mercoledì 24 maggio 2017

Gita a Larderello

Riservato per la 3 A


18 commenti:

  1. Gita
    Mercoledì 3 maggio siamo andati in gita in Toscana (a vedere le città di Larderello, isola d’Elba e Piombino). Ma in questa relazione parlerò principalmente della centrale geotermica di Larderello. La centrale geotermica funziona sfruttando il calore della profondità terrestri. Attraverso le fratture degli strati rocciosi le acque e i vapori riscaldatisi in profondità vengono intercettati e raccolti dai pozzi geotermici. Il vapore è ad alta temperatura è di circa 150-250°C . l’asse della turbina è collegato al rotore dell’alternatore che, ruotando, trasforma l’energia meccanica in energia elettrica alternata. Il trasformatore innalza il vapore della tensione a 132Kw e la immette nella rete elettrica nazionale. Successivamente il metodo di perforazione adottato è a rotazione ed a circolazione. Con la trivellazione vengo aggiunte nuove aste all’interno delle stesse viene iniettato un fluido. Il peso per l’avanzamento dello scalpello è dato dalla batteria delle aste. La batteria di perforazione è l’insieme di aste, scalpello e attrezzi che operano il pozzo. Esistono batterie di perforazione, carotaggio, alesaggio e pescaggio. La corrosione è il vapore che alimenta la Centrale contiene una frazione di gas in condensabili, prevalentemente anidride carbonica e talvolta tracce di acido cloridrico. Per lavaggio a vapore si intende il processo attraverso il quale il vapore proveniente dal pozzo viene depurato dall’acido cloridrico presente utilizzando una soluzione di idrato sodico. Grazie prof di averci accompagnato non è ma è tutto cio che sono riuscito ad appuntare ed è stato molto interessante.

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  2. CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO
    Larderello, detta anche “Valle del Diavolo” chiamata così per i suoi tipici fumi bianchi, si trova vicino a Montecerboli, città già abitata nell‘alto medioevo; qui troviamo la figura mitologica Cerbero, il cane a tre teste che proteggeva il regno infernale. Larderello luogo più industrializzato della Toscana, si trova la più grande centrale elettrica d’Italia e è anche centro mondiale della geotermia . Questo paese in molte stampe antiche viene raffigurata come città fumante che ha ispirato Dante Alighieri nella stesura dell’Inferno . Oggi avvicinandoci a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno ma grazie a questi ora si produce l’acido borico ed energia elettrica . Nel 3 secolo questi laghi “da dove uscivano i fumi bianchi “ venivano utilizzati come stabilimenti termali , uno di questi lo ritroviamo nei paesi di Sasso pisano di origine romana. Alcune di esse venivano usate dai medici come acque che curavano i malanni .Queste acque venivano anche utilizzate per la curvatura dei rami di castagno che venivano usate per l’accerchiatura delle botti. Nel 1777 Umberto Egher rilevò la presenza di acido borico e da li esso venne utilizzato nelle saldature ed in farmacia . Nel 1779 il chimico Paolo Cascagni estese le ricerche del prodotto per ampliare i suoi utilizzi. Si fecero estrazioni industriali e grazie a esse nel 1900 in tutta Europa c’erano tonnellate di questa sostanza; ma l’acido borico per trasformarlo in vapore e utilizzarlo nelle caldaie serviva molta legna e così ci fu il rialzamento dei costi. Si trovò una alternativa quella di usare il calore spigionato dal terreno. In questo periodo entra in scena François Jacques de Larderel. Vicino al torrente Rossena, dove sorgerà la centrale, esisteva un’azienda, dove il ragazzo diventò direttore e riuscì ad avere il consenso di usare l’acqua calda e i vapori a suo piacere e riuscì a costruire nei soffioni delle costruzioni a forma sferica per raccogliere il vapore (100-220°c). Esso veniva poi convogliato in una vasca di vaporazione che serviva per creare l’acido borico ed eliminare il costoso uso della legna. Si dice che Larderel abbia trovato questa idea osservando un operaio della fabbrica riscaldare con il vapore una pentola di minestra che divenne subito bollente . Visto il successo ottenuto, pensò anche agli operai e gli diede diritti e doveri, sanciva la concessione di adeguati servizi sociali e costituì adeguati alloggi. Così formò un villaggio fabbrica autonomo. Cercò di fare altri scavi per migliorare la produzione.
    Gaia Donatella Sorini 3A

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  3. Dopo la sua morte, l’attività continuò e cambiò solo all’arrivo di Ginori Conti che con nuove ricerche cercò altri modi per usare l’acido borico e i vapori. Nel 1904 progettò una dinamo azionata da un motore alternato per l’estrazione di acido borico e con essa, utilizzando il vapore naturale, si produsse energia per accendere cinque lampadine; era nata la prima energia geotermica a vapore. Un anno dopo riuscì a illuminare sia la fabbrica che il villaggio. Poi ci furono le costruzioni di altre centrali geotermiche. Larderello fu il primo centro in funzione nel 1913 con refrigeranti in legno; poi divennero attive anche la due e la tre. Continuarono le ricerche con la scoperta di un grosso soffione che distrusse le impalcature di trivellazione e fermò i lavori.Nel 1992 ci fu la nascita dell’ENEL che aiutò i miglioramenti e le ricerche sulla produzione dell’energia geotermica.La residenza dei Larderel che, si trova vicino alla centrale, oggi è il museo della geotermia; al suo interno troviamo: trivelle per il carotaggio nel profondo della terra; il torchio per togliere le acque madri dai Sali di boro; alcune tubature con segni di scrostature da calcare; la riproduzione di torri di perforazione a sistema meccanico; dei ferri da lavoro per le trivelle. Uno dei pozzi più importanti è profondo 740 metri e sprigiona vapore a 220° c.
    Infine nella parte finale di Larderello l’energia del vapore viene fatta espandere nella sala macchine con turbine, alternatori e compressori e viene trasformata prima in energia meccanica e poi in energia elettrica che entra nelle nostre case.Il vapore esausto viene convogliato in un condensatore e convertito in acqua grazie alle torri di raffreddamento e poi rigettato nel sottosuolo. Il tutto sotto il vigile e attento controllo elettrico.COSA AVVIENE NELLE TORRI DI RAFREDDAMENTO?Nella torre di raffreddamento passano i fumi esausti che vengono, in parte trasformati in acqua e rimessi nel sottosuolo e in parte escono all’esterno trasformandosi in aria. Vicino al paesino si trova il parco delle piantane. Un fenomeno molto importante della geotermia è il cambiamento di colore delle rocce le quali hanno questo colore bianco perché le emissioni d’idrogeno solforato hanno consentito una reazione chimica poli calcarea trasformandole in gesso. Esse sono alterate dalla circolazione di fluidi geotermici, e si manifestano con colorazioni originali.
    I fumi però non vengono usati solo per produrre energia ma anche per il settore edilizio, i primi impianti a calore a Larderello erano e sono alimentate dall’energia geotermica; settore ortovivaismo che usa il calore dei fumi per le stagionature di formaggio ed eccellente vino. Il tutto in chiave ecologica e meno costosa.
    Gaia Donatella Sorini 3A

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  4. CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO
    Il 3 Maggio, con le altre classi terze, abbiamo visitato la città di Larderello, e in particolare la centrale geotermica. Larderello, detta anche “Valle del Diavolo” chiamata così per i suoi tipici fumi bianchi, si trova vicino a Montecerboli, città già abitata nell‘alto medioevo. Larderello luogo più industrializzato della Toscana, si trova la più grande centrale elettrica d’Italia e è anche centro mondiale della geotermia . Questo paese in molte stampe antiche viene raffigurata come città fumante che ha ispirato Dante Alighieri nella stesura dell’Inferno. Oggi avvicinandoci a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno ma grazie a questi ora si produce l’acido borico ed energia elettrica. Nel 1779 Paolo Macagni estese le analisi in altri lavori e, grazie a lui, si ebbe la possibilità di dare vita a nuovi complessi industriali. L'idea fu messa in pratica. Nel 1800 l'acido borico venne messo in vendita (sostanza pregiata). Il calore per alimentare le industrie era molto conteso. De Larderel divenne capo e direttore dell'impresa. Il vapore venne utilizzato per ottenere acido borico. Nel 1818 si utilizzano caldaie riscaldate a legna, le acque boriche vengono fatte evaporare e così cristallizza il sale. Ma presto la legna comincia a scarseggiare e, a causa del prezzo troppo alto del legname, la fabbrica comincia ad avere problemi finanziari. A causa di essi, De Larderel, inizia ad utilizzare il calore per la produzione di borati. Vieni istituito un regolamento nel quale vengono fissati nel dettaglio le mansioni di tutte le persone che vivono all'interno del villaggio-fabbrica. Quando negli anni '40 gli operai della fabbrica aumentano, è necessario un'ampliamento della struttura industriale, e quindi del villaggio. Larderello viene riconosciuto così come il primo villaggio-fabbrica (il suo sistema viene replicato in altri complessi industriali del nord Italia. I sistemi di sviluppo industriale diventano più avanzati. Il 4 luglio 1904, il Principe Piero Ginori Conti, dopo svariati studi, riesce ad accendere, con un motore alternativo da tre quarti di cavallo azionati dal vapore e collegato ad una piccola dinamo ottiene l'accensione di 5 lampadine; per la 1° volta al mondo viene prodotta energia elettrica attraverso il vapore geotermico. Nel 1905 Larderello è illuminata da lampioni elettrici, mentre il resto del mondo è rischiarato da lampadine a carburo. Nel 1912 inizaino i lavori per la costruzione di "Larderello 1". Tramite la costruzione di nuovi impianti in tutta l'area e un costante perfezionamento, la potenza installata comincia ad aumentare: nel 1939 viene anche completata la centrale "Larderello 2". Con l'entrata in servizio di "Larderello 3", la potenzialità complessiva delle centrali elettriche di Larderello aumenta vertiginisamente. Oggi gli impianti geotermoelettrici, tutti ubicati in Toscana, raggiungono una produzione annua di circa 5 miliardi di kWh.
    E' stat una bellissima esperienza che ci ha aiutati a chiarire molti nostri dubbi su questo tipo di centrale e abbiamo ampliato le nostre conoscenze su questo argomento. questa visita alla centrale geotermica di Larderello è stata molto utile e interessante.
    GLOSSARIO:
    BORATI: Sali dell'acido borico.
    DINAMO: In elettrotecica maccina rotante ad induzione per convertire energia meccanica in energia elettrica (in corrente continua).
    CARBURO: Nome di composti del carbonio con un metallo.
    Azzurra Indio Classe 3° A

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  5. CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO
    Il 3 Maggio, con le altre classi terze, abbiamo visitato la città di Larderello, e in particolare la centrale geotermica dell’Enel. Larderello, detta anche “Valle del Diavolo”,è chiamata così per i suoi tipici fumi bianchi.E situatavicino a Montecerboli, città già abitata nell‘alto medioevo.A Larderello, luogo più industrializzato della Toscana, si trova la più grande centrale elettrica d’Italia ed è anche centro mondiale della geotermia . Questo paese, in molte stampe antiche, viene raffigurato come città fumante che ha ispirato Dante Alighieri nella stesura della sua opera,l’Inferno. Oggi avvicinandoci a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno, ma grazie a questi ora si produce l’acido borico e l’ energia elettrica. Nel 1779 Paolo Mascagni estese le analisi in altri lavori e, grazie a lui, si ebbe la possibilità di dare vita a nuovi complessi industriali. L'idea fu messa in pratica. Nel 1800 l'acido borico venne messo in vendita,poiché ritenuto una sostanza pregiata.In quel periodo il calore per alimentare le industrie era molto conteso. De Larderel divenne capo e direttore dell'impresa. Il vapore venne utilizzato per ottenere acido borico. Nel 1818 si utilizzano caldaie riscaldate a legna, le acque boriche vengono fatte evaporare e così cristallizza il sale. Ma presto la legna comincia a scarseggiare e, a causa dell’elevato prezzo del legname, la fabbrica comincia ad avere problemi finanziari. A causa di essi, De Larderel, inizia ad utilizzare il calore per la produzione di borati. Vieni istituito un regolamento nel quale vengono fissate nel dettaglio le mansioni di tutte le persone che vivono all'interno del villaggio-fabbrica. Quando negli anni '40 gli operai della fabbrica aumentarono, fu necessario un ampliamento della struttura industriale, e quindi del villaggio. Larderello viene riconosciuto così come il primo villaggio-fabbrica (il suo sistema viene replicato in altri complessi industriali del nord Italia). I sistemi di sviluppo industriale diventano più avanzati. Il 4 luglio 1904, il Principe Piero Ginori Conti, dopo svariati studi,grazie all’uso di un motore alternativo da tre quarti di cavallo azionato dal vapore e collegato ad una piccola dinamo, ottiene l'accensione di 5 lampadine; per la 1° volta al mondo viene prodotta energia elettrica attraverso il vapore geotermico. Nel 1905 Larderello è illuminata da lampioni elettrici, mentre il resto del mondo è rischiarato da lampadine a carburo. Nel 1912 iniziano i lavori per la costruzione della centrale "Larderello 1". Tramite la costruzione di nuovi impianti in tutta l'area e un costante perfezionamento, la potenza installata comincia ad aumentare: nel 1939 viene anche completata la centrale "Larderello 2". Con l'entrata in servizio della centrale "Larderello 3", la potenzialità complessiva delle centrali elettriche di Larderello aumenta vertiginosamente. Oggi gli impianti geotermoelettrici, tutti situati in Toscana, raggiungono una produzione annua di circa 5 miliardi di kWh.
    E' stata una bellissima esperienza che ci ha aiutati a chiarire molti nostri dubbi su questo tipo di centrale e abbiamo ampliato le nostre conoscenze su questo argomento. Questa visita alla centrale geotermica di Larderello è stata molto utile e interessante soprattutto in vista dell’esame.

    GLOSSARIO:
    BORATI: Sali dell'acido borico.
    DINAMO: In elettrotecnica macchina rotante ad induzione per convertire energia meccanica in energia elettrica (in corrente continua).
    CARBURO: Nome di composti del carbonio con un metallo.
    GRETA BARTOLOMEOLI CLASSE 3°A

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  6. GITA: CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO
    IL 3 Maggio, noi delle classi terze abbiamo visitato la centrale geotermica di Larderello anche detta “Valle del Diavolo” così chiamata per i suoi tipici fumi bianchi. Larderello è un luogo molto industrializzato dove si trova la centrale della geotermia. Larderello è una frazione del comune di Pomarance, in provincia di Pisa, sulle Colline Metallifere. Il paese conta 850 abitanti ed è in parte proprietà dell'ENEL. Larderello produce il 10% dell'energia geotermica, con un assommare di 4800 GWh annui, dando energia ad un milione di case italiane. Quando ti avvicini a questa città vedi questi fumi bianchi che fuoriescono dal terreno e quindi si riesce a produrre l’acido borico e anche l’energia elettrica. Nel 1800 l’acido viene messo in vendita . Nel 1818 si cominciò ad usare le caldaie a legna, ma legna dopo degli anni comincia a calare a causa dei prezzi elevati. Larderello viene chiamato villaggio/fabbrica, perché i sistemi di sviluppo erano sempre più avanzati. Oggi gli impianti geotermoelettrici, raggiungono una produzione annua di circa 5 miliardi di kwh. Il principe Ginori Conti, dopo tantissimi studi, riesce ad accendere con un motore a vapore e collegato con una dinamo, poteva accendere 5 lampadine. A seguito di tale esperienza, per il Principe, ebbe inizio l’ utilizzo industriale di energia elettrica. Nel 1905 Larderello è illuminata da lampioni, mentre ancora nel mondo usavano lampadine a carburo.
    L’esperienza è stata molto bella ha chiarito i nostri dubbi e ci ha aiuto ad ampliare le conoscenze. Grazie ai prof perchè senza di loro nulla sarebbe riuscito.
    GLOSSARIO
    Borati: Sali dell’acido borico.
    Carburo: nome del composto di carbonio.
    Dinamo: in elettrotecnica macchina rotante ad induzione per convertire energia meccanica in energia elettrica (in corrente continua).
    Alessandrini Linda 3A

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  7. Centrale geotermica
    Il 3 4 5 maggio siamo andati in gita di tre giorni in toscana (isola d’Elba – Livorno – Larderello) abbiamo fatto visita alla centrale geotermica dove abbiamo visto molte cose.
    Tutte le centrali geotermiche funzionano sfruttando il calore della terra se il fluido non raggiunge una giusta temperatura l ‘acqua calda potrà essere utilizzata per il riscaldamento degli impianti di teleriscaldamento.
    La guida ci ha detto che la geotermia consiste nel mischiare i vapori in delle turbine fatte apposta;ci sono due tipi di turbine quella che da energia cinetica la fa diventare inenergia meccanica mentre l altra trasforma l energia meccanica in energia eletrrica.
    Dopo spiegazioni tecniche ci anno portato nel museo dove li ci hanno spiegato tutta la storia di questa fantastica centrale, appena entrati ci hanno detto che intorno al 1900 si
    Era iniziato usufruire dell energia mandata dai soffioni boraciferi che sono emissioni violente di vapore aqueo per la generazione di energia.
    Poi andano di stanza in stanza ci hanno fatto vedere tutta l evoluzione di questa centrale e intorno agli anni 1937-1940 si sono costruite le prime torri di raffreddamento,è stata costruita anche una centrale che preleva subito il vapore ,
    nelle ultime stanze ci anno fatto vedere tutte le turbine e gli attrezzi-materiali che nel passato e con l evoluzione della meccanica si sono utilizzati o ancora in uso per la prelevazion di questo vapore che puzza di uovo marcio per colpa dello zolfo e per concludere la giornata ci hanno portato a vedere altre due torri di raffreddamento piu lontane, e stata un esperienza molto bella la rifarei molto volentieri
    niccolo martella classe 3 A

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  8. GLOSSARIO
    Borati: Sali dell’acido borico.
    Carburo: nome del composto di carbonio.
    DINAMO: In elettrotecica maccina rotante ad induzione per convertire energia meccanica in energia elettrica (in corrente continua).

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  9. LARDERELLO
    Il 3-4-5 maggio scorso sono andata con la mia classe 3°A e le altre terze medie di Fermignano
    In gita all’Isola d’Elba, Livorno e Larderello. La mia classe è stata accompagnata dal prof. Dini
    e dalla prof. Feduzi. Ci soffermiamo sulla visita alla centrale geotermica di Larderello.
    Larderello è uno dei luoghi più industrializzati della Toscana. Larderello è definito il centro
    mondiale della geotermia. Larderello è il teatro della produzione di energia elettrica.
    Non esistono notizie precise sulla loro scoperta, ma già nel lontano 3° secolo A.C. si rileva che
    In quest’area esisteva un lago circolare fra 2 edifici in tutta probabilità sedi di stabilimenti
    termali. Una conferma verrebbe dalla recente scoperta nei pressi di Sasso Pisano dei resti di
    un grande complesso sacro termale di origine romana con relative vasche di immersione,
    assieme ad un articolato sistema idraulico costituito da canalette calcaree che probabilmente
    conoscevano le vasche d’acqua calda fatta arrivare dalla vicina sorgente solforosa. Questa
    sarebbe una prova certa. Inoltre nelle vicinanze è quasi certo che esistesse all’epoca un centro
    termale addirittura utilizzato dalla famiglia Medici per curare i loro malanni. Oggi sono
    abbandonate. Si prosegue il viaggio con i fumi che si levano dal lago Cerchiario di Monte Rotondo.
    Deve il suo nome all’utilizzo delle sue acque bollenti per la curvatura dei rami di castagno usati per la
    cerchiatura delle botti ed è proprio qui che nel 1777 il direttore della farmacia del gran ducato,
    rilevò la presenza di acido borico. Il prodotto, veniva utilizzato su larga scala per saldatura e vetrinatura
    delle ceramiche ed in farmacia era importato fino ad allora. Due anni dopo, nel 1779, il chimico e
    naturalista Paolo Mascagni, venuto a conoscenza delle scoperte dell’acido borico, estese le analisi
    in altri laghi e intravide la possibilità di realizzare delle estrazioni industriali. I fatti sono celebrati
    da un momento di perenne onoranza voluto dall’erede della felice scoperta nel 1850 e in seguito
    nel 1922 da una pietra posta proprio nelle vicinanze del citato lagone che ricorda i principali
    protagonisti della prima fase dell’industria geotermica. L’idea fu brevettata e messa in pratica
    nei primi dell’800 dalla manifattura di Monte Rotondo. Arrivarono sul mercato le prime tonnellate
    della premiata sostanza. Per ottenere , l’evaporazione finale dalle caldaie predisposte, occorreva una
    grande quantità di legna, il cui approviggionamento era la causa del rialzo dei costi, allora sempre il Mascagni
    suggerì l’ipotesi di usare il calore che si sprigionava dal terreno ed in quel momento iniziarono le lotte
    tra le varie cordate di industriali per l’affidamento delle concessioni. In questo periodo entra in scena
    Francesco Larderello, un giovane francese venuto a far fortuna in Italia dalla Francia. Nelle vicinanze
    c’era il piccolo torrente Possera, dove nascerà la futura Larderello. Qui esisteva un’azienda.
    Francesco Larderello ne divenne prima socio e poi direttore così ottenne la concessione per lo
    sfruttamento dei lavori di Montecervo così battezzati dalla vicinanza dell’omonimo borgo. Una realtà
    fumosa piena di emissione di acque calde. Si ripresero le teorie del Mascagni e si maturò l’idea di
    utilizzare il vapore dei soffioni, costruendo una specie di cupola in muratura per raccogliere il vapore
    endogeno che fuoriusciva dall’acqua che altrimenti sarebbe andato disperso nell’aria. Il vapore che aveva una
    temperatura di 100° - 120° veniva poi convogliato in un condotto sotterraneo con tubo in legno e struttura in terracotta in vasche di evaporazione che lo facevano evaporare per la produzione di acido borico, eliminando
    il costoso uso della legna ed ottenendo dei notevoli risultati economici. Secondo la leggenda, pare che
    Larderello avesse sviluppato l’innovazione osservando un operaio riscaldare sopra un getto di vapore una
    pentola di minestra e in pochi minuti divenne bollente.





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  10. . Visto il successo ottenuto pensò anche agli operai
    redigendo un regolamento generale che disciplinava i diritti e doveri degli stessi nel villaggio fabbrica e
    sanciva la concessione di adeguati servizi sociali quali l’assistenza medica, lo spaccio, la farmacia, le scuole
    elementari e di musica. Provvide anche alla costruzione di alloggi per i dipendenti , dei familiari e della
    chiesa parrocchiale. Stabilì un fondo assistenza per chi rimaneva invalido e per le vedove, anticipando
    di decenni le future conquiste dei lavoratori ed ancora per non far mancare niente fece costruire anche
    la caserma dei carabinieri. Insomma proprio un villaggio autonomo. Divenuto unico proprietario cercò
    migliorie tecniche. Il luogo venne in seguito chiamato Larderello in onore del creatore Francesco
    Larderello. Dopo la sua morte l’attività continuò a fasi alterne tra fumi e nuove trivellazioni ma la novità
    fu’ quando il principe Conti fu’ nominato direttore dele società e lui iniziò degli studi per un diverso
    utilizzo dell’energia geotermica. Nel 1904 il principe mise in opera una dinamo azionata da un motore alternato
    utilizzando il vapore naturale e la corrente prodotta fece accendere 5 lampadine. Era nata la prima energia
    elettrica con vapore geotermico. Tutto ciò dava vita ad una nuova industria chimica, unica al mondo, quella
    dell’energia elettrica che già un anno dopo illuminava sia la fabbrica che l’intero villaggio. Seguirono poi
    la costruzione delle centrali geotermoelettriche. La prima è Larderello 1 che entrò in funzione nel 1913,
    poi divennero attive la 2 e la 3. Continuarono le ricerche e gli studi con la scoperta di un grosso soffione.
    La Gazzetta Ufficiale del 12 dicembre 1962 pubblicava l’approvazione della legge che prevedeva l’istituzione
    Dell’ENEL (ente nazionale energia elettrica), diventata società per azioni nel 1992. Per integrare questa storia
    è d’obbligo soffermarci sul palazzo divenuto a metà dell’800 residenza ufficiale della famiglia Larderello che
    ospita oggi il museo della geotermia. Il museo è un ponte già presente in passato dalla ricerca di ieri alle
    conquiste di oggi. Il museo fu visitato da un grande premio Nobel per la fisica cioè Enrico Fermi, a conferma
    dell’importanza dell’avventura geotermica di questi luoghi. L’impiego dei fumi e dei fenomeni geotermici
    qui associato alla produzione di acido borico ed energia elettrica, si estende anche ad altri settori, come
    quello edilizio. Anche il settore agroalimentare si avvale del fenomeno naturale per la produzione e stagionatura
    di apprezzati formaggi locali. C’è anche una birra prodotta con processo rinnovabile da un originale birrificio
    locale che usa per le fasi di fornitura e fermentazione il calore geotermico fornita da ENEL in chiave ecologica
    e con risparmio di costi. Qui finisce l’avventura a Larderello, un’esperienza davvero interessante.
    Stefani De Cesaris classe 3° A

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  11. RELAZIONE SULLA GITA, CENTRALI GEOTERMICHE
    Il 3 maggio le classi terze sono andate in gita in Toscana. Appena arrivati a destinazione abbiamo iniziato col visitare il museo di Larderello sulla geotermia, che non prende in analisi solo questioni tecniche ma anche la storia, come ad esempio l’evoluzione chimica o sociale. Le centrali erano situate in provincia di Pisa, sulla Valle del Diavolo. In antichità se si vedeva qualcosa di zolfo o che fumava si pensava fosse del diavolo, e perciò venne chiamata in questo modo. Nel video che ci hanno fatto vedere ci hanno spiegato che era gia abitata dal medioevo, e che ha inspirato Dante per la Divina Commedia. La famiglia De Medici utilizzava i soffioni per curarsi, perché c’era la presenza di acido borico che veniva importato in Europa dal Tibet e veniva inoltre utilizzato in medicina e saldature. Per ottenere l’evaporazione serviva una grande quantità di legna poi però si decise di sfruttare il calore del terreno. Francesco Larderell, dalla Francia, divenne direttore della fabbrica della centrale. Il vapore dei soffioni veniva quando venivano tenuti a 100/120°. Francesco rivoluzionò la centrale, installando vasche di evaporazione dell’acido. Dopo il successo, il direttore della centrale mise anche degli alloggi per gli abitanti del paese e per i lavori. Le azioni di Francesco vennero premiate, cosi che la città iniziò a chiamarsi Larderello. Dopo la sua morte, l’attività andò avanti e lo susseguì un principe che studiò la geotermia, così si sperimentò la prima energia con vapore geotermico, che illuminava la fabbrica e il villaggio. Si iniziarono ad installare molte centrali geotermiche e si scoprì un soffione di 100 metri. Principe riuscì ad accendere lampadine e dopo di che si iniziò la produzione industriale di energia elettrica, vennero costruite torri di raffreddamento. Non dimentichiamo che il calore prodotto serviva anche nei settori agroalimentari, per produrre ad esempio certi formaggi. Il bellissimo paesaggio di Larderello è ricco di rocce di diversi colori e sono presenti molte piante: tra cui il brugo. Il museo era un tempo abitato dalla famiglia Larderell. Nel museo c’erano rocce di età etrusca, e la guida ci ha spiegato che gli Etruschi un tempo erano venuti in Toscana in cerca di metallo (lega). Inoltre ci hanno fatto vedere immagini che spiegavano come si scoprì l’acido borico, e strumenti che servivano a creare energia. Ricordiamo che le centrali che abbiamo visitato, ovvero quelle geotermiche, sfruttano il calore delle profondità terrestri. La temperatura interna del nostro pianeta aumenta a mano a mano che si scende in profondità. Alla fine della visita al museo, la nostra guida ci ha portati a far vedere un grande soffione boracifero. Per una questione di sicurezza il signore ci ha avvertiti di stare a una certa distanza dal soffione. Anche davanti al museo c’era un soffione, chiamato appunto turistico perché reso visibile a tutti quelli che visitano il museo. Alla fine della visita delle centrali e del museo posso dire di aver capito meglio il funzionamento di una centrale geotermica e le informazioni fornite dalla guida erano molto interessanti.
    GLOSSARIO
    GEOTERMIA: scienza che studia le sorgenti di calore situate al di sotto della superficie della terra e la possibilità di ricavarne energia.
    ZOLFO: elemento chimico dall’ odore irritante
    BORACIFERO: che si riferisce al borace, che contiene, produce borace
    SOFFIONE BORACIFERO: getto di natura vulcanica formato da vapore acqueo misto ad acido borico, anidride carbonica, acido solforato e acido salicilico.
    GEOTERMICO: che concerne il calore del suolo e del sottosuolo.
    ACIDO BORICO: acido debole usato spesso come antisettico ,insetticida, disinfettante, ritardante di fiamma e in laboratorio per la produzione di alcune soluzioni come il TBE.

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  12. Il giorno 3 4 5 Maggio noi ragazzi della 3a accompagnati dal prof Giuseppe Dini e dalla prof Feduzi Doriana siamo andati a visitare la centrale di Larderello anche detta valle del diavolo così chiamata per i suoi tipici fumi bianchi.La centrale di Larderello è una centrale geotermica cioè funziona sfruttando il calore della terra se il fluido non raggiunge una giusta temperatura l'acqua calda potrà essere utilizzata per il riscaldamento degli impianti di teleriscaldamento.All'interno di questa magnifica centrale ci sono i soffioni boraciferi.Questi soffioni boraciferi sono emissioni violente di vapore acqueo ad alta pressione e temperatura,che fuoriescono da spaccature del suolo o perforazioni artificiali.Il vapore che alimenta la centrale contiene gas incondensabili tipo l'anidride carbonica e qualche traccia di acido cloridrico.Larderello è illuminata da lampioni elettrici mentre il resto del mondo è illuminato da lampadine a carburo.Oggi avvicinandoci a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno ma grazie a questi ora non si produce l'acido borico ed energia elettrica.

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  13. Il giorno 3 4 5 Maggio noi ragazzi della 3a accompagnati dal prof Giuseppe Dini e dalla prof Feduzi Doriana siamo andati a visitare la centrale di Larderello anche detta valle del diavolo così chiamata per i suoi tipici fumi bianchi.La centrale di Larderello è una centrale geotermica cioè funziona sfruttando il calore della terra se il fluido non raggiunge una giusta temperatura l'acqua calda potrà essere utilizzata per il riscaldamento degli impianti di teleriscaldamento.All'interno di questa centrale ci sono i soffioni boraciferi.Questi soffioni boraciferi sono emissioni violente di vapore acqueo ad alta pressione e temperatura,che fuoriescono da spaccature del suolo o perforazioni artificiali.Il vapore che alimenta la centrale è composto da gas incondensabili tipo l'anidride carbonica e qualche traccia di acido cloridrico.Larderello è illuminata da lampioni elettrici mentre il resto del mondo è illuminato da lampadine a carburo.Oggi avvicinandoci a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno ma grazie a questi ora non si produce l'acido gotico ed energia elettrica.Ringrazio tutti i professori che mi hanno accompagnato in questo viaggio di istruzione è stata un'esperienza fantastica grazie.

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  14. VISITA ALLA CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO.
    Il giorno martedì 3 maggio, insieme alla altre classi terze, siamo andati a visitare il paese di Larderello, che si trova in Toscana, in provincia di Pisa. Larderello viene chiamata anche “ Valle del diavolo”, così chiamata a causa della presenza dei soffioni boraciferi con le caratteristiche colonne di vapori bianchi (questo scenario ispirò molto il poeta Dante Alighieri, nella stesura della cantica dell’Inferno).Però abbiamo visitato principalmente la centrale geotermica che è la più grande d’Italia. Larderello è uno dei territori più industrializzati ed è anche centro mondiale della geotermia. Infatti si ha la produzione di acido borico e di energia elettrica. L’acido borico viene ricavato dallo sfruttamento diretto di vapore naturale, che ha come scopo l’evaporazione dell’acqua. Inoltre François Jacques de Larderel, ( da cui prese il nome il paese di Larderello ) nel 1827 perfezionò l’estrazione dell’acido borico, questo acido viene, però, anche importato dal Tibet. Gia dai primi del 1800 era una pregiata sostanza, messa sul mercato. Però,nel 1779 Paolo Mascagni pensò di dare vita a dei complessi industriali. Il calore che serviva per alimentare l’industria, però, era molto conteso. Dopo la morte dello stesso François Jacques de Larderel, il principe Ginori Conti, nel 1904, mise in opera una dinamo e con la corrente ottenuta fece accendere 5 lampadine, e qualche anno dopo si avrà l ‘illuminazione delle fabbriche e del paese. Inoltre si iniziò ad utilizzare l’ energia prodotta dai soffioni per la generazione di energia elettrica. Si sono scavati dei pozzi in grado di alimentare la produzione, uno dei quali profondo 740m e sprigiona vapore a 220°, che trasporta il vapore alla centrale per mezzo dei tubi, e nel 1937 si sono costruite le prime torri di raffreddamento. In seguito l’ ENEL ( ente nazionale energia elettrica) ha costruito una centrale che, prelevando direttamente il vapore che fuoriesce dal suolo, lo convoglia all’interno di turbine collegate ad alternatori. La centrale utilizza i liquidi surriscaldati che vengono presi dal sottosuolo. L’acqua piovana (liquido) viene riscaldata dal calore della terra e trasformata in vapore, che in seguito viene convogliata in grandi turbine, che vengono messe in moto da un albero motore, che è connesso direttamente al generatore di elettricità, in seguito dei fili trasportano la carica elettrica, ad un trasformatore esterno. Attraverso il trasformatore il voltaggio viene aumentato prima che l’energia venga trasferita alle linee che la distribuiscono nelle case e nelle industrie. Troviamo anche un condensatore, nel quale il vapore delle centrali geotermiche può essere ritrasformato in liquido, e insieme a quello che non viene trasformato in vapore precedentemente ,all’inizio del processo, viene reimesso nelle cisterne naturali che si trovano nel sottosuolo. Il magma riscalda il liquido che può essere riutilizzato nuovamente, e può così iniziare di nuovo tutto il processo geotermico. Inoltre l’idrogeno solforato, serve per trasformare il calcare i gesso. Ecco il processo che serve per trasformare il vapore in energia elettrica. Inoltre insieme alle altre classi siamo andati a vedere da vicino il soffione boracifero, che gli addetti ci hanno aperto, e abbiamo visto che ha iniziato a fare un gran fumo, ma allo stesso tempo faceva molto rumore. Sempre a Larderello, inoltre, troviamo il “ Museo della geotermia”, in cui si possono trovare tutte le testimonianze, legate al calore terrestre. Questa esperienza è stata molto interessante, e ci ha aiutato a capire qualcosa di più sulle centrali, ma anche ad approfondire le nostre conoscenze.

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  15. GLOSSARIO:
    VOLTAGGIO: luogo di tensione elettrica o di differenza di potenziale elettrico o anche di forza elettromagnetica.
    CONDENSATORE: è un componente elettrico che immagazzina energia in un campo elettrostatico. Nelle teorie dei circuiti il condensatore è ideale per mantenere calore ed energia all’infinito.
    ENERGIA GEOTERMICA: energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore, forma di energia rinnovabile e alternativa.
    TRASFORMATORE: macchina elettrica statica, serve per variare i parametri in ingresso e in uscita, mantenendo costante la potenza.
    ACIDO BORICO: è un acido debole usato spesso come antisettico, insetticida, disinfettante, ritardante di fiamma e in laboratorio per la preparazione di alcune soluzioni, come il TBE (tris-borato-EDTA).
    CARBURO: nomi di composti di carbonio con un metallo.
    DINAMO: In elettrotecnica macchina rotante ad induzione per convertire energia meccanica in energia elettrica (in corrente continua).

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  16. VISITA ALLA CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO Il giorno martedi 3 maggio,siamo andati a visitare il paese di larderello,dove abbiamo visitato la centrale geotermica che è la oiu grande d'italia. Nel 1962 è stato istituito l'Ente per l'energia elettrica con l'obiettivo di fare dell'energia elettrica uno strumento di sviluppo del paese e di definire una politica nazionale dell'energia elettrica, anche sulla base delle esperienze di altri paesi quali Francia e Gran Bretagna. La centrale di Larderello è una centrale geotermica cioè funziona sfruttando il calore della terra se il fluido non raggiunge una giusta temperatura l'acqua calda potrà essere utilizzata per il riscaldamento degli impianti di teleriscaldamento.All'interno di questa magnifica centrale ci sono i soffioni boraciferi.Questi soffioni boraciferi sono emissioni violente di vapore acqueo ad alta pressione e temperatura,che fuoriescono da spaccature del suolo o perforazioni artificiali.Il vapore che alimenta la centrale contiene gas incondensabili tipo l'anidride carbonica e qualche traccia di acido cloridrico.Oggi avvicinandoci a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno ma grazie a questi ora non si produce l'acido gotico ed energia elettrica.Oggi gli impianti geotermoelettrici, tutti ubicati in Toscana, raggiungono una produzione annua di circa 5 miliardi di kWh.
    E' stata una bellissima esperienza che ci ha aiutati a chiarire molti nostri dubbi su questo tipo di centrale e abbiamo ampliato le nostre conoscenze su questo argomento. questa visita alla centrale geotermica di Larderello è stata molto utile e interessante. GLOSSARIO: CONDENSATORE: è un componente elettrico che immagazzina energia in un campo elettrostatico. Nelle teorie dei circuiti il condensatore è ideale per mantenere calore ed energia all’infinito.
    ENERGIA GEOTERMICA: energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore, forma di energia rinnovabile e alternativa. GEOTERMICO: che concerne il calore del suolo e del sottosuolo.
    ACIDO BORICO: acido debole usato spesso come antisettico ,insetticida, disinfettante, ritardante di fiamma e in laboratorio per la produzione di alcune soluzioni come il TBE. BORATI: Sali dell'acido borico.
    DINAMO: In elettrotecica maccina rotante ad induzione per convertire energia meccanica in energia elettrica (in corrente continua).
    CARBURO: Nome di composti del carbonio con un metallo. ANNALISA BALSAMINI classe 3°A

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  17. Martedì 3 maggio insieme ad altre classi siamo andati a vedere la centrale di larderello detta anche valle del diavolo per i suoi fumi bianchi.La centrale di Larderello é una centrale geotermica ovvero funziona sfruttando il calore della terra.all interno della centrale ci sono i soffioni boraciferi che sono emissioni violente di vapore ad alta tensione e temperatura che fuoriesce da spaccature del suolo o perforazioni artificiali.Larderello è una centrale illuminata da lampioni elettrici mentre il resto del mondo da semplici lampadine a carburo.Il vapore che alimenta la centrale è composto da gas incondensabili.Oggi avvicinandosi a questa città si vedono ancora fumi bianchi uscire dal terreno ma grazie ad essi ora non si produce più l acido gotico.Ringrazio tutti i professori di averci fatto fare questa bellissima esperienza che spero ci aiuterà nel tempo.
    GLOSSARIO

    ENERGIA GEOTERMICA:É generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere cosiderata una forma di energia alterata e rinnovabile.
    CONDENSATORE:È un componente elettrico che immagazzina energia in un campo elettrostatico.
    CARBURO:Nome di composti del carbonio con un metallo

    FINI FRANCESCO CLASSE 3°

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