domenica 8 marzo 2020

247 firme per poter dialogare.

247 firme per poter dialogare.

Sono state consegnate al Sindaco di Sant’Angelo in Vado 247 firme al fine di indire, una interpellanza popolare, così come prevede lo Statuto Comunale.
Vediamone le vicissitudini. Nel ricostruire la piazza Umberto I°, la cosiddetta piazza del comune, i cui lavori sono iniziati il 22 maggio scorso, l’amministrazione comunale ha trascurato di interpellare i cittadini, non solo nella realizzazione progettuale, ma anche quei cittadini residenti coinvolti successivamente, nelle ordinanze di limitazione della sosta delle auto, essendo la maggior parte privi di autorimesse. Gli stessi commercianti a cui si era ventilato il possibile coinvolgimento e comunicazione nella destinazione dei parcheggi, si sono visti non affatto considerati, con la conseguenza di minor afflusso degli utenti negli esercizi del centro storico.
Ci sono stati approcci con il sindaco incontrato pochi minuti prima di un consiglio comunale, ma a nulla è servito a modificare le decisioni prese. Gli interessati hanno coinvolto anche il Prefetto con una lettera firmata da 30 persone, il quale vista la risposta del Sindaco tendente ad una certa disponibilità, invitava a riprendere approcci con l’autorità comunale. Di fatto le conclusioni sono state categoriche: “Non si cambia niente”, in aperto contrasto con la democrazia partecipativa, che oggi incardina decisamente l’ordinamento legislativo, al fine di proporre idee, suggerimenti e tutele, per chi viene coinvolto nei procedimenti amministrativi.
Unica via per poter discutere di tali aspetti, è rimasta quella dello statuto comunale il quale, proprio ai fini del coinvolgimento, prevede che i cittadini possano richiedere una interpellanza popolare purché firmata da almeno 200 persone.
Ecco che allora i negozianti e abitanti del centro storico si sono impegnati a gennaio e febbraio, in una raccolta di firme conclusa con una manifestazione domenicale “Una firma per parlare” che ha permesso decisamente di superare il numero richiesto arrivando a 247 firme. Queste, come accade per i referendum, sono state autenticate dai consiglieri di minoranza, che hanno richiesto e supportato la manifestazione.
Il fascicolo è stato consegnato in comune e si è in attesa di risposte.



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