mercoledì 4 ottobre 2023

Lodate Dio


Lodate Dio

Una esortazione redatta da un vero politico, da uno scienziato, da un Papa. Non poteva che iniziare rammentando il vangelo: ”Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro” Una sorta di invito pressante a fidarci maggiormente della Provvidenza.

Considerazioni sul cambiamento climatico che danneggia la vita di molte persone, che ha conseguenze sulla esistenza di popoli, che per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli, relativizzarli (c’é chi lo fa con metodo), sono sempre più evidenti. Il riscaldamento del pianeta sta provocando siccità alluvioni prosciugamento di laghi, spazza via persone. Un inquinamento provocato da una percentuale bassa più ricca della popolazione, rispetto al 50% di quella più povera. L’anidride carbonica ha raggiunto il massimo storico nel giugno 2023 di 423 parti per milione aumentando negli ultimi 50 anni ad una velocità inedita e che soprattutto non può più essere nascosta. 

A noi cosa viene chiesto? Nulla di più di una certa eredità che lasceremo dietro di noi, ai nostri discendenti. Eppure con la transizione energetica verso le rinnovabili, ben gestita, potremmo anche generare innumerevoli posti di lavoro in diversi settori.

Con la pandemia ci siamo accorti la stretta relazione che c’è tra nostra vita umana, gli altri esseri viventi e l’ambiente, con le relative ripercussioni su tutto il pianeta. Un pianeta troppo spesso saccheggiato, in nome di crescita illimitata, che entusiasma molti. Tanti non sono d’accordo su queste affermazioni e certe opinioni sprezzanti ed irragionevoli, in tal senso, si trovano anche all’interno della Chiesa Cattolica.

Le risorse non sono certo illimitate, ma il problema è l’ideologia per accrescere oltremodo il potere dell’uomo. Si passa dal dono di apprezzare quanto la terra offre, al diventare uno schiavo del capriccio della mente umana e delle sue capacità. Ciò che ci fa aumentare il potere, non sempre è un progresso per l’umanità; pensiamo alle tecnologie “mirabili” usate per decimare popolazioni,  per annientare gruppi etnici,  alle bombe atomiche.

 Contrariamente alla tecnocrazia, si afferma che il mondo che ci circonda non è un oggetto di sfruttamento, di uso sfrenato, di ambizione illimitata. Il Papa cita Solovev teologo russo, che ironicamente sostiene di questi ultimi anni: “Un secolo così progredito che perfino gli era toccata in sorte di essere l’ultimo”.

Troppo spesso oggi la decadenza della morale del potere reale, é mascherata da marketing e dalla falsa informazione. Troppo spesso si cede al denaro, in cambio di impianti pericolosi.

Nella nostra coscienza e di fronte ai nostri figli, che pagheranno per le azioni di noi padri, vale domandarsi: Quale è il senso della mia vita? Quale é il senso del mio passaggio sulla terra? Quale é il senso del mio lavoro e del mio impegno? Vale la pena ricordare che il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno.

E’ perciò necessario che i cittadini insieme, riprendano il controllo del potere politico, nazionale, regionale, municipale, per contrastare l’inquinamento e rispondere alle sfide ambientali, sanitarie, culturali, sociali consolidando il rispetto dei diritti umani basilari. Per fare ciò sono anche necessari spazi di conversazione, consultazione, arbitrato, partecipazione, per una sorta di democratizzazione nella sfera globale.

I negoziati internazionali, non possono essere significativi, se ogni paese tenta di privilegiare i propri interessi nazionali che ricadranno su di loro, come mancanza di coscienza e di responsabilità. Non possiamo però rinunciare a sognare, che la COP 28 porti una decisa accelerazione della transizione energetica. Non dobbiamo solo apparire sensibili al problema, ma anche avere il coraggio di effettuare i cambiamenti sostanziali. Non possiamo risolvere ciascun problema con la tecnica; ciò significa isolare cose che sono connesse, significa nascondere i problemi del sistema mondiale: un pragmatismo fatale che provocherà un effetto valanga.

Basta ridicolizzare la questione ambientale, come “verde” o romantica, per interessi economici. Diciamo che é un problema umano e sociale ampio a vari livelli.

Se vogliamo che la COP28 diventi storica dobbiamo aspettarci forme di transizione energetica con tre caratteristiche: efficienti, vincolanti, monitorabili.

«Perché si vuole mantenere oggi un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo?».

Riduzione a cura di Peppe Dini 

Lodate Dio originale https://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/20231004-laudate-deum.html