mercoledì 21 aprile 2010

autocostruzione strumenti e Quadernone Classe 2D

Post riservato per la 2 D.
Vi ricordo che potete indifferentemente scegliere la realizzazione del quadernone o degli strumenti musucali.
Vanno comunque messi
gli obiettivi,
le fasi di lavoro ,
le difficoltà incontrate,
la verifica e collaudo
le vostre libere impressioni sull'attività svolta.
Non dimenticate il glossario dei termini particolari.
Buon Lavoro.Prof Dini

16 commenti:

  1. RELAZIONE DI TECNICA
    I giorni 5,12,19,26 marzo e 2 aprile, con il prof. Dini Giuseppe e la prof. Balducci Fiorella, io e tutta la mia classe abbiamo realizzato degli strumenti musicali.
    L'idea è nata inizialmente per farci capire quanto sia faticoso,ma anche di soddisfazione realizzarne uno; successivamente è subentrata la partecipazione a un concorso che consisteva proprio nel realizzare strumenti e suonarli componendo o usando una canzone nota.
    Io con il mio gruppo ho realizzato uno xilofono: ha una struttura in legno (pitturata di verde), nel primo piano ci sono delle bottigliette di vetro dei succhi di frutta (suono più acuto) riempite con acqua colorata di diverse gradazioni,nel secondo piano delle bottigliette di vetro dello jogurt (suono più grave) anche queste riempite con acqua colorata di diversi colori. Per riuscire a dare una nota ad ogni bottiglietta,cioè per accordarle, c'è voluto parecchio tempo: con un ferretto sbattevamo le bottigliette mentre la prof. cercava di trovare un suono simile associandolo a quelli del flauto e, se non si trovava nessun suono uguale,o perlomeno simile, con una siringa si aggiungeva o si toglieva acqua. A quel punto abbiamo chiuso con una carta argentata i fori delle bottigliette e con lo scotch ci abbiamo attaccato un filo di rame per riuscire ad appenderle alla struttura di legno in modo che il suono potesse vibrare liberamente nell'aria
    Gli strumenti realizzati dagli altri gruppi sono stati invece le maracas,un'arpa celtica,un tamburo,un metallofono e una tromba.
    Questo lavoro mi è piaciuto molto,perchè è stato un lavoro pratico,tutto è stato il risultato del lavoro delle nostre mani e mi ha anche aiutato a diventare un po' più esperta sulla musica.
    I miei prof. hanno proprio avuto una bella idea su questo laboratorio,quante cose si capiscono nel momento in cui ci si mette a costruirle!!! Cose che non sono scritte e non si imparano in nessun libro del mondo! Osservo,capisco, realizzo: è proprio vero!
    Per quanto riguarda il concorso per il momento abbiamo registrato la canzone e l'abbiamo spedita... Chissà come andrà??
    L'importante non è vincere,ma diventare più abili e imparare qualcosa di nuovo.

    Federica Gulini 2°D

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  2. Vi ricordo le regole per una buona relazione.
    Prima di tutto l'argomento, poi le motivazione o gli obiettivi.
    Poi va presentato in mnodo espositivo cosa avete fatto, indicando quale metodo è stato utilizzato (ricordate che in questo momento siete dei tecnici, quali fonti abbiamo consultato per prendere idee. considerazioni ispirazioni. Vanno poi indicati quali strumenti e quali materiali abbiamo utilizzato (ricordate la differenza tra materiale strumento e attrezzo fatta in prima).
    Infine vanno indicati sempre in maniera espositiva problemi e difficoltaà eventualmente incontrate . Qui potete anche mettere le vostre considerazioni.
    Infine le considerazioni "tecniche" e non sul lavoro effettuato risultati ottenuti efficacia o meno della realizzazione.
    Per ultimo ricordatevi dell'immancabile GLOSSARIO.
    Invito quindi Federica a rivedere la sua relazione alla luce di quanto ho espresso.

    Considerazione finale.
    Non posso certamente dirvi bravi dal momento che sono passate ben 2 settimane dalla consegna e sino a ieri nessuno aveva scritto niente.
    Prof Dini

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  3. COMUNICAZIONE IMPORTANTE!!!

    HO RICEVUTO UNA TELEFONATA DA MILANO CHE MI HA COMUNICATO CHE LA NOSTRA CLASSE E' RISULTATA VINCITRICE PARI MERITO CON UNA SCUOLA DI ROMA SULLA CATEGORIA STRUMENTI.
    VINCIAMO:
    UNA TARGA RICORDO
    UN TVC A LCD DA 32 PIOLLICI
    UN LETTORE DVD
    30 ZAINI
    30 PORTA CD
    SU QUESTO LAVORO POSSIAMO DIRCI: SIAMO STATI BRAVI!!!
    Prof. Dini

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  4. IL QUADERNONE DI LEGNO

    OBBIETTIVI:
    •Seguire le fasi costruttive date
    •Capire la differenza tra strumento , materiale , apparecchio
    •Uso corretto degli strumenti e degli utensili
    •Uso delle tecniche di decorazione
    Quest’ anno , insieme all’ insegnate di ed. tecnica prof. Dini Giuseppe, abbiamo realizzato un quaderno di legno ad anelli. per realizzarlo oltre a tanto lavoro ci sono serviti :
    -2 fogli di compensato ( 350x270 mm)
    -Un asta di compensato ( 50x356 mm , spessore 3mm)
    -18 Nips medi ( bottoni a colpo )
    -Un martello
    -Una pinza
    -Un cacciavite a stella
    -Delle viti
    -Un ritaglio di carta vetrata a grana media
    -Vernice trasparente per il legno
    Procuratoci il materiale in ferramenta iniziamo a costruirlo :
    1° fase – Dopo aver scelto la facciata miglioredel compensato da posizionare davanti , costruiamo la struttura con al centro l’asta e ai suoi lati i due fogli di compensato. ( se i pezzi non sono lisci possiamo carteggiarli )
    2° fase – appena datagli la forma passiamo ad l’applicazione delle cerniere; posizioniamole tra l’asta e il foglio a 60 mm dal bordo superiore di esso , controllando che la bussola ( parte pieghevole dalla cerniera ) sia a metà tra le due parti . con una matita segniamo la posizione di esse colorando i due fori nelle ali ( parti ai lati della bussola ). Facciamo lo stessa operazione con tutte e quattro le cerniere.
    3° fase – Allineiamo i pezzi numerandoli per non confonderli.
    4° fase – eseguiamo i fori già disegnati con l’aiuto di un trapano ( se attorno al foro ci sono delle piccole schegge le appiattiamo levigandole)
    5° fase – fissiamo le cerniere con dei nips ,mettendo la testa ( parte convessa ) verso l’esterno . aiutiamoci con un martello facendo attenzione a mantenere la bussola nel bordo dell’ incudine altrimenti rischiamo di rompere il foglio di compensato. Applichiamo lo stesso procedimento per le altre tre.
    6° fase – appena completato il lavoro , prendiamo l’asta ad anelli ( possiamo procurarcela anche da un vecchio quaderno ad anelli togliendogli i nips con una smerigliatrice ) e svolgiamo le precedenti fasi di foratura e di fissaggio ( sempre utilizzando i nips)
    7° fase – ora che abbiamo completato la struttura possiamo decorarlo ( sia all’ interno che all’ esterno ) con dei disegni a matita o incidendo il legno con il pirografo ( attrezzo che brucia il legno superficialmente colorandolo di nero ) se scegliamo di disegnarci possiamo colorarlo con :
    -colori a spirito
    -colori acrilici
    -colori a cera
    -colori a tempera
    8° fase – appena siamo contenti del risultato ottenuto possiamo verniciarlo con una vernice trasparente per legno . Occorre passare più man di vernice o con il pennello o con l’areografo ( strumento con un getto largo utilizzato per verniciare ) tra una mano e l’altra verniciatura ( molto asciutto ) occorre carteggiarlo con la carta vetrata da carrozziere ( più fine ).

    GLOSSARIO :
    NIPS : bottoni a colpo che solitamente sono utilizzati nei jeans ;
    hanno 2 parti fondamentali : la testa ( la parte tonda ) e la base ( parte piatta )
    PIROGRAFO : strumento decorativo che serve a bruciare il legno facendolo diventare nero
    AEROGRAFO : strumento utilizzato per verniciare , ha un raggio a spruzzo ed perciò non lascia segni di linee
    COMPENSATO: tipo di legno ottenuto dalla compressione di segatura
    CERNIERE : utilizzate per l’apertura delle porte , sono composte da 2 parti :
    la bussola ( parte centrale tonda che serve a far aprire le porte ) e le ali ( parti ai lati , che uniscono le due parti )
    CARTA VETRATA DA CARROZZIERE : carta vetrata molto fine , ideale per i piccoli ritocchi
    UTENSILE:arnese, strumento, attrezzo
    UTENSìLE :arnese che serve per usi domestici , lavorativi o più precisi

    CONSIDERAZIONI PERSONALI :
    E’ stata un attività molto piacevole per la grande manualità .
    Mi ha aiutato a conoscere l’ educazione tecnica da un altro punto di vista . Mi sono divertita molto nel costruirlo anche se ha avuto delle difficoltà che piano piano sono riuscita a superare .
    GIULIA LUNGHI 2°D

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  5. Insieme al Prof. Dini abbiamo realizzato un quadernone di legno riciclando alcuni materiale, per esempio l’ asta ad anelli recuperata da un vecchio quaderno ad anelli.
    Gli obbiettivi erano :
    • seguire le fasi costruttive date
    • capire la differenza tra strumento, materiale e apparecchio
    • usare correttamente strumenti e utensili
    • usare correttamente le tecniche di decorazione

    I materiali usati sono :
    • n ° 2 fogli di compensato 350 mm X 270 mm spessore 3 mm
    • n ° 1 asta di compensato 350 mm X 50 mm spessore 3 mm
    • n ° 4 cerniere 35 mm X 20 mm
    • n ° 18 nips (bottoni a colpo)
    • n ° 1 asta ad anelli (recuperata)
    • martello
    • pinza
    • cacciaviti (piatto/stella)
    • carta vetrata (grana medio/fina)

    le fasi che abbiamo seguito sono queste :
    1. la parte liscia va all’esterno
    2. bisogna mettere la cerniera a distanza di 60 mm dal bordo stretto
    3. Con la bussola a metà del bordo si segnano i fori delle cerniere verso l’interno (per entrambi i fogli)
    4. Si forano e si fissano con i nips le cerniere sul foglio
    5. Si allineano i fogli e l’asta (al centro)si segnano le parti corrispondenti e quindi i fori delle cerniere sull’asta
    6. Si forano i punti segnati e si fissa l’asta alle cerniere
    7. Si segnano i fori dell’asta ad anelli, si forano, e si fissa centralmente l’asta ad anelli nei due assi
    8. Si decora il proprio quadernone a piacere
    9. Si danno due o tre mani di lucido al quaderno (dopo la prima mano ”cartavetrare” il quaderno con cartavetrata fina)
    Per esempio io ho decorato il mio quaderno di legno utilizzando il pirografo.
    Secondo me è importante fare queste cose perché un alunno si diverte ma allo stesso tempo impara a usare strumenti che altrimenti non utilizzerebbe .
    Questo lavoro mi è piaciuto molto e non ho trovato difficoltà .

    GLOSSARIO :
    NIPS : bottoni a colpo che solitamente sono utilizzati nei jeans ;
    hanno 2 parti fondamentali : la testa ( la parte tonda ) e la base ( parte piatta )
    PIROGRAFO : strumento decorativo che serve a bruciare il legno facendolo diventare nero
    COMPENSATO: tipo di legno ottenuto dalla compressione di segatura
    CERNIERE : utilizzate per l’apertura delle porte , sono composte da 2 parti :
    la bussola ( parte centrale tonda che serve a far aprire le porte ) e le ali ( parti ai lati , che uniscono le due parti )
    CARTA VETRATA DA CARROZZIERE : carta vetrata molto fine , ideale per i piccoli ritocchi
    UTENSILE:arnese, strumento, attrezzo
    UTENSìLE :arnese che serve per usi domestici , lavorativi o più precisi
    Anna Angelini 2° D

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  6. Sotto la direzione del professor Dini e la professoressa Balducci ho realizzato, insieme con alcune mie compagne, uno xilofono riciclando bottigliette e alcuni barattolini entrambi di vetro.

    I materiali usati sono i seguenti:

    • sei bottigliette di vetro e sei barattolini di vetro
    • N ° 2 tavole di legno di abete 35cm x 5 cm
    • N ° 2 tavole di legno di abete 70 cm x 5 cm
    • N ° 12 occhioli di ottone
    • Filo di ferro
    • Coloranti alimentari (rosso, giallo, blu, con cui poi si fanno i colori secondari)
    • Lucido per legno (che poi noi abbiamo colorato di verde)
    • Viti e avvitatore

    PROCEDIMENTO:
    1. Si tagliano le tavole di legno alla lunghezza desiderata a seconda delle bottigliette.
    2. Si da’ una mano di lucido alle tavole.
    3. Con un panno si toglie il lucido.
    4. Si avvitano le tavole in modo da formare una struttura.
    5. Si riempiono le bottiglie con acqua colorata.
    6. Si chiudono le bottiglie con scoch e carta di alluminio.
    7. Con il filo di ferro si fissano le bottiglie e i barattoli alla struttura.
    8. Infine con una siringa e un flauto si devono accordare le bottigliette.

    Ora il nostro xilofono è pronto !!!!!!!!
    Mi sono divertita molto a realizzare questo progetto e devo dire che i prof ci sono stati di grande aiuto soprattutto quando è stato il momento di accordare lo strumento.
    Finito il lavoro, abbiamo fatto un piccolo concerto che, abbiamo ripreso e poi mandato alla Disney. Vorrei aggiungere che recentemente abbiamo saputo che la nostra classe ha vinto il seguente concorso !!!!!!!

    Anna Angelini 2° D

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  7. Realizzo uno Strumento

    Nei mesi di marzo e aprile insieme al prof Dini e alla professoressa balducci io e la classe 2d abbiamo partecipato a un concorso della Diseny il quale diceva che si doveva costruire degli strumenti e poi con essi ci si doveva comporre una canzone.
    La classe è stata divisa in gruppi e ogni gruppo costruiva uno strumento a piacere.
    Il mio gruppo, ha deciso di fare le Maracas e il bastone della pioggia.
    Come prima cosa per le maracas abbiamo cercato dei barattoli di alluminio e di vetro in modo tale che il suono cambiasse .In seguito abbiamo ricoperto i barattoli e i loro tappi con carta igienica e colla vinilica diluita con acqua e quella è stata la parte piu difficile. Una volta che la carta si è asciugata abbiamo colorato i barattoli tutti in modo diverso con i colori a tempera e decorati con i glitter.Per finire un mio compagno a portato delle perline da mettere all’interno dei barattoli,abbiamo usato quelle ma siamo anche andati nel giardino interno della scuola a raccogliere dei sassi i più piccoli che trovavamo abbiamo messo i tappi ed ecco pronte le nostre maracas.Invece per realizzare il bastone della pioggia abbiamo usato un tubo di cartone,ci abbiamo infilzato dei chiodi ad aspirale lo abbiamo rivestito con carta igienica e colla vinilica diluita con acqua,colorato decorato ,messo dentro dei sassi chiuso ed eccolo pronto.
    Gli altri gruppi hanno realizzato strumenti come:lo xilofono,il tamburo,il flauto ed altri ma quello più bello è quello che hanno realizzao due ragazzi con il professore un salterio.
    Questo progetto è stato molto divertente e a dato spazio all’immaginazione perché ognuno di noi ha messo del suo nel proprio strumento ed è stata anche educativo.


    Andrea Romani 2D

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  8. Progetto suoni in classe
    Obiettivi:
    -Apprendere nuove cose su i vari strumenti
    -Idealizzazione dello strumento

    Noi alunni della classe 2^ D abbiamo partecipato ad un progetto di “Disney channel”, grazie alla collaborazione del prof. Dini Giuseppe e della prof.ssa Balducci Fiorella.
    Ci siamo divisi in vari gruppi e ognuno doveva decidere che strumento fare: il gruppo nel quale ero io ha fatto le maracas e i bastoni della pioggia.

    LE MARACAS

    Inizialmente abbiamo deciso come farle e che materiale utilizzare. C’è sembrato più opportuno farne alcune con dei barattoli di vetro e altre con dei barattoli di lamiere del caffè in polvere .Una volta decise queste due cose: ci siamo messi al lavoro .Dentro questi barattoli abbiamo inserito sassi per voler riprodurre un rumore più grave e anche perline per avere un rumore più acuto.
    Inizialmente abbiamo rivestito con colla vinilica e carta i barattoli, questa fase penso che sia stata la più “dura” perché c’è stata una grande difficoltà nel diluire la colla e nel decidere la quantità di essa. Dopo che la colla si è asciugata abbiamo iniziato a dargli una prima mano di colore uniforme. Successivamente le abbiamo ritoccate nei punti dove il colore non vi era arrivato. Una volta asciutto il colore le abbiamo decorate con i glitter colorati. Quando anche il glitter si è asciugato il lavoro con le maracas era ultimato.

    I BASTONI DELLA PIOGGIA

    Abbiamo preso dei tubi della carta igienica poi ci abbiamo impiantato dei chiodi a spirale. Una volta finito vi abbiamo introdotto il riso e lo abbiamo chiuso all’estremità con dei pezzi di legno e la colla a caldo.
    Poi l’abbiamo rivestito sempre con colla e carta. Inseguito l’abbiamo decorato.


    Gli altri gruppi hanno realizzato:
    due xilofoni
    un salterio
    un tamburo
    un flauto

    Il lavoro delle maracas e dei bastoni della pioggia è stato eseguito da:
    -Bartolucci Fabio
    -Cattani Christian
    -Romani Andrea
    -Sacconi Elena

    Questo lavoro a fine didattico, mi è servito per apprendere cose nuove sugli strumenti e anche a capire la fatica che si fa a costruirli.

    GLOSSARIO
    SALTERIO = strumento musicale simile ad un arpa celtica
    DISNEY CHANNEL = programma televisivo per bambini

    Bartolucci Fabio 2 ^ d

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  9. IL QUADERNO DI LEGNO
    OBIETTIVI:
    seguire le fasi costruttive date
    capire la differenza tra strumento, materiale, apparecchio
    uso corretto degli strumenti e utensile
    uso delle tecniche di costruzione
    MATERIALE:
    2 fogli di compensato 350x270 spessore 3mm
    1 asta di compensato 50x350 spessore 3mm
    4 cerniere 35x20
    18 nips (bottoni a colpo) medi
    1 asta ad anelli recuperata
    1 martello
    1 pinza
    1 cacciavite
    Carta vetrata media

    Venerdì 4 dicembre nell’aula di tecnica con l’aiuto del professor Dini abbiamo iniziato la costruzione del quaderno di legno.

    Per eseguire il lavoro ci simo aiutati con Internet e con le istruzioni che avevamo nel quaderno.

    Per prima cosa si rifinisce la spigolatura dei bordi, si segnano le distanze di applicazione delle cerniere ed i relativi fori, poi si realizzano i fori previsti nei vari pezzi, si fissano con i nips le cerniere su ciascun foglio, si allineano i fogli con l’asta al centro e segnato le parti corrispondenti.
    Inseguitosi fissa l’asta alle cerniere prima un foglio poi l’altro e infine si applica l’asta ad anelli mediante i nips. Ora si può decorare a piacere con qualsiasi tipo di colori. Dopo aver decorato il quaderno si passa il lucido per la prima volta, si lascia asciugare dopo di che si strofina con una paglietta e si ripassa il lucido per una seconda volta. Il quaderno di legno è concluso.

    IMPRESSIONI PERSONALI
    A mio parere questo lavoro è stato molto istruttivo e allo stesso tempo molto divertente. Mi ha permesso di imparare cose nuove che sicuramente mi rimarranno utili. Nel corso del lavoro ci sono state anche difficoltà ma le abbiamo sempre risolte aiutandoci a vicenda.
    GLOSSARIO
    Utènsile = arnese che serve per usi domestici o lavorativi o più precisi
    Utensìle = arnese, strumento, attrezzo.

    Luana Mariani 2D

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  10. Il flauto è uno strumento che appartiene alla categoria degli aerofoni (flauti, fischietti, ecc…), è molto diffuso e facile da utilizzare. Vediamo in questa sede come si costruisce il flauto dolce, che per la sua imboccatura tagliata diagonalmente è chiamato anche flauto a becco
    Materiali
    canna di bambù, punta arroventata, taglierino.
    Realizazione
    Praticare nella canna cinque fori con una punta arroventata
    Fare con il taglierino un’apertura rettangolare in corrispondenza di una zeppa inserita nel foro di insufflazione per far vibrare l’aria immessa nel tubo. Il flauto dolce viene tenuto verticalmente dal suonatore che non soffia, ma emette un "tu-tu" e agisce con le dita sui fori lungo il tubo.
    Si suona tenendo lo strumento frontalmente tra le labbra , a differenza dell’ flauto ditraverso che si tiene orizzontale. Per questo motivo il flauto dolce è a volte chiamato "flauto dritto". Esistono flauti dolci di diverse lunghezze, flauti più lunghi avranno un suono più grave, più corti avranno un suono più acuto.
    Ha in tutto 8 fori (7 sul lato anteriore e 1 su quello posteriore); dei 7 anteriori, i tre superiori si suonano con la mano sinistra (il foro sul lato posteriore, detto "portavoce", si chiude con il pollice della mano sinistra, e serve per ottenere le note dell'ottava superiore) e i quattro inferiori con la mano destra. Il mignolo della mano sinistra ed il pollice della destra non vengono usati (il pollice destro regge lo strumento). Il foro più basso è disallineato rispetto agli altri, per poter essere agevolmente raggiunto dal dito mignolo; nei flauti rinascimentali, in luogo del foro più basso venivano praticati due fori alla stessa altezza, in posizione simmetrica, per permettere un eventuale uso con le mani invertite (la destra in alto, la sinistra in basso): il foro non utilizzato era sigillato con la cera. Per alzare di un semitono la nota più grave è necessario tappare il foro più basso solo a metà: nel XVIII secolo, per rendere più precisa l'intonazione della nota alterata, il foro fu sdoppiato in due fori ravvicinati (e lo stesso fu fatto per il foro immediatamente superiore), come si vede nei flauti dolci di costruzione moderna.
    Gli strumenti più gravi della famiglia hanno della chiave che permettono di occludere i fori sul trombino.
    Nel flauto dolce (diversamente dal flauto traverso) non è possibile variare l'imboccatura cambiando la posizione delle labbra, per adattarla a un flusso d'aria più o meno intenso: pertanto, nel flauto dolce variazioni di pressione dell'aria da parte dell'esecutore producono inevitabilmente variazioni di altezza della nota emessa. Gli effetti espressivi ottenibili con il flauto dolce si basano quindi sull' articolazione del fraseggio (la variazione del transitorio di attacco di ciascuna nota, ottenuta con diversi "colpi di lingua"), sull'uso (sporadico) di diteggiature alternative, e su moderate variazioni di intensità sulle singole note; è invece preclusa la possibilità di ampie variazioni di intensità (piano e forte) e di effetti di crescendo e diminuendo sull'arco di frasi lunghe
    Dorin

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  11. Per contro, il fatto che l'imboccatura del flauto dolce possa essere anche molto lontana dalla bocca dell'esecutore (negli strumenti più lunghi l'aria viene soffiata attraverso un tubo di ottone detto ritorta) permette di realizzare strumenti molto lunghi (e quindi con tessitura molto bassa), cosa assai più problematica per i flauti traversi.
    Proprio la diversa costruzione dell'imboccatura, che differenzia il flauto dolce dal flauto traverso, ha quindi determinato tanto la grande diffusione del flauto dolce nel Rinascimento (epoca in cui si apprezzava molto l'effetto di insiemi omogenei di strumenti che riproducessero, grazie alle diverse taglie, l'insieme delle voci umane dal basso al soprano), quanto la definitiva prevalenza del flauto traverso verso la fine del XVIII secolo, allorché le possibilità dinamiche del flauto dolce risultarono inadeguate alle mutate esigenze musicali e alle dimensioni delle sale da concerto. Il mio strumento.
    Con il concorso suoni in classe abbiamo realizato un’ arpa celtica, con laiuto della prof Balducci e del Prof Dini. Ragazzi che hanno aiutato Giulia Alex Dorin Fabio.
    Prese le misure abbiamo cominciato a montare la cassa.
    Presa la cassetta di legno con coperchio , prese le 24 viti a espansione ad anello, 24 corde (di nylon o corde di chitarra), un’asticciola di legno a sezione triangolare lunga otto centimetri che, preparata con piccole scanalature sulla sommità diviene un ponticello con la funzione di mantenere le corde in sede.
    Realizzazione:
    Fare un foro di centimetri di diametro nel coperchio della cassetta con un seghetto da traforo. Predisporre i fori per 24 viti nella parte posteriore della cassetta a due centimetri di distanza l’uno dall’altro e quindi, posizionare le viti ad anello dopo aver eliminato il loro cilindro espandibile.
    Sul lato anteriore predisporre i fori per i bischeri che verranno posizionati in corrispondenza delle viti sul lato opposto, ma disposti su una linea diagonale. Sigillare con lo stucco le eventuali fessure e incollare coperchio e ponticello. Annodare infine ogni corda al suo anello e al bischero corrispondente. Lucidata e asciugata e pronta per suonare. Ora entra in scena la prof calducci che ci a fatto suonare il pescatore.
    Io mi sono divertito un sacco è mi è piaciuta l esperienza.

    Dorin

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  12. XILOFONO CON BOTTIGLIE
    OBIETTIVI:
    -Saper ascoltare
    -Sapere distinguere le diverse tecniche di riproduzione del suono (strofinare, percuotere…) degli strumenti ritmici e degli oggetti.
    -Sapere costruire strumenti musicali attraverso materiale di recupero (maracas, tamburelli…)
    -Saper lavorare insieme.
    MATERIALE:
    -Bottiglie di vetro
    -Coloranti
    -Spago
    -Acqua
    -Aste di legno

    Venerdì 12 marzo a scuola nell’aula di tecnica abbiamo iniziato la costruzione degli strumenti musicali con l’aiuto del professor Giuseppe Dini e la professoressa Balducci Fiorella.

    Il lavoro consisteva nella costruzione e nell’esecuzione di vari strumenti musicali che ogni gruppo avrebbe costruito per poi mandare ad un concorso: “Suoni di Classe”. Abbiamo realizzato molti strumenti tra cui le maracas, il bastone della pioggia, la tromba, il tamburo, l’arpa celtica, i sonagli, le campane, il flauto e lo xilofono. Il mio gruppo era costituito da Giulia, Sofia, Federica e Anna. Insieme abbiamo deciso di costruire uno xilofono con delle bottigliette di vetro dove all’interno ci avremo introdotto acqua colorata con livelli di acqua differenti.
    Per prima cosa abbiamo verniciato di verde le cinque aste, le abbiamo fatte asciugare e le abbiamo fissate con i chiodi e il trapano. Successivamente abbiamo incastonato dei ganci dove sarà sospesa ciascuna bottiglia. Ora si passa alle bottigliette: abbiamo messo il livello dell’acqua in base alla nota, versato del colorante di vario colore in ogni bottiglia per renderle più colorate. Ciascuna bottiglietta è stata chiusa con della carta d’alluminio e dello scotch in modo che l’acqua non uscisse. Il collo delle bottiglie è stato avvolto con un filo di ferro che servirà per tenerle in sospensione. A questo punto si possono agganciare all’asta. Ora non resta altro che accordare il nostro xilofono e percuotere ciascuna bottiglia con una bacchetta di metallo o di legno suonandoci qualche melodia.

    IMPRESSIONI PERSONALI:
    Non so se vi ha incuriosito la maniera in cui ho descritto la costruzione di questo strumento di certo io ne sono rimasta affascinata. È stato interessante scoprire come può nascere una melodia da un semplice strumento costruito con le nostre mani, è stato bellissimo collaborare con i miei compagni e professori. Lavori di questo genere a mio avviso sono molto utili per insegnarci a manipolare, a ragionare e mettere in pratica la nostra fantasia. Spero di avere altre esperienze del genere. Grazie a chi ha permesso tutto questo.

    GLOSSARIO
    Coloranti = sostanza, per lo più chimica, usata per dare colore.
    Ferro = metallo di colore grigio, duttile e molto malleabile.
    Alluminio = metallo leggero di colore argento, molto duttile e malleabile.
    Melodia = motivo musicale. Unione armonica di suoni.
    Suono = insieme di vibrazioni acustiche prodotte da uno strumento musicale o dalla voce umana.
    Xilofono = strumento musicale costituito da una tastiera di tavolette di legno o di bambù che si suona con un piccolo martello.
    Luana Mariani 2D

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  13. RELAZIONE SULLE CAMPANELLE

    Nel mese d’ aprile ’10 io e la mia classe con l’aiuto del professor Dini (ed. tecnica) e della professoressa Balducci (ed. musicale) abbiamo partecipato a un concorso musicale, intitolato: Suoni di classe. Gli obbietti erano costruire degli strumenti (a nostra scelta) e poi suonarli.
    Il prof Dini ha fatto scegliere a noi i gruppi, io ero con Erica e Sofia. Ogni gruppo doveva realizzare un strumento differente . Inizialmente siamo andate su un sito per scegliere lo strumento da costruire: abbiamo scelto le campanelle. I materiali erano:
    1)legno, 2)chiodi, 3)colla vinilica, 4)fili di rame, 5) tubi di metallo, 6) cera. Inoltre ci siamo munite di alcuni utensili: martello,righello, una sega, della carta vetrata a grana media e una pinza.
    Ci siamo divise il materiale da portare e abbiamo iniziato il lavoro. Con l’aiuto del prof Dini nel laboratorio di tecnica abbiamo tagliato il legno di un pino per costruire le basi del nostro strumento, poi ognuna ne cartavetrava un pezzo. Un paio di giorni dopo, avevamo portato tutte il materiale che ci era stato assegnato tranne i tubi di metallo che non eravamo riuscite a trovare. Inizialmente abbiamo assemblato i pezzi della base dello strumento,sempre con l’aiuto del prof di tecnica.
    Però c’è stato un piccolo problema: un’ asta era storta allora l’abbiamo dovuto
    Guastare. Abbiamo dovuto rifare tutta la base applicandoci agli angoli dei triangoli di legno di pino però questa volta oltre ai chiodi abbiamo usato anche la colla vinilica.
    Poi abbiamo costruito due piccoli rettangoli (b=15cm e h=2.5cm) da applicare in fondo alle aste per appoggiare meglio lo strumento. Infine l’abbiamo pitturato di un rosa scuro: abbiamo preso il fucsia e l’abbiamo mischiato a un po’ di bianco ed abbiamo iniziato a pitturare.
    Asciutta gli abbiamo applicato cinque chiodi nella parte alta, distanziandoli di 5 cm. L’ultimo giorno di assemblaggio abbiamo appeso i cinque tubi di metallo,(tra di loro c’erano 5 cm di differenza partendo dal più lungo che misurava 30 cm) con del filo di rame in modo che il suono potesse vibrare nell’aria. Infine abbiamo messo la cera che dopo essersi asciugata abbiamo rimosso con un panno e finalmente dopo tanto lavoro il nostro strumento era terminato.
    Poi nelle ore della prof.ssa Balducci l’abbiamo accordata. Logicamente aveva solo cinque note:fa,sol, la,si,do. Due giorni dopo abbiamo fatto il video ogni mio compagno suonava uno strumento tra quelli che avevamo costruito: xilofono,campanelle,maracas,bastone della pioggia, salterio, tamburo e una tromba. Io suonavo le campanelle. Abbiamo suonato la canzone di de’Andrè: il pescatore, abbiamo fatto molte prove perché inizialmente non veniva affatto bene però alla fine ci siamo riusciti.
    Inizialmente abbiamo avuto molti problemi perché i tubi di metallo non si riuscivano a trovare però alla fine dopo un po’ di ricerche Sofia è riuscita a procurarceli, fortunatamente.
    Inoltre abbiamo avuto un altro problema perché il legno di pino non è molto
    resistente e quando dovevamo applicarci i chiodi si rompeva facilmente,per questo abbiamo dovuto procedere con più attenzione.
    Letizia arduini 2d

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  14. Nonostante i problemi,abbiamo lavorato in modo collaborativo fra noi, aiutandoci l’una con l’altra quando ne avevamo bisogno.
    L’idea di questo laboratorio mi è piaciuta tantissimo perché non solo abbiamo ampliato le nostre conoscenze per quanto riguarda la costruzione degli strumenti ma è stato anche un lavoro che ha portato ottimi risultati anche per la relazione l’aiutarsi fra noi, ragazzi e i nostri professori e soprattutto poter esprimere le nostre opinioni.

    Glossario
    Utensile: Nome generico di arnesi o attrezzi necessari allo svolgimento di un’attività lavorativa oppure di uso domestico.
    Cartavetrare: Pulire,levigare mediante la carta vetrata; scartavetrare.
    Sega:Utensile usato per la recisione di materiali vari costituita da una lama dentata d’acciaio fissata a una o più impugnature su un telaio, funzionante con un scorrimento alterno o continuo o con opportuna pressione sull’oggetto da tagliare.
    Pinza: Arnese costruito di due branche d’acciaio unite a cerniera utilizzato per afferrare e stringere pezzi metallici.
    Assemblaggio: Il complesso delle operazioni necessarie per mettere insieme le varie parti, precostruite, qualunque tipo di struttura per indicare la connessione e la fusione di elementi diversi in una sintesi.
    Asta: Oggetto allungato diritto, più o meno simile a un bastone o a una pertica, di legno o di altro materiale destinato a usi diversi con funzioni di sostegno o come strumento.
    Applicare: Mettere sopra facendo aderire attaccare, appiccicare, incollare.
    Vibrare:Essere in vibrazione, effettuando piccole o rapide oscillazioni. Di suoni diffondersi, riecheggiare, risuonare.
    Rimuovere:Spostare un oggetto dal luogo nel quale si trova portare via, togliere, levare.
    Accordare:Dare a uno strumento musicale a corda la giusta intonazione.

    Letizia Arduini 2°D

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  15. Inchiesta: Il dubbio e le opportunità Diana Corrina 3C 2.06.10

    FARE A MENO PER FARE DI PIU’

    Il dibattito sul riscaldamento globale è molto discusso, resta valido il fatto che c’è una sola strada sul fronte dell’energia, rinunciare ai combustibili fossili e impegnarsi a fondo per sviluppare le tecnologie in grado di sfruttare il più grande giacimento esistente: il SOLE.
    Riguardo al riscaldamento globale la pubblica opinione non sa più cosa pensare, le granitiche certezze sulle cause che lo provocano mostrano incertezze. In questo articolo si provano a riepilogare i pro e i contro su un tema che ha da sempre accompagnato l’uomo: Che tempo fa?
    Il professore Antonio Zecca, docente di Fisica all’università degli studi di Trento è da più di venti anni impegnato sui temi ambientali dice che non possiamo più vivere come prima e la crisi potrebbe essere l’occasione per impostare, per le future generazioni un nuovo stile di vita a cominciare dalla costruzione della casa dove si vive che può essere eseguita ad impatto ambientale e consumo zero. Bisogna tenere conto che nei prossimi anni si verificherà:
    a)l’esaurimento dei combustibili fossili,
    b)l’esaurimento delle risorse minerarie,
    c)il riscaldamento globale della terra che ci impone la necessità di ridurre di conseguenza le emissioni di CO2.

    Due sono le cose che vanno assolutamente fatte:
    1)bisogna consumare meno e in modo più efficace;
    2)bisogna sostituire il petrolio, poichè dovremmo ormai sapere che non c’è ne sarà per sempre.

    Con le nuove tecnologie si può catturare l’energia rinnovabile dal sole, ma non solo: dal vento, dai gas naturali, e c’è chi pensa di sfruttare le maree per produrre energia elettrica.

    Classificazione dei paesi inquinanti
    Negli ultimi anni abbiamo scoperto che gli Stati Uniti d’America hanno prodotto 6.963,8 milioni di tonnellate di CO2 pari alla Cina, l’Europa è in terza posizione e precede la Russia e il Giappone.

    La “GREEN ECONOMY”
    Questa tencnologia dimostra che investire risorse economiche pubbliche e private nelle fonti rinnovabili ha impatti molto positivi sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Per i professionisti le opportunità sono da ricercare nel fotovoltaico e nelle innovative tecniche di costruzione di edifici mirate al risparmio energetico.

    A casa nostra: il futuro sarà “eco-economico” o “ non sarà”. Pensare di perpetuare il modello passato non è solo assurdo ma sarebbe da suicidi.
    EOLICO: sono 242 gli impianti eolici attualmente in esercizio e producono 3.538Mw di potenza. La maggior parte degli impianti si trovano nell’Italia meridionale (Puglia e Campania). Nel settore sono coinvolte in Italia circa 20.000 unità lavorative comprensive di figure professionali molto elevate.
    Diana Corrina 3 C

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  16. sihan sabani
    OBBIETTIVI:
    •Seguire le fasi costruttive date
    •Capire la differenza tra strumento , materiale ,
    •Uso corretto degli strumenti.
    Il giorno 12 marzo 2 aprile, con il prof Dini e la prof Balducci , io e tutta la classe abbiamo realizzato degli strumenti musicali.
    Io è il mio amico di classe è venuta una idea di costruire un tamburo eravadacordo pero non avevamo la legnia ,il prof dini cia detto che li troveremo abiamo niziato a cercare nel
    laboratorio e il prof gli trovati erando 3 pezzi ,1 pezzo era lungo 30 cm e altezza 15 cm abiamo prese tutte le misure e allla fine abiamo tagliato 1 pezzo a meta e gli abiamo atacati con la colla calda era
    diventato un retangollo (senza la basse e il comperchio ) e abiamo prso la legnia era gigante e abiamo preso le misure e labiamo segniato abiamo tagliato la legnia ne servivano due pezzi una era la base e laltra era il coperchio il coperchio
    labiamo fatto con un osso in mezzo perche dopo non suonava cela sugerito il prof dini labiamo tagliato abiamo atacatti la base e il coperchio e labiamo atacati con la collla calda
    abiamo suonato per un po sembrava un vero tanburo e si e aperto il coperchio non teneva e il prof dini cia deto che dopbiamo atacarlo con la colla vinavil siamo andati nella aula di tecnica e labiamo atacato
    il prof dini cia detto che per atacarsi ci vole molto tempo abiamo aspetato un giorno è era acsiugato .
    Erano pronti tutti strumenti e gli abiamo suonati era venuta bene.
    Dopo alcune setimane glie arivato un mesaggio al prof dini e cia detto che abiamo vinto contro la scuola di roma .
    prof se non va bene mi invia un email su (sihan96@live.it)lo rifaccio

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