venerdì 10 maggio 2013

Visita centrale Furlo

Visita centrale Furlo classe 3 A.

Mettete qui la vs. relazione ; non meno di 3000 battute in Times, più il glossario.
Prof Dini

42 commenti:

  1. CENTRALE IDROELETTRICA
    GOLA DEL FURLO:
    OBIETTIVI:
    1) Conoscere una centrale.
    2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3) Concetto di “gruppo.”
    4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
    5) Come vi si produce la corrente elettrica.
    6) Concetto di energia rinnovabile.

    Il giorno giovedi 9 maggio 2013 la classe 3A si è recata a visitare l'impianto idroelettrico della gola del furlo insieme al Professore Giuseppe Dini e alla Peofessoressa Doriana Feduzi. L'impianto idroelettrico della gola del furlo si trova nella riva sinistra del fiume Candigliano, fu progettato nel 1949 e eseguito nel 1951. Inizialmente la centrale veniva gestita con onde radio convogliate da Ascoli Piceno e fu una dei primi impianti ad essere costituito da elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. E' presente un pozzo piezometrico che è posto più in alto della diga per favorire il dislivello, e ha la funzione di smorzare il colpo d'ariete generato da pressioni che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure di una turbina. Il diametro del pozzo piezometrico misura 20m.
    Lo scarico di fondo misura 25m e, quando c'è una piena, funziona come il tappo di un lavandino. Esso svuota il bacino del fiume, naturalmente solo in caso di necessità.
    La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale. La diga di sbarramento del fiume Candigliano fu costruita dall’UNES per produrre energia idroelettrica e successivamente passata all’ENEL nel 1962.Costruita tra il 1918 e il 1922, alimentava una centrale originariamente collocata a valle della diga dal lato del Monte Paganuccio , che venne distrutta durante la seconda guerra
    mondiale. La nuova centrale, entrata in servizio nel 1952, oggi si trova in riva sinistra del fiume
    Candigliano a monte di Calmazzo.
    Quella del Furlo è una diga ad arco, in calcestruzzo, alta 50m.La diga è sempre sorvegliata, ma è comunque in grado di autogestirsi grazie a dei galleggianti, che regolano l'apertura delle paratoie.
    La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. La diga è composta anche da 5-6 galleggianti idraulici che tramite un livello passano l’acqua alla centrale.Le quattro turbine Francis hanno dati diversi:
    -Le prime due hanno:
    P 4950kw - Salto 58,50m - Velocità 428giri/min - Portata 12m³/sec
    -La terza ha:
    P 2030kw - Salto 58,50m - Velocità 600giri/min - Portata 4,70m³/sec
    -La quarta ha:
    P 1070kw - Salto 58,50m - Velocità 750giri/min - Portata 2,80m³/sec

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  2. GLOSSARIO:
    1)Onde Radio Convogliate: Le onde convogliate sono un modo di usare la corrente elettrica anche come strumento di comunicazione.
    2)ENEL: Ente Nazionale ELettricità.
    3)Diga:Una diga è uno sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale.
    4)Centrale idroelettrica: centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.
    5)Pozzo piezometrico: è un pozzo verticale. Protegge le turbine poste a valle dal colpo d’ariete che si genera quando, a causa di una diminuzione della portata dell’acqua, l’energia cinetica si trasforma in energia di pressione. Il pozzo piezometrico rende subito disponibile una certa quantità d’acqua a monte delle turbine all'apertura delle valvole in centrale. Quando la centrale non funziona e nelle condotte non c’è acqua, il livello dell’acqua nel pozzo raggiunge la stessa quota del lago sul monte.
    6)Turbina:macchina motrice che consente di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia.
    7) Dislivello Differente altezza di due punti rispetto a un piano orizzontale di riferimento; differenza di quota.
    8) Turbina Francis:La turbina Francis è una turbina idraulica a flusso centripeto: l'acqua raggiunge la girante tramite un condotto a chiocciola che la lambisce interamente, poi un distributore, ovvero dei palettamenti sulla parte fissa, statorica, indirizzano il flusso per investire le pale della girante.

    SALAH EDDINE OUTAIBI 3A

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  3. il giorno Giovedì 9 Maggio ci siamo recati alla centrale del furlo per apliare le nostre conoscenze minime gia effettuate con il professor Dini.
    La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, del monte Catria e del monte Petrano. Ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all'occhiello della nascente Enel nel 1964. E' stata il risultato dell'unione di due vecchie centrali, quella del Furlo appunto e di quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt.
    La costruzione della diga è stata effettuata nel 1920 vicino al Candigliano . Si tratta di una diga robustissima costruita in cemento; l’altezza è di 50m.
    La diga è composta da: pozzo piezometrico, paratoie e scarico di fondo.
    Il pozzo piezometrico, posto all’inizio della galleria in pressione, ha la funzione di proteggere le turbine dal colpo d’ariete che si genera quando l’acqua diminuisce.
    Le paratoie servono a regolare la portata d’acqua mentre lo scarico di fondo serve a mantenere in caso di piena il livello della diga e permette lo svuotamento totale del bacino.
    La potenza efficiente della centrale è di 13 megawatt.
    La centrale è formata dall’unificazione di due vecchie centrali: quella del Furlo e quella di Raggioli.
    L’impianto fu il fiore all’occhiello della nascente ENEL.
    Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio che trasportano l’energia prodotta direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro di produzione delle Marche, inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione.
    L’acqua arriva ai macchinari attraverso una galleria in pressione.
    All’interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina:
    - Generatore
    - Turbina Francis da 5000Kw
    - Turbina Francis da 2000Kw
    Siamo andati a vedere la centrale la cui potenza è di 13 megawatt.
    La forma della diga è ad arco, percio’ è impossibile che crolli perché l’energia potenziale dell’acqua viene scaricata sulle pareti della montagna. Per i tempi in cui venne realizzata era una cosa gigantesca.
    i tedeschi bombardarono la centrale elettrica che si trovava ai piedi della diga distruggendola, tutt’ oggi troviamo solo il tubo il vecchio scarico di fondo che dopo essere stato controllato, per vedere se vi erano fratture interne, venne riutilizzato
    GLOSSARIO
    Francis = Tipologia di turbina utilizzata nelle centrali idroelettriche per produrre energia, è la più indicata per i bassi dislivelli;
    Pelton = Tipologia di turbina utilizzata nelle centrali idroelettriche per produrre energia, è la più indicata per elevati dislivelli;
    Pozzo piezometrico = è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere le turbine poste a valle dal colpo d’ariete.
    Paratoia = parete piana o curva, formata di elementi di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posta attraverso un canale o un corso d’acqua naturale per sbarrare o regolare il libero deflusso.
    Diga = opera i idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino, a seconda che lo sbarramento risulti permanente o intermittente.

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  4. Relazione La diga e la centrale idroelettrica del Furlo

    Il giorno 09 maggio 2013 ci siamo recati con i nostri professori di Italiano e Tecnica a visitare la centrale idroelettrica del Furlo con l’obbiettivo di vederne il suo funzionamento di persona La Diga è stata costruita nel 1919 sulla sponda destra del fiume Candigliano prima che esso confluisca nel fiume Metauro, Le acque del fiume Candigliano sono alimentate da diversi torrenti che scendono dai monti Nerone, e Petrano . In realtà le centrali erano due quella del Furlo e la Raggioli Entrambe le centrali poi furono distrutte dagli eventi della guerra del 1944. Quella del Raggioli fu distrutta completamente invece quella del Furlo no in quanto grazie alla sua forma ad arco e alle sue fondamenta che si posano su due monti la rendono stabile. La diga è alta 50 mt con una potenza efficente di 13.000 kw ed una producibilità media annua di 33.000.000 kwh. la diga, in origine, conteneva 1.000.000 metri cubi mentre adesso ne contiene 700.000. la superficie del bacino imbrifero è di 653 kmq. Sono state posizionate due paratoie alte 6 metri, e larghe 4 che si aprono per far defluire l'acqua che non serve. La centrale del furlo è formata da un sistema di raccolta dell' acqua, costituito da una diga , una condotta forzata, un pozzo piezometrico , una galleria di derivazione dell’acqua, un alternatore che riesce a convertire l'energia una turbina che trasforma l'energia meccanica prodotta dalle turbine in energia elettrica.
    Nella sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina generatore, ad asse verticale, 2, con turbine Francis, con una potenza di circa 5.000 kW e una portata di circa 12.000 litri/sec, alla velocità di 428 giri/min, il 3° è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il 4° sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. . L’acqua dal fiume viene racchiusa in un lago artificiale, questa è l’ energia potenziale poi viene risucchiata in fondo al lago e scende nella condotta forzata questa invece è l’ energia cinetica, questa acqua fa girare le pale delle turbine quindi abbiamo l’ energia meccanica e in fine la rotazione della turbina fa girare l’alternatore che produce l’energia elettrica .
    Nel nostro territorio ci sono presenti sei centrali idroelettriche:
    San Lazzaro: comune Fossombrone Anno di costruzione 1950 idroelettrica potenza 10.5mw portata 32metricubi al sec produzione 32.8GWh tipo meccanico Francis
    Tavernelle : comune Serrungarina anno di costruzione 1965 idroelettrica potenza 3,5mw portata 50/metri cubi al sec. produzione 7, 76GWh tipo meccanico Kaplan ad asse verticale
    Liscia : comune Fano anno di costruzione 1950 idroelettrica potenza 1.22mw portata 10,8 metri cubi al sec. produzione 3,86GWh tipo elica a bulbo verticale e cross flow orizzontale
    Abadia di Naro : comune Cagli anno di costruzione 1989 idroelettrico potenza 0,58mw 10 metri cubi al sec produzione 0,84GWh tipo meccanico Kaplan TAT
    Cerbara : comune Piagge anno di costruzione 1949 idroelettrica potenza 0,59mw portata 7,5 metri cubi al sec. produzione 2,13GWh tipo meccanico Kaplan ad asse verticale
    Furlo : Ma la diga del Furlo rimane sempre la piu’ grande
    Il centro produzione Marche nel distretto di Ascoli Piceno ha tutto il controllo della centrale grazie alle onde radio che viaggiano alla stessa frequenza dell’energia, inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. La diga è controllata da p 24 ore su 24 e da persone sempre presenti sul posto nell’orario lavorativo.

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  5. Glassario

    Diga : Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino.
    Alternatore : L'alternatore é una macchina che trasforma l'energia meccanica in corrente elettrica alternata
    Energia cinetica: l’energia cinetica è l'energia posseduta da un corpo a causa del suo movimento
    Energia meccanica : l'energia meccanica è la somma di energia cinetica ed energia potenziale
    Energia elettrica : l'energia potenziale elettrica, anche detta energia potenziale elettrostatica, è l'energia potenziale del campo elettrostatico . Si tratta dell'energia posseduta da una distribuzione di carica elettrica
    Pozzo piezometrico: è un pozzo verticale che viene utilizzato nelle centrali idroelettriche che ha la funzione di proteggere le turbine situate a valle dal colpo d’ariete, che viene generato a causa di una improvvisa diminuzione di portata d’acqua che scorre in una condotta,
    Paratoie = portello mobile di legno o di metallo che permette di regolare il flusso delle acque in un canale
    Generatore: dispositivo destinato a produrre energia elettrica
    Turbina Kaplan : È una turbina idraulica a reazione che sfrutta piccoli dislivelli
    Turbina Fracis : È una turbina a flusso centripeto:
    Onde radio : sono radiazione elettromanietiche , appartenenti allo spettro elettromagnetico , nella banda di frequenza compresa tra 0 e 300 GHz ovvero con lunghezza d’onda da 1mm all' infinito
    Elaboratore elettrico : è una macchina elettronica in grado di elaborare dati secondo le specifiche date da un algoritmo.

    Buzzi Giampaolo 3° A

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  6. Il giorno 09 maggio 2013 ci siamo recati con i nostri professori di Italiano e Tecnica,doriana e dini a visitare la centrale idroelettrica del Furlo con l’obbiettivo di vederne il suo funzionamento di persona.La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, del monte Catria e del monte Petrano.fu progettato nel 1949 e eseguito nel 1951. La costruzione della diga è stata effettuata nel 1920 vicino al Candigliano . Si tratta di una diga robustissima costruita in cemento; l’altezza è di 50m.
    La diga è composta da: pozzo piezometrico, paratoie e scarico di fondo.
    Il pozzo piezometrico, posto all’inizio della galleria in pressione, ha la funzione di proteggere le turbine dal colpo d’ariete che si genera quando l’acqua diminuisce.
    Le paratoie servono a regolare la portata d’acqua mentre lo scarico di fondo serve a mantenere in caso di piena il livello della diga e permette lo svuotamento totale del bacino. La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. La diga è composta anche da 5-6 galleggianti idraulici che tramite un livello passano l’acqua alla centrale.Le quattro turbine Francis hanno dati diversi:
    -Le prime due hanno:
    P 4950kw - Salto 58,50m - Velocità 428giri/min - Portata 12m³/sec
    -La terza ha:
    P 2030kw - Salto 58,50m - Velocità 600giri/min - Portata 4,70m³/sec
    -La quarta ha:
    P 1070kw - Salto 58,50m - Velocità 750giri/min - Portata 2,80m³/sec.Il centro produzione Marche nel distretto di Ascoli Piceno ha tutto il controllo della centrale grazie alle onde radio che viaggiano alla stessa frequenza dell’energia, inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione. La diga è controllata da p 24 ore su 24 e da persone sempre presenti sul posto nell’orario lavorativo.

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  7. ENERGIA CINETICA: l’energia cinetica è l'energia posseduta da un corpo a causa del suo movimento
    ENERGIA MECCANICA : l'energia meccanica è la somma di energia cinetica ed energia potenziale .
    DIGA : Opera idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino.
    POZZO PIEZOMETRICO = è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere le turbine poste a valle dal colpo d’ariete.
    ENEL: Ente Nazionale ELettricità.
    TURBINA FRANCIS:La turbina Francis è una turbina idraulica a flusso centripeto: l'acqua raggiunge la girante tramite un condotto a chiocciola che la lambisce interamente, poi un distributore, ovvero dei palettamenti sulla parte fissa, statorica, indirizzano il flusso per investire le pale della girante.

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  8. Kamberi Xhenisa 3^A
    RELAZIONE
    Il giorno giovedì 09/05/2013 noi, classe 3^A, siamo andati assieme al professore di tecnica Dini Giuseppe e assieme alla professoressa di lettere Doriana Feduzi a visitare l'impianto idroelettrico della gola del Furlo. La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata in riva sinistra del fiume Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata. Progettato nel 1949 (nel dopoguerra) ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964).E' stata il risultato dell'unione di due vecchie centrali, quella del Furlo appunto e di quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli. Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione.
    Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
    L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
    Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrappressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW; il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è dettata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso.
    Il gruppo elettrogeno si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Qualora non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie. La centrale è sempre sorvegliata dallo staff.
    La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. In sponda sinistra sono state realizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza, adatte a smaltire ben 1.000 m³/sec. Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è notevolmente ridotto. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo.
    La centrale del Furlo è formata da un sistema di raccolta dell' acqua, costituito da una diga , una condotta forzata, un pozzo piezometrico , una galleria di derivazione dell’acqua, un alternatore che riesce a convertire l'energia una turbina che trasforma l'energia meccanica prodotta dalle turbine in energia elettrica.

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  9. GLOSSARIO
    Enel: Ente Nazionale per l'energia Elettrica
    Centrale idroelettrica: serie di opere di ingegneria idraulica posizionate in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari.
    Paratoie: sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne la portata.
    Onde radio convogliate: onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente
    Elaboratore elettronico: insieme di dispositivi materiali (hardware) e di programmi (software) capace di rilevare informazioni (input), codificarle, elaborarle compiendo operazioni matematiche.
    Condotta forzata: un particolare tipo di tubazione, tubo che mette in comunicazione un bacino idroelettrico con le turbine.
    Pozzo piezometrico: un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle.
    Turbina: turbomacchina motrice idonea a raccogliere l'energia cinetica e l'entalpia di un fluido ed a trasformarla in energia meccanica.
    Energia cinetica: energia che possiede un corpo a causa del suo movimento.
    Generatore: dispositivo destinato a produrre energia elettrica a partire da una diversa forma di energia.
    Diga: sbarramento permanente su un corso d'acqua naturale che serve a creare un lago artificiale.
    Lago artificiale: bacino acquatico creato artificialmente dall'uomo.
    Alternatore: macchina elettrica rotante basata sul fenomeno dell'induzione elettromagnetica, che trasforma energia meccanica in energia elettrica sotto forma di corrente alternata assumendo la funzione di trasduttore.
    XHENISA KAMBERI 3^A

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  10. VISITA ALLA CENTRLALE IDROELETTRICA DEL FURLO .
    Il giorno giovedì 9 maggio 2013 , noi della classe 3^A classe siamo andati a visitare e a osservare le 4 turbine che possiede la centrale idroelettrica del Furlo.La diga venne costruita nel 1918 , in due anni , una diga di 50 metri di altezza che produce 14 milioni di watt.Essa utilizza le acque del fiume Candigliano che unisce al Metauro vicino a Calmazzo .La diga venne bombardata nella seconda guerra mondiale dai tedeschi , ha resistito , in seguito le sono state costruite delle paratoie , che hanno una ampiezza di circa 6 metri . Esssa ha una forma ad arco perciò è possibile che la diga cedi perché l’ energia potenziale dell’ acqua viene scaricata sulle mura della montagna. Prima della costruzione di questa diga (enorme per quei tempi) vennero studiati vari modi per costruirla in moto da non ottenere disastrosi cedimenti . Successivamente siamo andati a visitare la centrale dove viene portata l’ acqua in modo da produrre energia .Questa centrale possiede de computer di ultime generazioni che controllano le 4 turbine e controllano anche gli eventuali guasti .All ‘ interno delle turbine c’è un generatore di corrente , ed un alternatore .l’ acqua prima di passare in queste turbine , compie un breve tragitto in un tubo di condotta forzata . Nella montagna soprastante la centrale idroelettrica , abbiamo un pozzo piezometrico , introdotto in tutte le centrali per evitare che avvenga il colpo d’ ariete il quale distruggerebbe le turbine .Infine quest’ ultimo compito della centrale è quello di trasferire l’ elettricità prodotta , nei centri abtati . A questo provvedono i trasformatori , i quali innalzano la tensine da 5000 V a 120.000 V, la trasferiscono nei tralicci , i quali la trasportano nella rete elettrica .

    Christian duranti 3^A

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  11. GLOSSARIO
    ENEL = ente nazionale elettricità.

    Pozzo piezometrico = è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere le turbine poste a valle dal colpo d’ariete.

    Colpo d’ariete = è un fenomeno idraulico che si presenta in una condotta quando un flusso di liquido in movimento al suo interno viene bruscamente fermato dalla repentina chiusura di una valvola.
    Paratoia = parete piana o curva, formata di elementi di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posta attraverso un canale o un corso d’acqua naturale per sbarrare o regolare il libero deflusso.

    Turbina = macchina motrice rotativa a fluido, il cui organo essenziale è rappresentato da una ruota provvista di palette periferiche convenientemente profilate per ricevere energia cinetica da un fluido, sotto forma di velocità o di pressione.

    Diga = opera i idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino, a seconda che lo sbarramento risulti permanente o intermittente.

    christian duranti 3^A

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  12. VISITA CENTRALE DEL FURLO

    Noi ragazzi della terza A il giorno 9 maggio 2013 abbiamo visitato con il professore Giuseppe Dini e la professoressa Feduzi Doriana la centrale idroelettrica del Furlo.
    All’arrivo ci ha accolto Andrea, il guardiano di turno della diga, che ci ha spiegato il perché della sua presenza. Ci sono due principali motivi:
    -perché la diga ha un’altezza maggiore di 15 metri, per precisione 58
    -e perché ha un bacino di acqua costante molto elevato.
    La diga è stata costruita nel 1919 (ma la costruzione completa è avvenuta nel 1922) ed è interamente di calcestruzzo, un materiale molto resistente. È una diga ad arco-gravità e deriva dall’unione di due sbarramenti preesistenti, quella del Furlo e quella del Raggioli.
    Abbiamo poi scoperto che un ruolo fondamentale viene svolto dalle paratoie, in questo caso 2, che hanno il compito di smistare e regolare la portata del fiume, in questo caso il Candigliano. Esse sono formate da una parete mobile che scorre su guide verticali, e possono essere regolate sia in modo meccanico per mezzo di un motore o manualmente. Sono alte circa 3 metri e lunghe 12.
    La diga dispone anche di uno scarico di fondo che permette in casi di emergenza o solo per ripulirne il fondale di svuotare la diga.
    Lo scorrimento continuo di acqua anche nei periodi di siccità permette al tratto successivo del Candigliano di avere una rigogliosa flora, e fauna. Inoltre la zona in cui è situata la diga è stata da alcuni anni proclamata “Riserva naturale statale Gola del Furlo”.
    L’ acqua viene trasportata a dei macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3 metri e 50. Nell’ ultimo tratto vi è una condotta forzata in acciaio di diametro inferiore.
    Al punto di unione fra le due condotte vi è il pozzo piezometrico, alto circa 50 metri, che ha il compito di proteggere le turbine dall’ eventuale brusca diminuzione di portata d’ acqua (anche chiamata colpo di ariete).
    Siamo poi andati a vedere come funziona una turbina, che è l’elemento fondamentale per produrre l’ elettricità. Abbiamo poi notato che le turbine giravano dei momenti più forti e dei momenti più piano. Questo perché l’elettricità deve essere prodotta al momento in cui viene richiesta da noi consumatori.
    Poi abbiamo osservato la stanza in cui, per mezzo di sofisticatissimi computer e macchinari, è possibile vedere se vi è un problema in qualsiasi parte della diga. Vi erano anche numerosi cartelloni, che spiegavano le varie parti dell’ invaso. Uno mi è rimasto particolarmente impresso, infatti spiegava che il Candigliano, e poi il Metauro sono due fiumi molto sfruttati per produrre energia, infatti vi sono ben sette centrali dalla sorgente alla foce.

    Infine abbiamo visto dove esce l’acqua usata per produrre energia. Quest’ultima viene immessa poi nel mercato. La centrale viene interamente gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta. La centrale era dapprima controllata da Ascoli Piceno, e poi da un paese dell’ Abruzzo: Montorio
    Una volta usciti abbiamo fatto merenda, e verso le undici siamo ripartiti per Fermignano. Durante il tragitto abbiamo potuto notare i pannali fotovoltaici della ditta Sartori. Il professore ci ha fatto vedere che non erano bene allineati a causa della forte nevicata dello scorso anno, che per effetto del suo peso ha piegato la base del pannello, e di conseguenza il pannello stesso.
    È stata una bellissima esperienza, nella quale ho scoperto nuove interessanti cose.

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  13. GLOSSARIO
    -CENTRALE IDROELETTRICA: La centrale idroelettrica trasforma l'energia idraulica di un corso d'acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica. In linea generale lo schema funzionale comprende l'opera di sbarramento, una diga o una traversa.
    -BACINO D’ACQUA: portata d’acqua di un corso, come un fiume ecc..
    -PARATOIE: a paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Può essere manovrata manualmente, con l'ausilio di manovelle, e ingranaggi demoltiplicatori, o meccanicamente, per mezzo di un motore, solitamente elettrico, e di un pistone elettroidraulico.
    -SCARICO DI FONDO: Lo scarico di fondo è organo di manovra di una diga, costituito da una o più paratoie, le quali fungono da scarico dell'invaso.
    -CONDOTTA FORZATA: la condotta forzata, è sostanzialmente un tubo che mette in comunicazione un bacino idroelettrico con le turbine.
    -POZZO PIEZOMETRICO: Il Pozzo piezometrico è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle. Il colpo d'ariete si genera a causa di una brusca diminuzione di portata della massa liquida che fluisce in una condotta.
    -TURBINA: la turbina è una macchina motrice rotativa a fluido, il cui organo essenziale è rappresentato da una ruota provvista di palette. Riceve energie cinetica da un fluido, e la trasforma in energia elettrica.
    -ONDE CONVOGLIATE: In telecomunicazioni è una tecnologia per la trasmissione di voce o dati che utilizza la rete di alimentazione elettrica come mezzo trasmissivo.
    Grossi Mario classe 3°A

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  14. RELAZIONE CENTRALE IDROELETTRICA DEL FULO
    OBBIETTIVI:
    1-Conoscere una centrale idroelettrica
    2-Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3-Concetto di “gruppo" (turbina, generatore…)
    4-I principali motori idraulici e le loro differenze
    5-Come si produce la corrente elettrica
    6-Concetto di energia rinnovabile.
    Il giorno 09/maggio/2013 la nostra classe insieme alla professoressa di lettere Doriana Feduzi e il professore di ed. tecnica Giuseppe Dini siamo andati a visitare la centrale idroelettrica del Furlo per vedere come funziona una centrale idroelettrica dopo degli studi effettuati in classe.
    La centrale è situata nella sponda sinistra del Fiume Candigliano.
    L’impianto fù progettato nel 1949 e fu eseguito nel 1951 è stato l’impianto principale dell’ enel che stava nascendo in quei anni .
    Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che trasportano la corrente prodotta.
    La sede del centro di produzione delle marche è ad Ascoli Piceno.
    La diga ha un dislivello di 58,5 metri .
    L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m .
    Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrimpressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine .
    All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min.
    La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922.
    La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto (Impianto idroelettrico dei Raggioli - vedi scheda) e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale.
    La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. In sponda sinistra sono state realizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza, adatte a smaltire ben 1.000 m³/sec.
    Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è notevolmente ridotto. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo.
    L'attuale Centrale del Furlo rappresenta l'unificazione di due vecchie centrali esistenti: quella realizzata sotto la diga stessa del Furlo e quella poco più a valle, detta dei Raggioli.
    La diga era quella attualmente ancora esistente, i cui lavori iniziarono nel 1919 e vennero completati nel 1922. Nel 1925 le tre paratoie di scarico inizialmente costruite, a seguito di una piena eccezionale che invase anche la via Flaminia al km 248,5, nel punto più basso, furono sostituite con altre due, le cui dimensioni sono pressocché identiche alle attuali.
    Questa visita è stata molto interessante e abbiamo visto come funziona dal vivo una centrale idroelettrica.
    JACOPO SMACCHIA

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  15. Il giorno 9- 05- 2013 noi classe 3A con i nostri professori di tecnica e di italiano Dini e Feduzi siamo andati a fare una visita d’istruzione alla diga del Furlo. La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata su una riva del fiume Candigliano, l’affluente principale del Furlo che ha la maggior portata. Nel Candigliano vi sono sei centrali Enel.
    Questa diga è stata creata nel 1920 ed è sempre sollevata perché si muove, anche se con movimenti micrometrici e anche perché è alta 50 metri (dalla diga al pelo dell’acqua) ma complessivamente se contiamo anche il dislivello diventano 58 metri. Essa è stata costruita in calcestruzzo e raggiunge il massimo invaso quando si aprono le paratoie ( 6 metri x 12 metri)
    E’ dotata di tre organi di scarico: lo sciolatore fisso, le paratoie ( aggiunte solo nel 1950-1955) e lo scarico di fondo che serve un po’ come “tappo del lavandino”. L’apertura della paratoie è controllata da dei galleggianti e c’è una cabina di controllo manuale, ci sono anche sotto due gallerie dell’autostrada che servono per portare l’acqua alla centrale ( la portata di una signola galleria è di 32 mq al secondo, il diametro è di 3,5 ) Nell’ ultimo tratto vi è una condotta forzata in acciaio di diametro inferiore.
    Per smorzare il colpo d’ariete (compressioni elevate che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure rapide di una turbina) è stato situato alla fine della galleria in pressione e all’inizio della condotta forzata il pozzo piezometrico.
    Se manca la corrente si mette in funzione il generatore, così che la paratoia rimane aperta e la centrale è ancora attiva.
    Se l’Enel non da l’energia allora c’è un’area perimetrata superiore a 90 dBA (decibel) dove all’interno c’è un gruppo d’emergenza, costituito da un motore primario che da energia meccanica, che a sua volta fa ruotare il generatore raffreddato ad aria di 210 Kwh con un rendimento del 30% che produce elettricità. Alla centrale vi sono diversi macchinari, come il distributore, che da luce con più o meno potenza, la turbina francio (per medi dislivelli e medie portate) che è fissa, il contrappeso che nel caso in cui andasse via la corrente chiude automaticamente a turbina con il suo peso e quattro generatori elettrici con corrente continua e alternata, insieme fanno 14000000 watt.
    Se manca la corrente alla centrale il regolatore scende in una misura di sicurezza. La centrale è controllata dall’Abruzzo, mediante un quadro sinottico riassuntivo cioè la cabina di controllo, dove ogni computer controlla ogni anomalia e sbaglio.
    L’elettricità è sempre prodotta nel momento in cui viene richiesta.
    Siccome l’acqua dello scarico è uguale all’acqua della diga l’energia è rinnovabile e tutto si può utilizzare.

    Gloria Teodori 3A

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  16. Glossario:
    Centrale Idroelettrica = centrale che trasforma l’energia idraulica di un fiume in energia elettrica, composta da una diga, un’opera di sbarramento e una traversa.

    Enel = ente nazionale elettricità

    Paratoia = portello mobile di legno o di metallo che permette di regolare il flusso delle acque in un canale

    Pozzo piezometrico = un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle.

    Colpo d’ariete = compressioni elevate che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure rapide di una turbina

    Turbina = macchina motrice costituita da una ruota a pale fatta girare da un fluido (acqua, vapore o gas combusti)

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  17. GLOSSARIO
    -PARATOIE  a paratoia è un sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Può essere manovrata manualmente, con l'ausilio di manovelle, e ingranaggi demoltiplicatori, o meccanicamente, per mezzo di un motore, solitamente elettrico, e di un pistone elettroidraulico.
    -TURBINA la turbina è una macchina motrice rotativa a fluido, il cui organo essenziale è rappresentato da una ruota provvista di palette. Riceve energie cinetica da un fluido, e la trasforma in energia elettrica.
    -ENEL  ente nazionale energia libera
    POZZO PIEZOMETRICO  un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle.

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  18. RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
    OBBIETTIVI:
    1) Conoscere una centrale.
    2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3) Concetto di “gruppo.”
    4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
    5) Come vi si produce la corrente elettrica.
    6) Concetto di energia rinnovabile.
    La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, del monte Catria e del monte Petrano. Ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all'occhiello della nascente Enel nel 1964. E' stata il risultato dell'unione di due vecchie centrali, quella del Furlo appunto e di quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt.
    Dalla diga l’acqua arriva ai macchinari della centrale grazie ad una galleria di derivazione e ad un tratto finale di condotta forzata detta collettore. Nel punto in cui la galleria si unisce alla condotta è stato costruito un pozzo piezometrico che ha la funzione di smorzare il colpo d’ariete che può dare l’acqua alla condotta. In oltre il dislivello (53,5 m utili) che si crea tra il pozzo piezometrico e la centrale è utile perché permette di impiegare una minore quantità di acqua. Nel 1980 la centrale era controllata da Ascoli Piceno, mentre dal 1997 ha cominciato ad essere sotto il controllo di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. La centrale è gestita tramite onde radio, cioè delle onde convogliate. All’interno della centrale elettrica dell’Enel sono presenti quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine che presentano valori differenti tra loro.
    Le quattro turbine Francis hanno dati diversi:
    -Le prime due hanno:
    P 4950kw - Salto 58,50m - Velocità 428giri/min - Portata 12m³/sec
    -La terza ha:
    P 2030kw - Salto 58,50m - Velocità 600giri/min - Portata 4,70m³/sec
    -La quarta ha:
    P 1070kw - Salto 58,50m - Velocità 750giri/min - Portata 2,80m³/sec
    Il gruppo elettrogeno può comunque entrare in funzione anche in mancanza di corrente in modo da poter ugualmente aprire le paratoie della diga. Inoltre nella centrale sono presenti dei pannelli di controllo dai quali ogni operatore può controllare l’andamento della centrale.
    Una volta che l’acqua è stata impiegata per la produzione di energia elettrica questa viene immessa nuovamente nel suo corso, senza alcuna differenza da quando è entrata in centrale, quindi questo tipo di energia è definita rinnovabile, perché tutto si può riutilizzare.
    Centrale idroelettrica= centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.

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  19. GLOSSARIO:
    Diga= è uno sbarramento presente in un fiume che permette di creare un lago artificiale.
    Turbina=macchina motrice che consente di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia.
    Gruppo elettrogeno= l’insieme di turbine e generatori che presentano valori differenti tra loro.
    ENEL= Ente Nazionale ELettricità.
    OCREN= è una ditta di generatori.
    Dba= decibel, unità di misura con la quale si misura l’altezza di un suono.
    DMV= deflusso minimo vitale per poter mantenere in vita la flora e la fauna di un fiume.
    Paratoia= sistema regolabile di sbarramento idraulico usato nei corsi d’acqua.
    Raffaele Bussetti Thomas Di Nuzzo 3°A

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  20. L'impianto idroelettrico del Furlo è ubicato in riva sinistra del F. Candigliano, poco a monte di Calmazzo e della confluenza del F. Candigliano nel Metauro (località Pian dei Raggioli).

    Progettato nel 1949 ed eseguito nel 1951, l'impianto fu il fiore all'occhiello della nascente ENEL (1964). Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio convogliate, cioè onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche; inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione.
    Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m.
    L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m.
    Sul punto di unione è stato realizzato un pozzo piezometrico alto circa 50 m; esso ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine.

    All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina - generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa è dettata dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso.

    I generatori della ditta O.C.R.E.N. sono raffreddati per autoventilazione e forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt.
    Il gruppo elettrogeno si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Qualora non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie.
    Nella foto che raffigura il distributore, si notano le regolazioni esterne del distributore della turbina Francis, l'asse di rotazione dell'alternatore, nonché le tubazioni per il raffreddamento dell'olio del cuscinetto reggispinta che sostiene tutto l'asse. Al di sotto della pavimentazione c'è la turbina immersa nell'acqua.

    Sono state fatte delle migliorie alla centrale, sulle valvole di arrivo dell'acqua e sul sistema di controllo della potenza erogabile.

    La diga del Furlo, che alimenta la centrale, è stata completata nel 1922, all'inizio per servire il vecchio impianto (Impianto idroelettrico dei Raggioli - vedi scheda) e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale.
    La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. In sponda sinistra sono state realizzate due paratoie, con funzionamento automatico ed anche con alimentazione autonoma di sicurezza, adatte a smaltire ben 1.000 m³/sec.
    Il bacino al momento della costruzione risultava avere un volume di 2 milioni di metri cubi. Oggi, con il conseguente alluvionamento di materiale, si è notevolmente ridotto. Nel 1981 è stato svuotato completamente per la manutenzione della diga, liberando lo scarico di fondo.

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  21. NOTIZIE STORICHE

    L'attuale Centrale del Furlo rappresenta l'unificazione di due vecchie centrali esistenti: quella realizzata sotto la diga stessa del Furlo e quella poco più a valle, detta dei Raggioli.
    La diga era quella attualmente ancora esistente, i cui lavori iniziarono nel 1919 e vennero completati nel 1922. Nel 1925 le tre paratoie di scarico inizialmente costruite, a seguito di una piena eccezionale che invase anche la via Flaminia al km 248,5, nel punto più basso, furono sostituite con altre due, le cui dimensioni sono pressocché identiche alle attuali.

    La vecchia Centrale del Furlo era situata in sponda destra del F. Candigliano e servita da una condotta della lunghezza di soli 190 m. Vi erano montati tre gruppi ad asse orizzontale, della potenza complessiva intorno ai 3 milioni di watt.
    Nel 1944 le macchine elettriche ed idrauliche furono distrutte dai genieri tedeschi; l'edificio rimase in piedi fino all'inizio degli anni '90, cioè fino a quando l'Enel ne decise la demolizione per il recupero dell'intera area.

    A circa un chilometro a monte della confluenza Metauro - Candigliano, nel 1905 fu realizzata la prima centrale idroelettrica dei Raggioli, per trasformazione di un vecchio mulino a ritrecine (vedi scheda Mulino dei Raggioli) per conto della Società Elettrica Metaurense, che già col molino Zaccagna forniva l'illuminazione pubblica a Urbino e Fermignano.
    Anche questa centrale fu distrutta dagli eventi bellici nel 1944. Di essa rimangono ancora visibili dalla strada che conduce alla centrale del Furlo, proprio sotto la superstrada, le camere di carico oggi adibite a magazzini.

    Notevole fu la pressione per la ricostruzione delle centrali di questa zona (42 articoli apparsi nei giornali di Bologna e della Capitale), cosicchè nel 1949 fu deciso di intraprendere i lavori di ricostruzione dell'attuale impianto idroelettrico del Furlo.

    Il canale di alimentazione della vecchia centrale del Furlo diventò lo scarico di fondo dell'attuale invaso ed in sponda sinistra fu realizzata la nuova captazione, che alimenta in galleria l'attuale centrale del Furlo.

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  22. GLOSSARIO
    Elaboratore= sistema elettronico per l'elaborazione dei dati.
    Retricine= Ruota idraulica da mulino, posta sull'acqua in posizione orizzontale anziché verticale

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  23. TURBINA IDRAULICA:
    In precedenza delle turbine idrauliche moderne sono le ruote idrauliche, di concezione antica, e divenute di grande uso a partire dal XVII secolo in concomitanza del passaggio dalla fase artigianale a quella industriale della produzione. Le ruote idrauliche, tuttavia, essendo basate quasi esclusivamente sullo sfruttamento dell'energia potenziale, non potevano fornire grandi potenze a causa della bassa altezza di caduta dell'acqua e delle limitate dimensioni delle camere (ruote da sopra). Un passo decisivo, che costituisce la nascita delle turbine moderne, fu lo sfruttamento dell'energia cinetica, realizzato con le turbine di tipo Pelton XIX secolo, in cui opportuni sistemi rendono l'acqua in ingresso alla turbina a velocità elevate in modo da sfruttare, in termini di quantità di moto, la velocità di ingresso piuttosto che la portata. Tuttavia, per ottenere le velocità desiderate, vi era la necessità di disporre di prevalenze, o altezze di caduta, molto rilevanti, cosa spesso difficile data la configurazione dei siti, e che obbligava alla costruzione di bacini artificiali alquanto costosi. Verso l'inizio del XX secolo si svilupparono così turbine per basse altezze di caduta, le Francis, adatte sia a bacini a bassa altitudine che all'installazione in corsi d'acqua, previa costruzione di sbarramenti di (relativamente) pochi metri d'altezza, contro le decine o centinaia necessari per le Pelton. Si svilupparono infine le turbine di tipo Kaplan, adatte a altezze di pochissimi metri (2 - 3), sostanzialmente delle eliche intubate.
    Nel 1870 l'accoppiamento della dinamo alla turbina idraulica diede avvio alla produzione commerciale di energia elettrica.
    Oggi le ruote idrauliche sono praticamente scomparse dall'uso pratico, e le turbine idrauliche sono usate nella grande maggioranza dei casi per la produzione di energia elettrica. I tipi Pelton, Francis e Kaplan costituiscono la maggioranza delle installazioni, ciascuno secondo le proprie caratteristiche di esercizio.Le turbine idrauliche sono inserite in un impianto che prevede un serbatoio di monte e uno di valle di solito a pressione atmosferica. Esse sfruttano la caduta disponibile. Dal momento che nei due serbatoi l'energia cinetica è nulla e la pressione la stessa, la caduta disponibile è praticamente uguale al dislivello geodetico o anche l'altezza a cui è posto il serbatoio di monte . Indicando la caduta disponibile con Hd si ha che Hd=z2-z1=h. Non tutta la caduta disponibile è pero' utilizzabile dalla turbina, dal momento che sono presenti delle perdite di carico nella condotta: se indichiamo con Hw le perdite espresse in m indichiamo con caduta utile la differenza tra Hd e Hw, quindi Hu = Hd-Y.Essa puo' essere espressa in funzione della sola Hd attraverso il rendimento della condotta pari al rapporto tra la caduta utile e quella disponibile. Definendo inoltre il rendimento idraulico della turbina , il rendimento volumetrico, il rendimento meccanico possiamo scrivere che la potenza utile (indicata con Pu) è uguale a: Pu= ug G g Hd, dove ug è il rendimento globale dell'impianto pari al prodotto tra il rendimento della condotta e quello della turbina.
    CENTRALE ELETTRIA:Una centrale elettrica è un impianto industriale atto alla produzione di energia elettrica. La società moderna si basa in maniera imprescindibile sull'uso dell'energia elettrica, perciò la produzione di tale energia e, conseguentemente, le centrali elettriche hanno un'importanza tecnologica e strategica fondamentale. Le centrali elettriche odierne producono energia quasi esclusivamente in corrente alternata avvalendosi di macchine elettriche denominate alternatori. Esistono eccezioni in Russia, dove, per problemi di perdite su elettrodotti estremamente lunghi, sono state create centrali elettriche in corrente continua
    FEDERICA SCANDURRA 3^A

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  24. GLOSSARIO:
    -Alternatore:l'alternatore è una macchina elettrica rotante basata sul fenomeno dell'induzione elettromagnetica, che trasforma energia meccanica in energia elettrica sotto forma di corrente alternata assumendo la funzione di trasduttore.
    -Corrente continua: è caratterizzata da un flusso di corrente di intensità e direzione costante nel tempo.
    -Ruota idraulica: è un dispositivo atto a trasformare l'energia potenziale o cinetica di piccoli corsi d'acqua in energia meccanica in forma di moto rotatorio.
    -Dinamo:è una macchina rotante per la trasformazione di lavoro meccanico in energia elettrica, sotto forma di corrente continua

    FEDERICA SCANDURRA

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  25. DIGA FURLO
    Il giorno 9.05.2013 noi ragazzi della 3.A accompagnati dai professori Dini e Feduzi ci siamo recati al Furlo per visitare la centrale idroelettrica dell’ Enel e capirne meglio la storia e il suo funzionamento. L’impianto, progettato nel 1949 e costruito nel 1951, sorge sul fiume Candigliano e viene interamente gestito dall’ Enel dal 1964. La diga invece fu costruita nel 1920, è una diga ad arco e si aggira su un’altezza di 50 metri e un dislivello tra diga e scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m. Sul suo arco ci sono delle paratoie di dispersione di circa 5 metri che servono da scarico quando l’ acqua raggiunge il livello massimo d’altezza. L’acqua dalla diga passa alla centrale tramite una galleria in pressione del diametro di 3,5 m per una lunghezza di 1,7 km e un ultimo tratto in condotta forzata in acciaio lunga 145 m. Sul punto di unione c’è un pozzo piezometrico alto circa 50 m, che provvede all’eventuale troppa pressione sulla condotta. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina e generatore, ad asse verticale; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da una turbina Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. La logica di usare gruppi di potenzialità diversa deriva dal fatto che così si può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso. Il gruppo elettrogeno si avvia automaticamente in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie. Se non si avviasse è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie. La centrale è sempre sorvegliata da addetti. La diga del Furlo fu costruita per alimentare il vecchio impianto idroelettrico Raggioli, ormai distrutto, e poi successivamente allacciata a quello nuovo ed attuale.

    GLOSSARIO
    Paratoie: sbarramento mobile che impedisce o regola il deflusso delle acque in un canale.
    Enel: azienda principale in Italia tra quelle fornitrici di energia elettrica agli utenti finali attraverso centrali elettriche di produzione.
    Diga: opera idraulica di sbarramento dei corsi d'acqua.
    Turbina: macchina motrice a rotazione, costituita da una ruota a palette messa in movimento da un fluido, la quale trasmette il moto rotatorio a un albero ad essa fissato
    Pozzo piezometrico: Il pozzo piezometrico è un pozzo verticale che ha la funzione di proteggere dalla forte pressione causata dalle turbine poste a valle.

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  26. RELAZIONE:
    Giovedì 9 Maggio noi alunni della classe 3A siamo andati insiema al Prof. Dini di tecnica e la Prof. Feduzi Doriana alla centrale idroelettrica del Furlo.
    Essa è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, Catria e Petrano. Ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all'occhiello della nascente Enel nel 1964. E' stata il risultato dell'unione di sue vecchie centrali, ovvero il Furlo e quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di raggioli, aquisendo così un salto di 48 m, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt.
    La diga è stata costruita nel 1919 ed è tutta di calcescuzzo, ovvero un materiale estremamente resistente. E' una diga ad arco gravità e deriva dall'unione di due sbarramenti presistenti, quella del Furlo e del raggioli.
    Abbiamo poi saputo che le paratoie hanno un ruolo fondamentale ovvero quello di smistare e regolare la portata del fiume; inoltre L’ acqua viene trasportata a dei macchinari tramite una galleria in pressione del diametro di 3 metri e 50. Nell’ ultimo tratto vi è una condotta forzata in acciaio di diametro inferiore.
    Al punto di unione fra le due condotte vi è il pozzo piezometrico, alto circa 50 metri, che ha il compito di proteggere le turbine dall’ eventuale brusca diminuzione di portata d’ acqua.
    Siamo poi andati a vedere come funziona una turbina, che è l’elemento fondamentale per produrre l’ elettricità. Abbiamo poi notato che le turbine giravano dei momenti più forti e dei momenti più piano. Questo perché l’elettricità deve essere prodotta al momento in cui viene richiesta da noi consumatori.
    Poi abbiamo osservato la stanza in cui, per mezzo di sofisticatissimi computer e macchinari, è possibile vedere se vi è un problema in qualsiasi parte della diga. Vi erano anche numerosi cartelloni, che spiegavano le varie parti dell’ invaso.

    Infine abbiamo visto dove nasce l'acqua usata per produrre energia che poi si immette nel mercato. la centrale è gestita tramite onde radio convogliate che viaggiano nelle stesse linee che traportano la corrente che producono.
    Finito di visitare siamo usciti fuori a fare merenda in un giardino lì vicino per poi ripartire per Fermignano. Durante il traggitto insieme al professore ci ha fatto notare che i pannelli fotovoltaice, la loro base era piegata quindi non erano molto allineati sopratutto a causa della grande nevicata dell'anno scorso.
    Questa esperienza mi ha fatto riflettere molto sulla grandiosità delle forze della natura e di come l'uomo con il suo ingegnio e la sua inteligenza ha saputo sfruttare a beneficio del progresso. Ho imparato molte cose interessanti vedendole dal vivo e in più, in compagnia dei miei amici quindi senz'altro è stata un'esperienza piacevole e spero di ripeterla.

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  27. CENTRALE IDROELETTRICA= centrale che trasfArma l’energia idraulicja di un fiume in energia elettrica, composta da una diga, un’opera di sbarramento e una traversa.

    ENEL= ente nazionale elettricità

    PARATOIA = portello mobile di legno o di metallo che permette di regolare il flusso delle acque in un canale

    POZZO PIAZOMETRICO= un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle.

    COLPO D'ARIETE = compressioni elevate che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure rapide di una turbina

    TURBINA = macchina motrice costituita da una ruota a pale fatta girare da un fluido

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  28. Greta Rossini 3^A
    Obiettivi:
    1-Conoscere una centrale idroelettrica
    2-Apprendere lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3-Concetto di “gruppo" (turbina, generatore…)
    4-I principali motori idraulici e le loro differenze
    5-Come si produce la corrente elettrica
    6-Concetto di energia rinnovabile
    Il 09/05/2013 il professore di educazione tecnica G.Dini e la professoressa Doriana Feduzi ci hanno portato alla diga e alla centrale elettrica del Furlo.
    La diga è stata creata nel 1920,ma i lavori finirono soltanto nel 1922;essa è situata nel punto in cui il fiume Metauro e il fiume Candigliano si uniscono.
    La diga è controllata 24 ore su 24 poichè,come affermato dalla legge,le dighe alte più di cinquanta metri devono essere perennemente controllate;ma essa è comunque in grado di autogestirsi da sola grazie a dei galleggianti.
    Essa è una diga ad arco:la sua struttura è particolarmente leggera grazie alle caratteristiche di resistenza degli archi, che consentono di scaricare ai vincoli laterali (e quindi alla montagna) il carico dell'invaso.Le dighe ad arco possono essere a curvatura semplice, lavorando come una serie di archi orizzontali sovrapposti (tipiche per le valli con "forma ad U") o a doppia curvatura lavorando come una cupola (tipiche per le valli con "forma a V"). La struttura riceve la spinta dell'acqua dell'invaso (ed altre azioni secondarie) e la scarica sulle sponde della vallata, dette "spalle", come l'arco o la cupola scaricano il proprio peso e le azioni degli agenti atmosferici sulle fondazioni.
    Il pozzo piezometrico,con un diametro di 20 metri,è disposto più in alto rispetto alla diga per favorire il dislivello (58m.) e per smorzare il colpo d'ariete generato da pressioni che vengono a formarsi sulla condotta in caso di chiusure di una turbina.
    Nel 1955 la diga del Furlo fu allargata e furono costruite due paratoie nella parte alta.
    Le paratoie liberano in media un milione di litri d'acqua al secondo.
    Esse compiono "l'opera di presa" ovvero prelevano l'acqua dal bacino per portarla alla centrale più a valle.
    Attraverso le condotte forzate, l'energia dell’acqua passa da idraulica a elettrica.
    La centrale del Furlo fu distrutta dai tedeschi nel 1946 e fu la prima centrale ad essere informatizzata;inoltre furono inserite nuove paratoie, il dislivello del tunnel diventò di 58 metri e la produzione di elettricità passò ai 14 kw;in precedenza era di 55 kw.
    Essa usa un sistema di trasmissione a onde radio convogliate che consiste nel trasmettere informazioni usando i cavi della rete elettrica,direttamente da Ascoli Piceno.
    All’interno della centrale elettrica dell’Enel(Ente Nazionale Elettricità)sono presenti quattro generatori(70 kw.-rend=30%).Due sono mossi da turbine Francis della potenza di circa 5.000 kw,il terzo da una turbina Francis di 2.000 kw e il quarto da un motore idraulico Francis di 1.000 kw.

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  29. GLOSSARIO:
    Diga:sbarramento artificiale, in terra battuta o in muratura, atto a modificare il deflusso di un corso d'acqua per irrigazione o per produzione d'energia elettrica.
    Galleggianti:termine generico per indicare larghi e bassi natanti privi di propri mezzi di propulsione e adibiti al trasporto di materiale in porti, fiumi o laghi.
    Diga ad arco:questo tipo di diga sfrutta gli stessi principi strutturali del ponte ad arco. La curva dell'arco è rivolta verso valle e la maggior parte del carico d'acqua è distribuito verso le pareti laterali della stretta valle in cui tali dighe sono costruite.
    Pozzo piezometrico:è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche.Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle.
    Colpo d'ariete:colpo che si genera a causa di una brusca diminuzione di portata della massa liquida che fluisce in una condotta: l’energia cinetica della massa si trasforma in energia di pressione.
    Paratoia:portello mobile di legno o di metallo che permette di regolare il flusso delle acque in un fiume.
    Turbina francis:turbina che viene impiegata in corsi d'acqua con dislivelli da 10 m fino a 300÷400 m e portate da 2÷3 m³/s fino a 40÷50 m³/s.

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  30. Giovedì 9 Maggio ci siamo recati con il professore di tecnica Dini Giuseppe e la professoressa di lettere Feduzi Doriana alla Gola del Furlo. Al nostro arrivo abbiamo incontrato Andrea,il guardia diga di turno;i guardia diga sono quattro perchè la diga deve essere sempre sotto controllo per due motivi: il primo perchè il bacino imbrifero è più di un milione di metri cubi d'acqua, il secondo perchè la diga è larga 12 metri e alta 50 metri. Questa diga è stata iniziata nel 1918 e finita nel 1920; il materiale con la quale è stata costruita è il calcestruzzo perchè essendo una diga ad arco gravitato non poteva essere di cemento armato perchè se lo fosse la diga diventerebbe stabile dato che compie dei movimenti micrometrici in base alla quantità d'acqua.La diga, inoltre, ha la funzione di formare un bacino d'acqua e sfruttarlo: al Furlo usano l'acqua per la produzione di energia elettrica. La diga deve sempre garantire il suo fnzionamento perciò ci sono diverse sicurezze: la prima è un gruppo elettrogeno (hanno anche un avvio pneumatico)che fornisce elettricità per la movimentazione delle paratoie e hanno anche una pompa manuale.La diga ha un dislivello di 58 metri. Quando nel 1946 i tedeschi sono andati via dall' Italia, hanno distrutto la centrale del Furlo e la centrale Raggioli che,insieme, producevano 5 Mega Watt (3,5 w il Furlo e 1,5 Raggioli). Nel 1955,con i soldi prestati dagli Americani nel dopoguerra, hanno allargato la diga e hanno messo le due paratoie nella parte alta della montagna. Nel 1964 è diventata la più importante nella zona.Dopo ci siamo recati alla centrale e ci hanno spiegato che dal pozzo piezometrico alla turbine, l'acqua arriva con maggiore pendenza e scendo la condotta forzata ( si chiama condotta forzata perhè scende con più inclinazione). La centrale è controllata da una località dell'Abruzzo dove vedono se ci sono degli allarmi o anomalie. In una stanza ci sono degli schermi che seguono ogni gruppo; qui possono vedere la potenza attiva e reattiva, i giri delle macchine, la richiesta di potenza, le aperture del motore.

    ANGELA DE CANDIA 3^A

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  31. GLOSSARIO:
    -Paratoia: sistema regolabile di sbarramento idraulico usato nei corsi d’acqua.
    -Diga:sbarramento artificiale che modifica il flusso dell'acqua
    -Pozzo piezometrico:è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche.
    -Turbina: macchina motrice costituita da una ruota a pale.
    -Imbrifero: posto dove siraccolgono le acque piovane.

    DE CANDIA ANGELA

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  32. Alessia Lunghi 3° A
    OBBIETTIVI:
    1) Conoscere una centrale.
    2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3) Concetto di “gruppo.”
    4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
    5) Come vi si produce la corrente elettrica.
    6) Concetto di energia rinnovabile.
    Il giorno 9 maggio 2013 noi, alunni della classe 3°A, assieme al professore di educazione tecnica Dini Giuseppe e alla professoressa di lettere Feduzi Doriana siamo andati a visitare la centrale idroelettrica della gola del Furlo per cercare di capire come funziona e a che cosa serve. La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata in riva sinistra del fiume Candigliano, il principale affluente del Metauro. Ristritturata nel dopoguerra, fu il risultato della nascente Enel nel 1946. Questa centrale è il risultato dell’unione di due vecchie centrali, quella del Furlo e di quella di Raggioli. La diga è rimasta la stessa del 1928 (anno della sua costruzione) , ma è stata modernizzata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata vicino a quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt. La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m. La sua base ha uno spessore di ben 16 m, il ciglio di 3 m; produce un aumento di livello sul Candigliano per una lunghezza di circa 3 km, creando un lago artificiale entro la Gola del Furlo. è stata uno dei primi impianti ad essere munito di eleboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione e tutto l’impianto è gestito da delle onde radio convogliate, ovvero onde radio che viaggiano nelle stesse linee elettriche che traportano la corrente prodotta, direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro produzione delle Marche. Ha un dislivello tra diga posta allo sbocco di N.E. della Gola del Furlo e lo scarico di 58,5 m, con un salto utile di 53,5 m. L'acqua arriva ai macchinari tramite una galleria in pressione. Un pozzo piezometrico alto 50 metri è stato realizzato sul punto di unione ed ha il compito di sopperire agli eventuali colpi d'ariete sulla condotta, cioè sovrapressioni di ritorno, provocate dalla rapida chiusura dell'acqua alle turbine. All'interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina-generatore ad asse verticale ; due, sono mossi da turbine Francis, della potenza di circa 5.000 kW, portata di 11.800 litri/sec alla velocita di 428 giri/min; il terzo è azionato da una turbina Francis di 2.000 kW, 493 litri/sec, 600 giri/min, il quarto sempre da un motore idraulico Francis di 1.000 kW, 2500 litri/sec, 750 giri/min. Usando gruppi di potenzialità diversa i può adattare meglio l'inserimento di generatori diversi secondo la quantità d'acqua disponibile nel bacino o in base alla portata del fiume stesso. I generatori della ditta O.C.R.E.N. forniscono una tensione di 6.000 volts con una potenza complessiva di circa 14 milioni di watt e ono raffreddati per autoventilazione. in caso di assenza di corrente, per poter comandare ugualmente l'apertura delle paratoie, il gruppo elettrogeno si avvia automaticamente. Mentre, se per caso, non si avviasse, è possibile effettuare la loro apertura con la corrente prodotta da una serie di batterie. Sono state fatte delle migliorie alla centrale, sulle valvole di arrivo dell'acqua e sul sistema di controllo della potenza erogabile. La diga è composta anche da 5-6 galleggianti idraulici che tramite un livello passano l’acqua alla centrale.

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  33. GLOSSARIO:
    DIGA = opera i idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino, a seconda che lo sbarramento risulti permanente o intermittente.
    PARATOIA = Sistema regolabile di sbarramento idraulico, che viene posto su un corso d'acqua naturale o su un canale per regolarne il deflusso e quindi la portata. Può essere manovrata manualmente, con l'ausilio di manovelle, e ingranaggi demoltiplicatori, o meccanicamente, per mezzo di un motore, solitamente elettrico, e di un pistone elettroidraulico..
    POZZO PIEZOMETRICO= Pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere dal colpo d’ariete le turbine poste a valle.
    Alessia Lunghi 3° A

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  34. OBBIETTIVI:
    1) Conoscere una centrale.
    2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3) Concetto di “gruppo.”
    4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
    5) Come vi si produce la corrente elettrica.
    6) Concetto di energia rinnovabile.
    Il giorno 9 maggio 2013 noi, alunni della classe 3°A, assieme al professore di educazione tecnica Dini Giuseppe e alla professoressa di lettere Feduzi Doriana siamo andati a visitare la centrale idroelettrica della gola del Furlo per cercare di capire come funziona e a che cosa serve. La diga è rimasta la stessa del 1928 ma è stata modernizzata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata vicino a quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt. La diga ha un'altezza di 47 m, è ad arco-gravità, con raggio di 21 m.Nel 1955 la diga del Furlo fu allargata e furono costruite due paratoie nella parte alta.
    Le paratoie liberano in media un milione di litri d'acqua al secondo.
    Esse compiono "l'opera di presa" ovvero prelevano l'acqua dal bacino per portarla alla centrale più a valle.
    Attraverso le condotte forzate, l'energia dell’acqua passa da idraulica a elettrica.
    La centrale del Furlo fu distrutta dai tedeschi nel 1946 e fu la prima centrale ad essere informatizzata;inoltre furono inserite nuove paratoie, il dislivello del tunnel diventò di 58 metri e la produzione di elettricità passò ai 14 kw;in precedenza era di 55 kw.
    Essa usa un sistema di trasmissione a onde radio convogliate che consiste nel trasmettere informazioni usando i cavi della rete elettrica,direttamente da Ascoli Piceno.
    All’interno della centrale elettrica dell’Enel(Ente Nazionale Elettricità)sono presenti quattro generatori(70 kw.-rend=30%).Due sono mossi da turbine Francis della potenza di circa 5.000 kw,il terzo da una turbina Francis di 2.000 kw e il quarto da un motore idraulico Francis di 1.000 kw.

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  35. GLOSSARIO:
    DIGA = opera i idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino, a seconda che lo sbarramento risulti permanente o intermittente.
    -Pozzo piezometrico:è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche.
    -Turbina: macchina motrice costituita da una ruota a pale.
    ENEL= ente nazionale elettricita
    CENTRALE IDROELETTRICA= centrale che trasfArma l’energia idraulicja di un fiume in energia elettrica, composta da una diga, un’opera di sbarramento e una traversa.

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  36. OBBIETTIVI:
    1) Conoscere una centrale.
    2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3) Concetto di “gruppo.”
    4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
    5) Come vi si produce la corrente elettrica.
    6) Concetto di energia rinnovabile.
    Giovedì 9 Maggio ci siamo recati con il professore di tecnica Dini Giuseppe e la professoressa di lettere Feduzi Doriana alla Gola del Furlo. Al nostro arrivo abbiamo incontrato Andrea,il guardia diga di turno;i guardia diga sono quattro perchè la diga deve essere sempre sotto controllo per due motivi: il primo perchè il bacino imbrifero è più di un milione di metri cubi d'acqua, il secondo perchè la diga è larga 12 metri e alta 50 metri. Questa diga è stata iniziata nel 1918 e finita nel 1920; il materiale con la quale è stata costruita è il calcestruzzo perchè essendo una diga ad arco gravitato non poteva essere di cemento armato perchè se lo fosse la diga diventerebbe stabile dato che compie dei movimenti micrometrici in base alla quantità d'acqua.La diga, inoltre, ha la funzione di formare un bacino d'acqua e sfruttarlo: al Furlo usano l'acqua per la produzione di energia elettrica. La diga è composta da: pozzo piezometrico, paratoie e scarico di fondo.
    Il pozzo piezometrico, posto all’inizio della galleria in pressione, ha la funzione di proteggere le turbine dal colpo d’ariete che si genera quando l’acqua diminuisce.
    Le paratoie servono a regolare la portata d’acqua mentre lo scarico di fondo serve a mantenere in caso di piena il livello della diga e permette lo svuotamento totale del bacino.
    La potenza efficiente della centrale è di 13 megawatt.
    La centrale è formata dall’unificazione di due vecchie centrali: quella del Furlo e quella di Raggioli.
    L’impianto fu il fiore all’occhiello della nascente ENEL.
    Tutta la centrale viene gestita tramite onde radio che trasportano l’energia prodotta direttamente da Ascoli Piceno, sede del centro di produzione delle Marche, inoltre è stata uno dei primi impianti ad essere munito di elaboratore elettronico di controllo dei gruppi di generazione.
    L’acqua arriva ai macchinari attraverso una galleria in pressione.
    All’interno della sala macchine si trovano quattro gruppi di generazione composti da turbina:
    - Generatore
    - Turbina Francis da 5000Kw
    - Turbina Francis da 2000Kw
    Siamo andati a vedere la centrale la cui potenza è di 13 megawatt.
    La forma della diga è ad arco, percio’ è impossibile che crolli perché l’energia potenziale dell’acqua viene scaricata sulle pareti della montagna. Per i tempi in cui venne realizzata era una cosa gigantesca.
    I tedeschi bombardarono la centrale elettrica che si trovava ai piedi della diga distruggendola, tutt’ oggi troviamo solo il tubo il vecchio scarico di fondo che dopo essere stato controllato, per vedere se vi erano fratture interne, venne riutilizzato.

    GLOSSARIO:
    Francis = Tipologia di turbina utilizzata nelle centrali idroelettriche per produrre energia, è la più indicata per i bassi dislivelli;
    Pelton = Tipologia di turbina utilizzata nelle centrali idroelettriche per produrre energia, è la più indicata per elevati dislivelli;
    Pozzo piezometrico = è un pozzo verticale che si utilizza nelle centrali idroelettriche. Ha la funzione di proteggere le turbine poste a valle dal colpo d’ariete.
    Paratoia = parete piana o curva, formata di elementi di legno o di metallo strettamente collegati, che viene posta attraverso un canale o un corso d’acqua naturale per sbarrare o regolare il libero deflusso.
    Diga = opera i idraulica di sbarramento costruita a scopo di protezione o per la costituzione di un bacino, a seconda che lo sbarramento risulti permanente o intermittente.
    CENTRALE IDROELETTRICA= centrale che trasfArma l’energia idraulicja di un fiume in energia elettrica, composta da una diga, un’opera di sbarramento e una traversa.


    OMAR TOCCACIELI 3A

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  39. RELAZIONE SULLA CENTRALE IDROELETTRICA DEL FURLO
    OBBIETTIVI:
    1) Conoscere una centrale.
    2) Approfondire lo scambio energetico della centrale idroelettrica
    3) Concetto di “gruppo.”
    4) I principali motori idraulici e le loro differenze.
    5) Come vi si produce la corrente elettrica.
    6) Concetto di energia rinnovabile.
    La centrale idroelettrica del Furlo è stata realizzata sul Candigliano, il principale affluente del Metauro dalla maggior portata garantita dai massicci calcarei del monte Nerone, del monte Catria e del monte Petrano. Ristrutturata nel dopoguerra, essa fu il fiore all'occhiello della nascente Enel nel 1964. E' stata il risultato dell'unione di due vecchie centrali, quella del Furlo appunto e di quella di Raggioli; la diga è di fatto rimasta quella del 1928, anno della sua costruzione, ammodernata da due paratoie, mentre la centrale fu realizzata nei pressi di quella di Raggioli, acquisendo così un salto di 48 metri, con una potenza complessiva generata di circa 14 milioni di watt.
    Dalla diga l’acqua arriva ai macchinari della centrale grazie ad una galleria di derivazione e ad un tratto finale di condotta forzata detta collettore. Nel punto in cui la galleria si unisce alla condotta è stato costruito un pozzo piezometrico che ha la funzione di smorzare il colpo d’ariete che può dare l’acqua alla condotta. In oltre il dislivello (53,5 m utili) che si crea tra il pozzo piezometrico e la centrale è utile perché permette di impiegare una minore quantità di acqua. Nel 1980 la centrale era controllata da Ascoli Piceno, mentre dal 1997 ha cominciato ad essere sotto il controllo di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. La centrale è gestita tramite onde radio, cioè delle onde convogliate. All’interno della centrale elettrica dell’Enel sono presenti quattro generatori OCREN messi in funzione da turbine che presentano valori differenti tra loro.
    Le quattro turbine Francis hanno dati diversi:
    -Le prime due hanno:
    P 4950kw - Salto 58,50m - Velocità 428giri/min - Portata 12m³/sec
    -La terza ha:
    P 2030kw - Salto 58,50m - Velocità 600giri/min - Portata 4,70m³/sec
    -La quarta ha:
    P 1070kw - Salto 58,50m - Velocità 750giri/min - Portata 2,80m³/sec
    Il gruppo elettrogeno può comunque entrare in funzione anche in mancanza di corrente in modo da poter ugualmente aprire le paratoie della diga. Inoltre nella centrale sono presenti dei pannelli di controllo dai quali ogni operatore può controllare l’andamento della centrale.
    Una volta che l’acqua è stata impiegata per la produzione di energia elettrica questa viene immessa nuovamente nel suo corso, senza alcuna differenza da quando è entrata in centrale, quindi questo tipo di energia è definita rinnovabile, perché tutto si può riutilizzare.
    Centrale idroelettrica= centrale nella quale, per mezzo di turbine e generatori, è possibile produrre con l’acqua energia elettrica.

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  40. GLOSSARIO:
    Diga= è uno sbarramento presente in un fiume che permette di creare un lago artificiale.
    Turbina=macchina motrice che consente di trasformare l’energia cinetica di acqua, gas o vapore in energia.
    Gruppo elettrogeno= l’insieme di turbine e generatori che presentano valori differenti tra loro.
    ENEL= Ente Nazionale ELettricità.
    OCREN= è una ditta di generatori.
    Dba= decibel, unità di misura con la quale si misura l’altezza di un suono.
    DMV= deflusso minimo vitale per poter mantenere in vita la flora e la fauna di un fiume.
    Paratoia= sistema regolabile di sbarramento idraulico usato nei corsi d’acqua.

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