mercoledì 30 maggio 2018

REGIME ALIMENTARE

Regime alimentare (da leggere)

Pesca intensiva e allevamenti industriali: le conseguenze delle nostre cattive abitudini a tavola.
Vale la pena dire che questo libro è uscito in lingua originale, già dal 2012.
Ho letto il testo con una piccola vena di distacco, avendo il timore di scivolare verso scelte eccessive e impensabili; mi sono trovato invece una lettura piacevole per niente logorroica, ricca di considerazioni ponderate e dati. Subito mi ha colpito una frase iniziale, di quelle che si mettono in dedica “E' nostro dovere imparare a conoscere gli alimenti di cui ci nutriamo e l'impronta ecologica che essi lasciano sull'ambiente per scegliere quelli più adatti al benessere di tutte le creature”. “Molti dei problemi del nostro pianeta… potrebbero essere eliminati o almeno attenuati attraverso il passaggio semplice ma condiviso a una scelta alimentare vegetariana , di per sé, più salutare ed etica e attraverso il ricorso a sistemi di produzione alimentare più efficienti e rispettosi della natura.” Quindi si passa a parlare di surriscaldamento e depauperamento globale, concetto di risorsa rinnovabile. Fra i gas climalteranti non ci sono solo gli scarichi dei nostri mezzi di trasporto dei nostri riscaldamenti, che danno un aumento di anidride carbonica del 35%, ma anche il metano il cui aumento è del 145% ed è dovuto per il 40% dallo sviluppo dell'industria zootecnica; mentre l'ossido d'azoto, che è 310 volte più nocivo dell'anidride carbonica, al 65% è dovuto agli allevamenti.
Di fatto gli animali non sono carne e noi alleviamo, diamo da bere, da mangiare, uccidiamo e ingeriamo 70 miliardi di animali all'anno, 10 volte la popolazione mondiale. Se un alieno vedesse la terra così com'è, non direbbe che sicuramente la razza umana è preponderante, bensì vedrebbe animali allevati.
Per questo si distruggono foreste strategiche, per far posto alle coltivazioni asservite agli stessi allevamenti, si consumano risorse idriche importanti, come la falda fossile non rinnovata, di Ogallala, nel Nebraska . Il 42% di quest'acqua viene usata per il beveraggio e per il foraggio; 1500 servono per macellare una sola mucca. Senza poi considerare che i settori dell'inquinamento sono i settori della carne, del latte, della pesca. Gli allevamenti contribuiscono al 37% con gli antibiotici, , al 50% % con l'uso di pesticidi, al 55% con l'erosione del suolo dovute alle pratiche agricole.
Il libro contiene una sostenuta mole di dati: sui consumi dell'acqua sulla produzione ittica, sui consumi di carne e derivati quali latticini, con un ampio confronto tra nutrimenti di origine animale e di origine vegetale, senza trascurarne i rischi per la salute. Un intero capitolo è dato all'informazione difettosa, in mano almeno negli Stati Uniti alle potenti lobby della carne. Un terreno delle foreste tropicali abbattute, rende al proprietario 60 dollari ogni mezzo ettaro. Lo stesso terreno tuttavia potrebbe produrre 2400 dollari se venissero raccolti in modo rinnovabile i frutti, i fiori e le erbe medicinali che vi crescono spontanei.
Infine un messaggio attualissimo “Liberatevi dai vincoli culturali e dall'influsso dei media e della pubblicità. Fate la cosa giusta impegnatevi. Siate coerenti con le vostre scelte e andatevene fieri. Mentre il corpo e lo spirito ringrazieranno assieme al pianeta”. Buona lettura!
“Rchard OppenLander è uno scrittore saggista impegnato sui temi dell'alimentazione e della sostenibilità ambientale. I suoi studi e le sue conferenze pubblicate negli Stati Uniti sono stati una fonte importante per Kip Andersen e Leegan Kuhn, gli autori di CowSiracy, l'incredibile documentario che a oggi rappresenta la sfida più forte lanciata al movimento ambientalista”

Richard Oppenlander “Regime alimentare Pesca intensiva e allevamenti industriali: le conseguenze delle nostre cattive abitudini a tavola” Chiare lettere ed. Milano agosto 2017, 16 €

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