesse andare via la corrente si fa partire il generatore e con esso si può mandare avanti una diga per un giorno; il generatore è composto da un motore di un camion con 8 cilindri a vu.
La diga è composto anche da 5-6 galleggianti idraulici si che tramite un livello passano l’acqua alla centrale.
La condotta forzata è portata in una fabbrica con 4 turbine Francis esse producono 6000v con un totale di 14 milioni di watt al giorno, ci sono anche 4 generatori raffreddati per autoventilazione cioè che si raffreddano con l’aria, servono in caso che le paratoie non si aprissero e in quel caso si attivano i generatori e riescono a produrre ugualmente l’energia per poi essere portata in maggior parte a Roma e il resto direttamente a Fermignano.
All’interno della fabbrica c’è una stanza dedicata solo ai 6 quadri elettrici per la produzione di energia elettrica, essi ti informano di quello che stanno producendo le turbine e ti informano se qualche turbina o generatore si è spento o non funziona.
Gabriele Celli 3/B
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RispondiEliminaGLOSSARIO:
RispondiElimina1) Centrale Idroelettrica:Per centrale idroelettrica si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento, l'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è una energia rinnovabile.
2) Turbina Francis:La turbina Francis è una turbina idraulica a flusso centripeto: l'acqua raggiunge la girante tramite un condotto a chiocciola che la lambisce interamente, poi un distributore, ovvero dei palettamenti sulla parte fissa, statorica, indirizzano il flusso per investire le pale della girante.
3) Paratoie:La paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Funziona modificando l'area della sezione libera che può essere attraversata dall'acqua, e costituita da una parete mobile, cioè una saracinesca o un diaframma di legno o metallo, generalmente rinforzato da costole o cantonali, che scorre sulle guide verticali di un telaio (gargami), può essere manovrata manualmente, con l'ausilio di manovelle, polegge e ingranaggi demoltiplicatori, o meccanicamente, per mezzo di un motore, solitamente elettrico, e di un pistone elettroidraulico.
4) Diga:Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale, a seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto, gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.), si tratta di un'opera importante in fase di progettazione e realizzazione nell'ambito dell'ingegneria civile.
5) Cilindri:Sono cilindri sono tra di loro separati, rispetto all'asse dell'albero motore, da un certo angolo, secondo la disposizione propria della lettera V, l'angolo formato dai cilindri può variare di molto a seconda del numero dei cilindri e dell'impiego a cui è destinato il motore.
Gabriele Celli 3/B
Relazione sull’uscita al Furlo.
RispondiEliminaObiettivi:
1-Conoscere una centrale idroelettrica
2-Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3-Concetto di “gruppo” (turbina, generatore…)
4-I principali motori idraulici e le loro differenze
5-Come si produce la corrente elettrica
6-Concetto di energia rinnovabile
Il giorno 08.05.2013 il Professor G. Dini ci ha accompagnato a visitare la diga e la centrale elettrica del Furlo. La diga del Furlo sorge nel punto in cui il fiume Candigliano confluisce al Metauro ed è stata costruita nel 1920 utilizzando la calcestruzzo. Essa è allacciata alla centrale elettrica chiamata Furlo 2, cioè la centrale che è stata costruita dal generale Marshal in sostituzione a quella di Raggioli che venne distrutta durante la guerra. È controllata dall’Enel dal 1962. Nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, la diga è stata minata dai tedeschi in fuga, che però hanno distrutto solamente la centrale e non la diga, in quanto essa è stata progettata per resistere alla forza delle correnti dell’acqua e quindi non è crollata. La sua forma, vista dall’alto, è simile ad un arco con la gobba rivolta verso l’acqua per meglio riuscire a resistere alla corrente, l’altezza della diga è di 47m. La funzione della diga è quella di fermare l’acqua (lasciando però il DMV) in modo da poter alimentare la centrale per produrre energia elettrica. Attraverso la diga possono passare 1000 m cubici d’acqua al secondo, vale a dire un milione di litri. Quando nella diga si ottiene il massimo invaso si aprono le paratoie che modificano l’area della sezione libera che l’acqua può attraversare. Le paratoie costituiscono uno scarico di fondo (paragonato ad un rubinetto) che quindi permette uno scarico dell’acqua. L’apertura delle paratoie è controllata dagli appositi galleggianti. Nel caso di mancanza di corrente entra in funzione il gruppo di emergenza che permette ugualmente l’apertura delle paratoie. Il gruppo di emergenza è formato da un motore primario a 6 cilindri che funziona con delle turbine che produce energia e da un generatore raffreddato ad aria che produce 70 kw di elettricità. L’intero gruppo, quando è in funzione, emette un rumore di 90 dBA.
Dalla diga l’acqua arriva ai macchinari della centrale grazie ad una galleria di derivazione e ad un tratto finale di condotta forzata detta collettore. Nel punto in cui la galleria si unisce alla condotta è stato costruito un pozzo piezometrico che ha la funzione di smorzare il colpo d’ariete che può dare l’acqua alla condotta. In oltre il dislivello (53,5 m utili) che si crea tra il pozzo piezometrico e la centrale è utile perché permette di impiegare una minore quantità di acqua. Nel 1980 la centrale era controllata da Ascoli Piceno, mentre dal 1997 ha cominciato ad essere sotto il controllo di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. La centrale è gestita tramite onde radio, cioè delle onde convogliate. All’interno della centrale elettrica dell’Enel sono presenti quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine che presentano valori differenti tra loro. Il primo e il secondo gruppo hanno gli stessi valori che sono: generatore 7000kw, turbina 4950 kw, velocità 428 giri/min., portata 12m cubici/sec.; terzo gruppo:generatore 2750 kw, turbina 2030 kw, velocità 600 giri/ min., portata 4,70m cubici/sec.; quarto gruppo:generatore 1650 kw, turbina 170 kw, velocità 750 giri/min., portata 2,80 m cubici/sec.
Lavinia Zaffini 3aB-prima parte
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RispondiEliminaIl gruppo elettrogeno può comunque entrare in funzione anche in mancanza di corrente in modo da poter ugualmente aprire le paratoie della diga. Inoltre nella centrale sono presenti dei pannelli di controllo dai quali ogni operatore può controllare l’andamento della centrale. Una volta che l’acqua è stata impiegata per la produzione di energia elettrica questa viene immessa nuovamente nel suo corso, senza alcuna differenza da quando è entrata in centrale, quindi questo tipo di energia è definita rinnovabile, perché tutto si può riutilizzare.
RispondiEliminaGlossario:
Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
Diga: è uno sbarramento presente in un fiume che permette di creare un lago artificiale.
Turbina:macchina motrice che consente di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia.
Gruppo elettrogeno: l’insieme di turbine e generatori che presentano valori differenti tra loro.
ENEL: Ente Nazionale ELettricità.
OCREN: è una ditta di generatori.
Dba: decibel, unità di misura con la quale si misura l’altezza di un suono.
DMV: deflusso minimo vitale per poter mantenere in vita la flora e la fauna di un fiume.
Paratoia: sistema regolabile di sbarramento idraulico usato nei corsi d’acqua.
Lavinia Zaffini 3aB-seconda parte
CENTRALE IDROELETTRICA
RispondiEliminaGOLA DEL FURLO
OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
La gola del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia. La costruzione della diga risale al 1920 ma i lavori di costruzione sono terminati nel 1922; la diga è fatta di calcestruzzo. Vista dall’alto sembra una mezza luna. La diga è alta ben 50 metri e per legge le dighe superiori a 50 metri devono essere controllate 24 ore su 24. Al Furlo ci sono tre giovani controllori che si danno il cambio perché costretti almeno uno al giorno a dormire nella casa dell’ENEL costruita accanto per controllare la diga. Se durante la notte l’acqua della diga si alza mentre il controllore dorme, alcuni galleggianti posti al fianco del lago formato dalla diga, attivano una fotocellula che permette automaticamente di aprire le paratoie superficiali facendo tornare il livello dell’acqua al sicuro e regolare. La diga del Furlo è una diga ad arco cioè, la forza esercitata dall’acqua si distribuisce contro il fianco delle due montagne che formano la valle cioè: il monte Pietralata (889 m) e il monte Paganuccio (976 m). Il piede della diga è profondo 25 metri. Il lago che si forma sopra la diga è abbastanza profondo, può arrivare ad una profondità massima di 20 metri e una profondità media di 5/6 metri. La galleria di 3 metri di diametro arriva al pozzo piezometrico che gli da il “colpo d’ariete” che poi con l’abbassamento dell’acqua restituisce al bacino.
Se l’acqua del lago si abbassa, dentro il tubo entra una quantità di aria pari alla differenza fra la grandezza del tubo e il livello dell’acqua dentro il tubo, il tubo scende a valle con una pendenza del 3% fino al pozzo piezometrico.
Nel 1946 i tedeschi in fuga distrussero le centrali idroelettriche del Furlo e anche quella di Raggioli. Nel 1948 è stata fatta l’unita d’Italia e la costituzione. Pochi anni dopo l’America, che in guerra aveva provocato molta distruzione, intervenne con il piano Marshall che prevedeva la ricostruzione di tutte le opere distrutte dalla guerra, così nel 1955 iniziò la costruzione della nuova centrale idroeletttrica del Furlo cioè il Furlo 2. Furono inserite nuove paratoie ed il dislivello del tunnel diventò di 58 metri e la produzione di elettricità passò dai 5.5 kw ai 14 kw. Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocità di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. Recentemente sono state fatte delle migliorie alla centrale sulle valvole di arrivo dell'acqua e sul sistema di controllo della potenza erogabile.
La parte finale del pozzo piezometrico si chiama collettore. Qualsiasi guasto che subiscono le macchine utilizzate nella centrale, viene salvato automaticamente nella loro memoria.
Nel 1964 nasce l’ENEL che è l’Ente Nazionale Elettricità o Energia Elettrica.
Questa esperienza mi è servita come conoscenza personale di una centrale idroelettrica, di una diga e per conoscere le funzioni di entrambe.
Tobia Cerioni
Classe 3°B
1° PARTE
GLOSSARIO
RispondiEliminaVia Flaminia: Via Romana considerata la via di unione del Nord e dell’Est della penisola Italiana.
Galleggiante: Corpo cavo che galleggia sul pelo libero dell’acqua.
Paratoie: Elemento costitutivo delle dighe mobili, con il quale si regola la portata di un corso d’acqua, di un canale.
Onde Radio Convogliate: Le onde convogliate sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione.
Elaboratore Elettronico: Macchina elettronica in grado di elaborare dati.
Gruppi di generazione: Insieme di persone che è vissuta ed è stata esposta a degli eventi che l'ha caratterizzata.
Collettore: Il collettore è un condotto di giunzione che può unire qualsiasi cosa, può essere cilindrico o di varie altre forme.
DMV: Deflusso minimo vitale per poter mantenere in vita la flora e la fauna di un fiume.
Tobia Cerioni
Classe 3°B
2° PARTE
Bianca Moretti - Classe 3aB - p1
RispondiEliminaStoria
Nel 1920 la diga viene costruita sul posto.
Nel 1946 i tedeschi in fuga distruggono la centrale.
Nel 1946 nasce l'Enel (l'ente nazionale per l'energia elettrica).
Nel 1955 viene costruita la seconda centrale, grazie ai soldi del piano Marshall. E' la fusione di due vecchie centrali, del Furlo e di Raggioli.
Nel 1980 l'Enel viene informatizzata: la centrale viene comandata da Ascoli Piceno tramite onde radio convogliate.
Nel 2000 Montorio al Vomano (CH) prende il comando della centrale del Furlo.
La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul fiume Candigliano, l'affluente del Metauro dalla portata maggiore.
Il fiume Metauro possiede 7 centrali dell'Enel.
Sulla strada si notano numerosi tralicci non più in uso, mentre prima servivano a portare l'energia alla centrale, ora indicano la vicinanza ad essa.
Grazie al bacino, il fiume viene 'sollevato', per alimentare la centrale Maggioli più avanti.
Nel Metauro ci sono 3 tipi di turbine: Francis, Kaplan e Pelton.
La Diga
La profondità media del fiume è circa 5m.
Quella del Furlo è una diga ad arco, in calcestruzzo, alta 50m.
Il piede della diga misura 17m.
Il pozzo piezometrico è posto più in alto della diga per favorire il dislivello, e ha la funzione di smorzare il colpo d'ariete generato da pressioni che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure di una turbina. Il diametro del pozzo piezometrico misura 20m.
Lo scarico di fondo misura 25m e, quando c'è una piena, funziona come il tappo di un lavandino. Esso svuota il bacino del fiume, naturalmente solo in caso di necessità.
La diga è sempre sorvegliata, ma è comunque in grado di autogestirsi grazie a dei galleggianti, che regolano l'apertura delle paratoie.
Il bacino ferma l'acqua e nel momento di massimo invaso si aprono le paratoie. Queste, di dimensioni 5mx12m, liberano in media 1000 m di acqua al secondo, che equivale a dire 1 milione di litri al secondo.
Il processo che le paratoie compiono, mettendo l'acqua in galleria e portandola in centrale, prende il nome di 'opera di presa'.
L'acqua passa dalla galleria al pozzo alla condotta forzata. La condotta forzata assicura 58m di dislivello. La differenza tra galleria e condotta forzata sta nella pendenza: la galleria, infatti, ha una pendenza inferiore (circa del 3%).
Nella condotta forzata, sostenuta dagli anelli di rinforzo, l'acqua è, appunto, 'forzata' a scendere a grande velocità. La condotta contiene principalmente acqua, non c'è più aria.
In caso di assenza di energia elettrica, per il comando dei motori elettrici delle paratoie, viene utilizzato un gruppo di emergenza, composto di un motore e un generatore. Il motore è a sei cilindri, come quello di un camion. Il generatore dev'essere raffreddato ad aria. Il gruppo genera 70kw.
La parte finale della condotta forzata si chiama collettore, porta l'acqua del pozzo piezometrico a tutti e 3 i gruppi (in realtà i gruppi sono 4, ma uno di essi non è in funzione).
Bianca Moretti - Classe 3aB - p2
RispondiEliminaLa centrale
Attraverso le condotte forzate, l'energia dell’acqua passa da idraulica a meccanica a elettrica.
La ventola di sfogo è un tubo che si solleva, tirato da catene.
Il distributore serve a regolare il flusso dell'acqua alla turbina, in base alla potenza prodotta.
Il regolatore capta la necessità di aprire o chiudere il distributore.
Esso è in acciaio, ha una massa. Questa massa ha un peso e, se non c'è energia, fa scendere il regolatore per garantire il flusso d’acqua necessario.
Il regolatore apre l'acqua, che fa muovere un anello centrale.
Il tubo può essere paragonato ad una chiocciola tagliata al centro, nel quale passa l'acqua.
Le quattro turbine Francis hanno dati diversi:
-Le prime due hanno:
P 4950kw - Salto 58,50m - Velocità 428giri/min - Portata 12m³/sec
-La terza ha:
P 2030kw - Salto 58,50m - Velocità 600giri/min - Portata 4,70m³/sec
-La quarta ha:
P 1070kw - Salto 58,50m - Velocità 750giri/min - Portata 2,80m³/sec
Ogni generatore possiede una dinamo eccitatrice necessaria per produrre la corrente continua. Si può calcolare la potenza di una turbina in funzione.
L’acqua è una fonte rinnovabile, nel senso che, dopo essere passata in centrale, non viene “consumata” ma viene riutilizzata in altre centrali più a valle.
Dai monitor di controllo, è possibile vedere allarmi, anomalie, giri, potenza attiva, frequenza attiva, frequenza della macchina.
Un’eventuale anomalia potrebbe danneggiare la macchina, quindi appena un allarme viene rilevato, il sistema viene bloccato.
La macchina ha una tensione di 6000v, che viene innalzata per ridurre la dispersione durante il trasporto dell’energia tramite trasformatori. Il trasformatore ha un rendimento elevato, serve per cambiare i parametri della potenza. Alza la tensione e abbassa la corrente, in questo modo la distribuzione dell’energia elettrica ha meno perdite, per la formula RxI²
Con questo stratagemma, si diminuisce la corrente e i conduttori possono essere di sezione inferiore. Da contratto, l'Enel può variare la tensione del 10% al massimo.
La energia viene messa in rete e inviata: viene prodotta nel momento in cui serve, è impossibile accumularla.
La potenza complessiva generata è di circa 14 milioni di watt.
Bianca Moretti - Classe 3aB - p3
RispondiEliminaGlossario
1. Opere di sbarramento: intercettano l’acqua per alimentare un bacino nella località predefinita. Le dighe sono opere molto alte (fino a centinaia di metri); fermano il corso di un fiume o alzano il livello di un lago e creano un serbatoio utile per la regolazione delle portate dell’acqua.
2. Pozzo piezometrico: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.
3. Condotte forzate: sono i tubi che portano l’acqua dal pozzo piezometrico alla centrale. Il flusso è regolato tramite delle valvole.
4. Centrale: edificio dove avviene la trasformazione dell’energia
5. Turbina idraulica: dispositivo che trasforma l'energia potenziale e/o cinetica dell'acqua in energia meccanica. Esistono più tipi di turbina: pelton (per alti dislivelli e basse portate), Francis (per medi dislivelli e medie portate), Kaplan (per bassi dislivelli e portate elevate), Ossberger-Banki-a flusso incrociato (per alti e bassi dislivelli e non per grandi portate d’acqua).
6. Alternatore: macchina rotante, collegata alla turbina, in grado di trasformare l'energia meccanica ricevuta dalla turbina in energia elettrica
7. Opere di restituzione: sistema di trasporto dell’acqua in uscita dalla turbina, e la restituzione al corso d’acqua, sono costituite da una galleria e un opportuno canale di sbocco.
8. Convogliare Dirigere, fare confluire più persone o cose verso un luogo prefissato
9. Tralicci strutture verticali in profilati metallici, adatte a sostenere linee elettriche
10. Diga ad arco La curva dell'arco è rivolta verso valle, e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle o del canyon in cui tali dighe sono costruite
11. Smorzare Rendere meno intenso, attenuare
12. Scarico di fondo organo di manovra di una diga, costituito da una o più paratoie, le quali fungono da scarico dell'invaso.
13. Galleggiante Che sta a galla
14. Paratoia sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Funziona modificando l'area della sezione libera che può essere attraversata dall'acqua.
15. Dislivello Differente altezza di due punti rispetto a un piano orizzontale di riferimento; differenza di quota
16. Collettore Tubazi one, condotta che raccoglie acque, fluidi ecc
17. Dinamo Macchina rotante che trasforma energia meccanica in energia elettrica e viceversa)
18. Dispersione Disaggregazione e sparpagliamento degli elementi di un insieme, dei componenti di un gruppo
lorenzo teodori 3 B
RispondiEliminaRELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato nella riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli)
Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Visitando la centrale possiamo conoscere direttamente dove nasce l’energia elettrica da fonte idroelettrica; si puo' vedere da vicino macchinari e apparecchiature che compongono una moderna “fabbrica di energia elettrica” e le tecnologie che vengono utilizzate per garantire il rispetto e la protezione dell’ambiente.Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m, con il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbine Francis e generatori della ditta OCREN, raffreddati per autoventilazione, che forniscono 6000 v con una potenza complessiva di 14 milioni di Watt. Ecco i dati dei quattro gruppi:
1° GRUPPO=2° GRUPPO: Generatore 7000 KVA, turbina 4950 Kw, velocità 428 g/min, portata 12 m cubici/sec. 3° GRUPPO: Generatore 2750 KVA, turbina 2030 Kw, velocità 600 g/min, portata 4,70 m cubici/sec. 4° GRUPPO: Generatore 1650 KVA, turbina 170 Kw, velocità 750 g/min, portata 2,80 m cubici/sec.
La corrente prodotta viene portata in una sottostazione: la maggior parte viene portata a Roma, mentre una linea la collega direttamente a Fermignano.
La diga è sorvegliata 24 ore su 24 da molti guardiani, essa è anche autogestita cioè si riesce a gestirsi da sola alzando le paratoie in caso di necessità, inoltre è anche composta da una casa cantoniera dove ci vive il personale.
La diga è composta anche da un generatore da 17-18 Kw a gasolio che in caso dovesse andare via la corrente si fa partire il generatore e con esso si può mandare avanti una diga per un giorno; il generatore è composto da un motore di un camion con 8 cilindri a vu.
La diga è composto anche da 5-6 galleggianti idraulici si che tramite un livello passano l’acqua alla centrale.
La condotta forzata è portata in una fabbrica con 4 turbine Francis esse producono 6000v con un totale di 14 milioni di watt al giorno, ci sono anche 4 generatori raffreddati per autoventilazione cioè che si raffreddano con l’aria, servono in caso che le paratoie non si aprissero e in quel caso si attivano i generatori e riescono a produrre ugualmente l’energia per poi essere portata in maggior parte a Roma e il resto direttamente a Fermignano.
glossario:
RispondiElimina1)Onde Radio Convogliate: Le onde convogliate sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione.
2)ENEL: Ente Nazionale ELettricità.
3)Ocren: è una ditta di generatori.
4)Diga:Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale.
5)Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
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RispondiEliminaCentrale idroelettrica
RispondiEliminaSimone Russo 3B
OGGETTO: centrale idroelettrica del Furlo
OBIETTIVI:
- Conoscere una centrale idro elettrica
- Apprender lo scambio della centrale
- Concetto di gruppo
- I principali motori idraulici, loro differenze
- Come vi si produce la corrente elettrica
- Concetto di energia rinnovabile
Una centrale idroelettrica è un impianto per la produzione di energia elettrica ricavata da turbine che, ruotando grazie alla spinta dell’acqua, trasmettono l’energia meccanica ad un alternatore che la trasforma in elettricità.
I lavori di costruzione della centrale idroelettrica del Furlo iniziarono nel 1919 e furono completati due anni dopo. Nel 1944 i tedeschi distrussero i macchinari e l’edificio rimase fino a che l’ENEL non lo demolì ma, in seguito a proteste, nel 1946 fu ricostruita.
Per produrre energia il corso d’acqua viene interrotto da una diga alta 47 metri con un fondo largo 25 metri formando così un lago artificiale nella gola del Furlo. L’acqua dalla diga viene portata tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 metri e lunga 1,7 km in una condotta forzata tramite un dislivello lunga 145 metri. La diga ha anche 2 paratoie che si possono aprire sia manualmente che meccanicamente tramite un sistema di pistoni. In caso di assenza di elettricità per l’apertura delle paratoie viene acceso un motore a sei cilindri come quello di un camion.
Sul punto di unione della galleria e della condotta forzata è stato realizzato un pozzo piezometrico alto 50 metri che serve ad attutire i colpi d’ariete cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.
Dalla condotta forzata l’acqua fa girare le turbine della centrale.
Le turbine del Furlo sono quattro del tipo Francis che funzionano per medi dislivelli e medie portate e devono funzionare per il dislivello per cui sono state costruite. Facendo muovere le turbine tramite un alternatore l’energia meccanica si trasforma in energia elettrica.
Le prime due turbine hanno una potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. la potenza complessiva prodotta e di circa 14 milioni di watt. L'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è chiamata energia rinnovabile perché l'acqua può essere riutilizzata infinite volte per lo stesso scopo senza un processo di depurazione.
GLOSSARIO:
RispondiEliminaDislivello: differenza di altitudine fra due punti.
Diga: è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale.
Colpo d’ariete: fenomeno idraulico che si presenta in una condotta quando il flusso di un liquido in movimento al suo interno viene bruscamente fermato dalla repentina chiusura di una valvola.
Paratoia: La paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata.
Simone Russo seconda parte
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RispondiEliminaRELAZIONE DI TECNICA GEMMA TOCCACIELI 3B
RispondiEliminaOBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile
Il giorno 8 Maggio 2013 noi della classe 3B accompagnati dal prof.Dini e dalla prof.Palazzini siamo andati visitare la diga e la centrale idroelettrica del Furlo. La Gola del Furlo è situata lungo la via Flaminia nel punto in cui il fiume Candigliano confluisce nel Metauro , la forra si è formata tra il Monte Pietralata e il Monte Paganuccio grazie all’erosione del fiume Candigliano e nel corso dei millenni ha raggiunto una notevole profondità che attualmente non è visibile a causa della diga. La diga del Furlo è stata progettata nel 1949 ed eseguita nel 1951 e l’impianto fu il fiore all’occhiello dell’ENEL (ENTE NAZIONALE ENERGIA ELETTRICA) una società nata nel 1946 . La diga ha un'altezza di 47 m, e vista dall’alto ha la forma di una mezza luna , con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 .La diga del Furlo è il risultato di due vecchie centrali quella del Furlo e quella di Raggioli . La centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta; è stata anche uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. E’ una centrale di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della Gola e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione con un diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m, con il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da: turbina – generatore(ad asse verticale) due sono mossi da turbine Francis, (della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min); il terzo è azionato da una turbina Francis (di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min), il quarto sempre da un motore idraulico Francis (di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min). La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è causata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume . I generatori della ditta O.C.R.E.N. forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt.
GLOSSARIO
RispondiElimina1)CENTRALE IDROELETTRICA : centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre energia elettrica.
2)DISLIVELLO:Differenza di livello
3)DIGA: Costruzione fatta di terra, di pietre, di muratura ecc, fatta per trattenere o contenere masse d'acqua dolce o marina, per creare un invaso destinato all'irrigazione o alla produzione di energia elettrica, o per riparare un porto o un tratto di costa
4)PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti
5)ONDE RADIO CONVOGLIATE: sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione
6)TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo
7)O.C.R.E.N : ditta di generatori
8)ENEL: ente nazionale elettrica
Paoloni Gabriele 3B
RispondiEliminaRELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8/05/13 insieme alla professoressa Palazzini e il professore di ed. tecnica Dini e insieme alla classe 3B siamo andati a visitare la centrale idroelettrica del Furlo. Appena arrivati alla diga 3 guide ci hanno spiegato che la diga era stata costruita nel 1928 ma in seguito ad un bombardamento da parte dei tedeschi la diga venne ricostruita. La diga è stata costruita dallo sbarramento del fiume Candigliano . La diga è stata gestita in passato dall’ UNES e poi ora gestita dall’ ENEL. La diga è stata costruita tra due monti il Monte Paganuccio e il Monte Pietralata. La diga ha un raggio di 25 metri, produce un aumento del Candigliano, di circa 3 Km, creando un lago artificiale. La centrale produce 14 milioni di watt, l’ acqua arriva ai macchinari attraverso una galleria a pressione poi arriva ad un ultimo tratto di condotta forzata. Nel punto di unione è stato realizzato un pozzo piezzometrico alto 50m. La diga è composta da 2 paratoie che si possono alzare sia manualmente, con una cabina messa al disopra di essi, o elettronicamente tramite 2 catene e due pistoni idraulici. L e due paratoie servono per far scivolare ( passare ) tutti i detriti portati dal corso del fiume tronchi,foglie, ecc…. Le paratoie servono anche per abbassare il livello del acqua se si dovesse alzare. La diga viene sorveglita 24 ore su 24 dai sorveglianti, ma si può anche autogestire da sola. La diga ha 5 - 6 galleggianti che quando il livello del acqua si alza i galleggianti fanno aprire le paratoie. Di fianco alla diga c’è anche una casa cantoniera dove a turno i sorveglianti dormono. La diga è anche composta da un generatore di 16-17kw a gasolio che in caso la centrale non avesse più la corrente si fa partire il generatore e con esso si manda avanti la diga. Il generatore e composto da 8 cilindri a v. La condotta forzata porta a una fabbrica, dove ci sono 4 turbine Francis , esse producano 6000v, x un totale di 14 milioni di Watt al giorno. Ci sono anche 4 generatori raffreddati ad aria che servono in caso che, le paratoie non si aprissero si attivano i generatori e si produce allo stesso modo energia. L’ energia prodotta viene portata in quantità maggiori a Roma e il restante a Fermignano. All’interno di una stanza ci sono tutti i pannelli di controllo, che ti informano di quanta energia producono le turbine e se funzionano come devono funzionare.
GLOSSARIO:
DIGA: Sbarramento permanente su un corso d’ acqua. La diga può essere di calcestruzzo o di muratura.
CENTRALE IDROELETTRICA: Per centrale idroelettrica si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento, l'energia prodotta dalle centrali idroelettriche è una energia rinnovabile. PAOLONI GABRIELE 3B
RELAZIONE SULL’USCITA AL FURLO.
RispondiEliminaIl giorno 8 maggio 2013 la classe 3B,accompagnati dai professori Dini Giuseppe e Palazzini Carla siamo andati a vedere/visitare la centrale idroelettrica del Furlo e la diga.
OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica.
3) Concetto di “gruppo”.
4) I motori idraulici e le loro differenze.
5) Come si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Arrivati alla centrale, due guide ci hanno spiegato che la diga è stata costruita nel 1928 poi è stata ristrutturata perché nel dopoguerra i tedeschi l’avevano bombardata: ( i tedeschi hanno distrutto solamente la centrale e non la diga , visto che era stata progettata alla forza delle correnti dell’acqua ,infatti non è crollata). La vecchia centrale del Furlo era situata in sponda destra del fiume Candigliano. Il canale di alimentazione della vecchia centrale del Furlo diventò lo scarico di fondo dell’attuale invaso e in sponda sinistra fu realizzata la nuova captazione, che alimenta in galleria l’attuale centrale del Furlo. L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra dal fiume Candigliano , poco a monte di Calmazzo e della confluenza del fiume Candigliano nel fiume Metauro.
E’ stato progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente Enel 1964. Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate; cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta direttamente da Ascoli Piceno in cui sede del centro produzione delle Marche.
L'acqua ai macchinari gli arriva tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 metri per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezzometrico alto circa 50 metri, questo pozzo ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.
La diga del Furlo, che alimenta la centrale è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano gestita dall’UNES è passata all’Enel,è disposta tra il monte Paganuccio ed il monte Pietralata dove il Candigliano confluisce nel Metauro. E’stata conclusa nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto e poi successivamente allacciata a quello nuovo cioè quello che c’è ora.
La diga ha un'altezza di 47 metri, é ad arco-gravità, con raggio di 21 metri. La sua base ha uno spessore di 16 metri, il ciglio di 3 metri, produce un aumento di livello sul fiume Candigliano per una lunghezza di 3 km circa;creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo . In sponda sinistra sono state realizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza adatte a smaltire 1.000 sec/metri cubici.
Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è ridotto di parecchio. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga liberando lo scarico di fondo.
Letizia Pierini 3B
GLOSSARIO:
1)DISLIVELLO: differenza di livello.
2)CENTRALE IDROLETTRICA: centrale nella quale per mezzo di turbine e generatori , è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
3) DIGA: sbarramento permanente su un corso d’acqua naturale che serve a creare un lago artificiale.
4)ENEL: ente nazionale elettrica.
5) POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale che protegge le turbine a valle dal colpo d’ariete che si genera quando a causa di una diminuzione della portata dell’acqua l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione.
Letizia Pierini 3b.
Giorgia Bartolucci 3°B
RispondiEliminaRELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8/05/2013 la classe 3°B è andata al Furlo per visitare la diga idroelettrica.
L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli).
Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione.
Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.
All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è dettata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso.
RispondiEliminaI generatori sono raffreddati per auto-ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt.
Il gruppo si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Qualora non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie.
Nella foto che raffigura il distributore, si notano le regolazioni esterne del distributore della turbina Francis, l'asse di rotazione dell'alternatore, nonché le tubazioni per il raffreddamento dell'olio del cuscinetto reggispinta che sostiene tutto l'asse. Al di sotto della pavimentazione c'è la turbina immersa nell'acqua
Glossario:
RispondiElimina-cuscinetto reggispinta:Il cuscinetto reggispinta sulla barra filettata serve ad impedire che la barra si sposti avanti e indietro quando inverti il senso di movimento dell'asse causando il cosiddetto gioco d'inversione.
-onde radio: Le onde radio sono una forma di radiazione elettromagnetica, creata grazie ad un elemento carico
-pozzo piezometrico : è un pozzo verticale che protegge le turbine a valle dal colpo d’ariete che si genera quando a causa di una diminuzione della portata dell’acqua l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione.
-O.C.R.E.N : ditta di generatori
-Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
Benedetti Federico 3°B
RispondiEliminaRELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
-OBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8/05/2013 la classe 3°B è andata al Furlo per visitare la diga idroelettrica.
L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli).Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione.
Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è dettata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso.
I generatori sono raffreddati per auto-ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt.
RispondiEliminaIl gruppo si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Qualora non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie.Nella foto che raffigura il distributore, si notano le regolazioni esterne del distributore della turbina Francis, l'asse di rotazione dell'alternatore, nonché le tubazioni per il raffreddamento dell'olio del cuscinetto reggispinta che sostiene tutto l'asse. Al di sotto della pavimentazione c'è la turbina immersa nell'acqua
GLOSSARIO
RispondiElimina1)CENTRALE IDROELETTRICA : centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre energia elettrica.
2)DISLIVELLO:Differenza di livello
3)DIGA: Costruzione fatta di terra, di pietre, di muratura ecc, fatta per trattenere o contenere masse d'acqua dolce o marina, per creare un invaso destinato all'irrigazione o alla produzione di energia elettrica, o per riparare un porto o un tratto di costa
4)PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti
5)ONDE RADIO CONVOGLIATE: sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione
6)TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo
7)O.C.R.E.N : ditta di generatori
8)ENEL: ente nazionale elettrica
CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
RispondiEliminaOBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno Mercoledì 8 Maggio insieme alla prof Palazzini ed il prof. di educazione tecnica ci siamo recati alla cantrale idroelettrica del Furlo.
La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro.La centrale è stata progettata nel 1949 ed eseguita nel 1951. Ha lo scarico di 58,5 m, con un salto di 53,5 m. La diga è composta da: pozzo piezometrico, paratoie e scarico di fondo.
L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina e generatore ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocità di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. Il gruppo elettrogeno si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale.
La diga ha un'altezza di 47 m. A sinistra ci sono le paratoie capaci di smaltire ben 1.000 m³/sec. L'attuale Centrale del Furlo rappresenta l'unificazione di due vecchie centrali esistenti: quella realizzata sotto la diga stessa del Furlo e quella poco più a valle, detta dei Raggioli.
EL ARCHI YOUNES 3B
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RispondiEliminaGLOSSARIO:
RispondiElimina1)ENEL: ente nazionale elettrica.
2)PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti.
3)DIGA: Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.).
4) TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo.
5)POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.
YOUNES EL ARCHI 3B
ALESSIA SARTORI
RispondiEliminaCLASSE 3 B
RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA AL FURLO
OBBIETTIVI
1) Conoscere una centrale.
2) Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica.
3) Concetto di “gruppo”.
4) I motori idraulici e le loro differenze.
5) Come si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8 maggio 2013 il professore Giuseppe Dini e la professoressa Carla Palazzini ci hanno accompagnato a visitare la diga e la centrale elettrica del Furlo. La diga del Furlo sorge nel punto in cui il fiume Candigliano incontro il fiume Metauro e venne costruita nel 1920,durante la seconda guerra mondiale la centrale venne distrutta dai tedeschi. Nel 1946 nasce l'Enel (ente nazionale per l'energia elettrica) ma nel 1955 viene costruita la seconda centrale (grazie ai soldi del piano Marshall),nel 1980 la centrale viene comandata da Ascoli Piceno grazie ad onde radioconvogliate e nel 2000 Montorio al Vomano prende il comando.
La diga è ad arco , si chiama così perché esercita la pressione dell’acqua sulle pareti ad arco che hanno un raggio da 21 metri e la sua funzione principale è quella di sbarramento dell’acqua in modo da poter alimentare la centrale per produrre energia elettrica, con l'utilizzo di paratoie di 5x12 metri che oltre ad essere aperte in caso di massimo invaso, compiono il processo di mettere l'acqua in galleria e portarla in centrale( "opera di presa'"). Se invece non c'è corrente entra in azione un gruppo di emergenza formato da un motore primario a 6 cilindri che funziona con delle turbine e produce energia.
L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m detto collettore.
Nel punto in cui la galleria si unisce alla condotta è stato costruito un pozzo piezometrico alto circa 50 metri che ha il compito di proteggere le turbine dall'eventuale diminuzione di portata d'acqua (chiamata colpo di ariete). Inoltre il dislivello che si crea tra il pozzo piezometrico e la centrale è utile perché permette di impiegare una minore quantità di acqua.
La centrale elettrica dell’Enel è costituita da quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine , macchine motrici che consentono di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia elettrica.
Ogni generatore viene raffreddato per auto ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 V con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt. Il primo e il secondo gruppo di generatori hanno gli stessi valori che sono: generatore 7000kw, turbina 4950 kw, velocità 428 giri/min., portata 12m cubici/sec.; terzo gruppo:generatore 2750 kw, turbina 2030 kw, velocità 600 giri/ min., portata 4,70m cubici/sec.; quarto gruppo:generatore 1650 kw, turbina 170 kw, velocità 750 giri/min., portata 2,80 m cubici/sec.
Lo scorrimento continuo di acqua anche nei periodi di siccità permette al tratto successivo del Candigliano di avere una rigogliosa flora, e fauna. Inoltre la zona in cui è situata la diga è stata da alcuni anni proclamata “Riserva naturale statale Gola del Furlo”.
GLOSSARIO:
RispondiElimina-ONDE RADIO CONVOGLIATE=onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta.
-CENTRALE IDROELETTRICA:è un impianto per la produzione di energia elettrica ricavata da turbine che, ruotando grazie alla spinta dell’acqua, trasmettono l’energia meccanica ad un alternatore che la trasforma in elettricità.
-CONDOTTE FORZATE: sono i tubi che portano l’acqua dal pozzo piezometrico alla centrale. Il flusso è regolato tramite delle valvole.
-POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.
-PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti.
- DIGA: Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale. A seconda dei materiali impiegati per la costruzione la diga può essere di calcestruzzo (o muratura), in terra, di pietrame o di materiale misto. Gli sbarramenti in calcestruzzo possono essere del tipo a gravità (anche alleggerita), ad arco o di tipologie miste (arco-gravità, volte multiple, ecc.).
-DIGA AD ARCO: La curva dell'arco è rivolta verso valle, e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle o del canyon in cui tali dighe sono costruite
- TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo.
- DISLIVELLO:Differenza di livello
- O.C.R.E.N : ditta di generatori
- COLLETTORE: Tubazione terminale, condotta che raccoglie acque, fluidi ecc
Laura Sartori classe 3b
RispondiEliminaRELAZIONE SULL USCITA ALLA DIGA DEL FURLO
Obbiettivi:
-1- conoscere uina centrale idroelettrica
-2- apprendere uno scambio elettricco della centrale idroelettrica
-3- concetto di gruppo
-4- i principali motori idraulici e le loro differenze
-5- come si produce la corrente elettrica
-6- concetto di energia rinnovabile
L’ otto Maggio 2013, accompagnati dal professore Dini e dalla Prof. Palazzini siamo andati a visitare la diga e la centrale idroelettrica del Furlo.
La diga del Furlo sorge nel punto in cui il fiume Candigliano, che alimenta la diga ,confluisce nel Metauro.
E’ stata costruita nel 1920.
La diga , gestita in passato dall’ Unes è ora gestita dall’ Enel ed è disposta tra il monte Paganuccio ed il monte Petralata .Produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km creando un lago artificiale dentro la gola del Furlo ed ha un raggio di 21 m.
La centrale è di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della gola e lo scarico di 58,5 m con un salto utile di 53,5 m. L’ acqua arriva hai macchinari tramite una galleria in pressione con diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezzometrico alto 50 m.
La diga è sorvegliata tutto il giorno da guardiani ma è anche autogestibile, si può gestire da sola alzando le paratoie in caso di necessittà.
La diga è dotata di un generatore di circa 17-18 km a gasolio nel caso non ci sia corrente e da cinque o sei galleggianti idraulici facendo sì che tramite un livello passi l’ acqua alla centrale all’ interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generatori composti da turbine Francis e dei generatori che producono 6000 v. tutta questa corrente viene distribuita tra Roma e Fermignano.
Infine all’ interno della fabbrica è presente una stanza con sei quadri elettrici, i quali informano sulla produzione e il funzionamento delle turbine.
GLOSSARIO
- DIGA: Sbarramento permanente su un corso d’ acqua. La diga può essere di calcestruzzo o di muratura.
- CENTRALE IDROELETTRICA: Centrale adibita alla produzione di energia elettrica attraverso l’utilizzo dell’acqua, mediante delle turbine, l’energia prodotta é rinnovabile
- ENEL: Ente Nazionale Elettrico
- TURBINA: Macchina motrice che trasforma l’energia cinetica di un getto violento d’acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo.
- PARATOIA:Sorta di robusta parete verticale mobile, di legno o di metallo, che serve a sbarrare o a regolare il flusso di acque correnti
- ONDE RADIO CONVOGLIATE: sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione
- POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.
RAMADAN SADIKU
RispondiEliminaUSCITA DEL FURLO OBIETTIVI
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile.
Il giorno 8 maggio 2013 con i professori G. Dini e C. Palazzini con la classe 3/B siamo andati a visitare la CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO.
Appena arrivati alla centrale 3 guide ci hanno spiegato come è stata progettata la diga e i suoi componenti; la guida ci ha spiegato che la diga è stata costruita nel 1928, essa è stata ristrutturata perché era stata bombardata dai tedeschi nel dopo guerra.
La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata realizzata dallo sbarramento del fiume Candigliano; gestita dall’UNES è passata all’ENEL essa è disposta fra il Monte Paganuccio ed il Monte Pietralata, dove il Candigliano confluisce nel Metauro.
Ha un raggio di 21 m, produce un aumento di livello sul Candigliano (il principale affluente del Metauro) per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale dentro la Gola del Furlo
La centrale produce 14 milioni di watt, l'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata lunga 145 m, sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; la diga è composta da 2 paratoie esse si possono alzare sia manualmente con una cabina sopra di essi, che elettronicamente grazie a 2 catene per paratoia e 2 pistoni idraulici esse servono per far scivolare i detriti trasportati dal fiume (tronchi, foglie, ecc.) e per far abbassare il livello del fiume se si dovesse alzarsi.
La diga è sorvegliata 24 ore su 24 da molti guardiani, essa è anche autogestita cioè si riesce a gestirsi da sola alzando le paratoie in caso di necessità, inoltre è anche composta da una casa cantoniera dove ci vive il personale.
La diga è composta anche da un generatore da 17-18 Kw a gasolio che in caso dovesse andare via la corrente si fa partire il generatore e con esso si può mandare avanti una diga per un giorno; il generatore è composto da un motore di un camion con 8 cilindri a vu.
La diga è composto anche da 5-6 galleggianti idraulici si che tramite un livello passano l’acqua alla centrale.
La condotta forzata è portata in una fabbrica con 4 turbine Francis esse producono 6000v con un totale di 14 milioni di watt al giorno, ci sono anche 4 generatori raffreddati per autoventilazione cioè che si raffreddano con l’aria, servono in caso che le paratoie non si aprissero e in quel caso si attivano i generatori e riescono a produrre ugualmente l’energia per poi essere portata in maggior parte a Roma e il resto direttamente a Fermignano.
CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
RispondiEliminaOBBIETTIVI:
1) Conoscere una centrale.
2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
3) Concetto di “gruppo.”
4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
5) Come vi si produce la corrente elettrica.
6) Concetto di energia rinnovabile. Il giorno Mercoledì 8 Maggio insieme alla prof Palazzini ed il prof. di educazione tecnica ci siamo recati alla cantrale idroelettrica del Furlo.
Il giorno 8 maggio 2013 con i professori G. Dini e C. Palazzini con la classe 3/B siamo andati a visitare la CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO.Appena arrivati alla centrale 3 guide ci hanno spiegato come è stata progettata la diga e i suoi componenti; la guida ci ha spiegato che la diga è stata costruita nel 1928, essa è stata ristrutturata perché era stata bombardata dai tedeschi nel dopo guerra.La diga , gestita in passato dall’ Unes è ora gestita dall’ Enel ed è disposta tra il monte Paganuccio ed il monte Petralata .Produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km creando un lago artificiale dentro la gola del Furlo ed ha un raggio di 21 m.
La centrale è di tipo a bacino ed ha un dislivello tra la diga posta allo sbocco della gola e lo scarico di 58,5 m con un salto utile di 53,5 m.La centrale elettrica dell’Enel è costituita da quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine , macchine motrici che consentono di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia elettrica.
Ogni generatore viene raffreddato per auto ventilazione e forniscono una tensione di 6.000 V con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt. Il primo e il secondo gruppo di generatori hanno gli stessi valori che sono: generatore 7000kw, turbina 4950 kw, velocità 428 giri/min., portata 12m cubici/sec.; terzo gruppo:generatore 2750 kw, turbina 2030 kw, velocità 600 giri/ min., portata 4,70m cubici/sec.; quarto gruppo:generatore 1650 kw, turbina 170 kw, velocità 750 giri/min., portata 2,80 m cubici/sec.
Lo scorrimento continuo di acqua anche nei periodi di siccità permette al tratto successivo del Candigliano di avere una rigogliosa flora, e fauna. Inoltre la zona in cui è situata la diga è stata da alcuni anni proclamata “Riserva naturale statale Gola del Furlo”.
GLOSSARIO:
-ONDE RADIO CONVOGLIATE=onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta.
-CENTRALE IDROELETTRICA:è un impianto per la produzione di energia elettrica ricavata da turbine che, ruotando grazie alla spinta dell’acqua, trasmettono l’energia meccanica ad un alternatore che la trasforma in elettricità.
-CONDOTTE FORZATE: sono i tubi che portano l’acqua dal pozzo piezometrico alla centrale. Il flusso è regolato tramite delle valvole.
-POZZO PIEZOMETRICO: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.-DIGA AD ARCO: La curva dell'arco è rivolta verso valle, e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle o del canyon in cui tali dighe sono costruite
- TURBINA: Macchina motrice che trasforma l'energia cinetica di un getto violento d'acqua, di vapore o di gas, diretto contro le palette di una ruota, in un movimento meccanico rotativo e continuo.
- DISLIVELLO:Differenza di livello
- O.C.R.E.N : ditta di generatori
- COLLETTORE: Tubazione terminale, condotta che raccoglie acque, fluidi ecc